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Dal lunedì al venerdì notizie su quanto accade a Bologna e in Emilia-Romagna.
Dal lunedì al venerdì notizie su quanto accade a Bologna e in Emilia-Romagna.
22 GEN 2025 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 22 gennaio 2025.
In apertura la politica. Dopo l’accordo politico che ha tenuto insieme le diverse anime del Pd di Bologna prendendo tre mesi di tempo per provare ad ammorbidire il doloroso piano di dismissioni dei circoli dem, nella sede della Federazione di Bologna stasera, mercoledì 22 gennaio, ci sarà il secondo — e forse più difficile — giro di boa: l’incontro con i segretari del territorio pronti a difendere con i denti i rispettivi circoli. Ma è sulla «nuova fase politica» che si aprirà dopo il 30 aprile, intanto, che sono già cominciate le grandi manovra: l’area riformista del partito spinge per accelerare il congresso, quella legata alla segretaria Elly Schlein confida invece in una scadenza naturale (in autunno) per la segretaria Federica Mazzoni.
Ora il post-alluvione. Nell'incontro di questa mattina del Patto per il lavoro e per il clima con il commissario alla ricostruzione post-alluvione, Fabrizio Curcio, la Cgil dell'Emilia-Romagna avanza precise richieste al tecnico nominato dal governo. A partire dall'assenza dal territorio e dello scarso coinvolgimento delle parti sociali. Massimo Bussandri, segretario della Cgil dell'Emilia-Romagna. (AUDIO)
Passiamo al lavoro. Si è svolto questo pomeriggio il primo confronto tra azienda e sindacati all’interno della vertenza della Marzocchi Pompe. La società venerdì scorso aveva comunicato una procedura di licenziamento collettivo per 38 lavoratori, cogliendo di sorpresa i sindacati, per i quali l’azienda non aveva mai manifestato problemi economici. Per questa ragione si sono già svolte oltre 4 ore di sciopero e i sindacati chiedono il ritiro della procedura di licenziamento collettivo. Eugenio Martelli, delegato della Fiom di Bologna. (AUDIO)
Ora la giustizia. Dopo la denuncia, da parte della Uil Polizia penitenziaria, delle gravi criticità nel carcere minorile del Pratello, anche il Garante dei detenuti del Comune di Bologna, Antonio Ianniello, fa il punto sulla situazione dell'Istituto minorile bolognese. Ieri, fa sapere Ianniello, è stato svolto un sopralluogo da cui sono emerse, sostanzialmente, le stesse problematiche segnalate dal sindacato. In primis, scrive infatti Ianniello, "bisogna constatare con preoccupazione la presenza di 51 ragazzi, a fronte di una capienza regolamentare di 40". Questi numeri, lamenta il Garante, fanno sì che "risultino deteriorate in maniera evidente tanto le condizioni detentive dei ragazzi, quanto le condizioni lavorative dello staff". All'origine di questa "esacerbazione delle criticità", secondo Ianniello, c'è "l'apertura del secondo piano detentivo", visto che "da quel momento c'è stato un drastico peggioramento della situazione, con un'acme negativa a partire dallo scorso maggio, quando si è avuta una concreta, e accentuata, riduzione delle attività educativo-trattamentali per la grave carenza di organico della Polizia penitenziaria". In questo contesto, nel quale "sono aumentate le dinamiche di sopraffazione da parte di alcuni ragazzi, con le vittime che tendono a isolarsi, scegliendo di restare chiuse in cella", per Ianniello è "urgente intervenire per offrire ai ragazzi un'esperienza detentiva di qualità, per quanto possibile".
Passiamo alla salute. Dopo le manifestazioni antiabortiste nelle scorse settimane davanti al Policlinico di Modena, "riteniamo fondamentale tutelare il diritto di autodeterminazione delle donne garantendo loro la piena libertà di accesso al servizio di interruzione volontaria di gravidanza senza pressioni psicologiche". Così il consigliere comunale Pd Alberto Bignardi, autore dell'interrogazione che avviato il dibattito lunedì in Consiglio nel corso del quale il sindaco Massimo Mezzetti ha criticato duramente le preghiere antiaborto vicino all'ospedale. "È innegabile- rimarca Bignardi oggi- che le preghiere antiabortiste svolte davanti alle strutture sanitarie sono di fatto manifestazioni che assumono una connotazione politica volta ad una pressione sociale ed emotiva, con caratteri di violenza psicologica verso tutte quelle persone che decidono di intraprendere la scelta di interrompere la propria gravidanza". Quindi, continua il consigliere dem, è "doveroso fare alcune proposte che vadano nella direzione di garantire la libertà di manifestazione delle proprie opinioni, senza ledere però un diritto, quello all'interruzione volontaria di gravidanza, garantito per legge". Il consigliere cita "l'istituzione delle cosiddette zone di rispetto entro 150 metri dalle strutture sanitarie, unitamente al rafforzamento di spazi sicuri di ascolto e di informazione quali i servizi consultoriali e al dialogo coi movimenti antiabortisti per individuare luoghi di manifestazione più idonei vanno in questa direzione".
Apriamo la pagina culturale. C’è tempo fino al 31 gennaio per sostenere il crowdfunding per il Junior Poetry Center di Castel Maggiore, il centro internazionale di poesia per ragazzi. Nato dall’esperienza di un festival in merito, la struttura si prefigge lo scopo di divulgare la poesia tra i giovani e i giovanissimi. Chiara Basile, una delle animatrici dell’esperienza. (AUDIO)
L'Accademia di Belle Arti di Bologna ospita domani, giovedì, la presentazione di 'Tanno', l'esordio nel mondo del fumetto di Giovanni Lindo Ferretti, voce, corpo e pensiero di progetti musicali iconici come Cccp-Fedeli alla linea, Csi, Pgr. Un'occasione per ascoltare dalla voce degli autori, Ferretti e Michele Petrucci, il racconto di come è nato e si è sviluppato il progetto del graphic novel. A dialogare con loro, alle 17, Enrico Fornaroli, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, e Otto Gabos, autore di fumetti e docente nella stessa Accademia. Con 'Tanno', Ferretti intreccia le tappe della sua vita pubblica - la musica, il pensiero, la poesia - con una dimensione più intima e spirituale, ispirata ai luoghi della sua infanzia e al suo profondo amore per i cavalli. Tanno, diminutivo affettuoso di Tancredi, è il cavallo al centro di questo racconto, e attraverso la parabola del suo rapporto con l'animale Giovanni Lindo Ferretti guida alla scoperta del suo mondo interiore e del legame profondo con la propria terra e le proprie origini.
21 GEN 2025 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 21 gennaio 2025.
In apertura la crisi climatica. Di fronte ad una cittadinanza "che in alcuni casi è stanca ed impaurita" servono risposte da subito. È il messaggio arrivato oggi dal neo-commissario alla ricostruzione post-alluvione Fabrizio Curcio, oggi al primo incontro pubblico in Romagna accanto al presidente regionale Michele de Pascale. "Dobbiamo farci vedere come siamo, coesi, abbiamo un obiettivo comune e mettere in fila le azioni che possiamo fare subito, nel medio termine e in termini più lunghi, come le opere infrastrutturali", spiega Curcio a Faenza insieme anche al sindaco Massimo Isola, alla sottosegretaria con delega alla Protezione civile Emanuela Rontini e agli amministratori della provincia. Curcio ha confermato la "riflessione" che verrà condotta sui piani speciali varati dal predecessore Francesco Paolo Figliuolo. Ma "non si ferma nulla", assicura. Sul punto è netto de Pascale: "Le opere bisogna cominciare a farle subito". "È giusta e corretta la logica dei piani di lungo periodo - sottolinea de Pascale a proposito dei piani speciali - ma i cittadini si chiedono cosa stiamo facendo di urgente per mettere in sicurezza quel determinato fiume di fronte ad un evento simile a quello che ci ha colpito negli ultimi due anni". A questa domanda, ammette il governatore Pd, "non siamo riusciti a dare risposte che i cittadini abbiano ritenuto soddisfacenti. Faccio fatica a contraddirli".
Ora la guerra in Medio Oriente. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, getta acqua sul fuoco dopo che all'interno della sua stessa maggioranza, in particolare anche da parte della vicesindaca Emily Clancy, siano emerse opinioni contrarie rispetto alla scelta di esporre sul Comune la bandiera israeliana oltre a quella palestinese. Queste divergenze non rappresentano un problema, assicura Lepore. Le sue parole. (AUDIO)
Passiamo alla politica. Un mutuo soccorso "economico e politico" tra i circoli Pd per garantirne la sopravvivenza. La proposta è arrivata ieri sera in direzione dal presidente dell'Assemblea Pd di Bologna Pietro Aceto, durante la sofferta discussione sul taglio dei circoli. Un modo, ha spiegato Aceto, "per sopravvivere all'aumento degli affitti ed al pagamento delle utenze". Secondo il dem "questo processo dovrebbe essere gestito, in primis, dai segretari di Unione e di Zona, con la collaborazione dei segretari cittadino e provinciale". La direzione provinciale, sottolinea comunque Aceto, "si è svolta in un clima unitario e sereno, anche se gli argomenti trattati sono un vero e proprio spartiacque tra la situazione attuale dei circoli e quella futura". Inoltre, "tutte le correnti del Pd hanno firmato il documento inerente all'accordo fra la Fondazione, proprietaria delle sedi dei circoli ed il Pd provinciale. Ovviamente sono sicuro che tutti i firmatari, senza polemiche - continua Aceto - lavoreranno insieme per il bene del Pd".
Ora la violenza di genere. Da giugno 2020 ad aprile 2022, a Castelfranco Emilia e a Sant'Agata Bolognese, si è reso responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali alla sua compagna. Tra offese e continue vessazioni fisiche e psicologiche, dettate dall'ossessiva gelosia dell'uomo, la donna non poteva più uscire di casa da sola. In un episodio, nel febbraio 2021, dopo l'ennesima scenata, la donna è stata insultata, chiusa in casa e privata del telefono. Poi, ha fatto denuncia ai Carabinieri allertando la Procura di Modena. L'uomo è stato quindi condannato per maltrattamenti in famiglia a tre anni di reclusione ed alla pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici.
Voltiamo pagina. In vista del match di Champions League tra Bologna e Borussia Dortmund, in programma alle 21 allo stadio 'Dall'Ara', il Comune e la Questura del capoluogo emiliano hanno realizzato dei volantini in tedesco e in inglese, distribuiti nei bar e nei locali del centro, per informare i tifosi tedeschi del fatto che sono stati messi a loro disposizione dei bus dedicati per raggiungere la Fan Zone allestita nei giardini di Villa Cassarini, in viale Aldini. I bus potranno essere presi, a partire dalle 14, in piazza VIII Agosto e in via Rizzoli, all'altezza di piazza Nettuno. I tifosi ospiti raggiungeranno poi lo stadio, da Villa Cassarini, a partire dalle 18. Intanto sui timori legati alla presenza in città dei tifosi del Borussia Dortmund il sindaco di Bologna Matteo Lepore appare ottimista. "Questa mattina non mi pare grandissima preoccupazione, vediamo - ha detto il primo cittadino - Ho visto molti tedeschi in giro per la città, per ora tutto tranquillo. Ci saranno un po' di problemi con il traffico nel pomeriggio. Speriamo che tutto vada bene".
Passiamo al carovita. Nonostante un trend di incidenti in netta diminuzione, per autisti e pedoni, "restano alti i premi delle polizze assicurative" a Bologna, "attorno ad una media cittadina di 438 euro", tra le più costose del centro-nord Italia. Lo segnalano Marcello Borghetti, segretario generale Uil Emilia-Romagna, e Manuel Michelacci, presidente regionale Adoc, chiedendo anzitutto "più responsabilità sociale e contatto con la realtà". Oggi, ricordano i due, "è sempre più diffusa la tendenza delle agenzie di assicurazione a usare la variabile 'territorio', attraverso il Comune di residenza o il cap, per creare una tariffa il più personalizzata possibile. Quindi, l'incidenza dei sinistri deve essere un discrimine importante per determinare il costo finale dell'assicurazione". Puntualizzano allora Uil e Adoc: "L'anno appena terminato ha registrato una diminuzione del 13,10% degli incidenti totali e una città che attende la conclusione degli ingenti investimenti sulla mobilità pubblica, per vagliare alternative più sostenibili in termini di spostamenti, non può subire i continui rincari che, oramai, toccano ogni campo della vita quotidiana".
Ora il benessere animale. Piani alimentari specifici per età, una migliore gestione della lettiera con registrazioni obbligatorie, più spazio disponibile per ogni capo e migliori condizioni di stabulazione. La Regione Emilia-Romagna investe per migliorare le condizioni degli animali negli allevamenti, incoraggiando tra le altre cose l'accesso degli animali all'aperto, l'utilizzo di aree di esercizio dedicate e l'introduzione di materiali di arricchimento ambientale per soddisfare i bisogni etologici degli animali. E' tutto nel nuovo bando della Regione dedicato al benessere degli animali che mette a disposizione degli allevamenti zootecnici cinque milioni di euro per promuovere l'adozione di pratiche di gestione sostenibile, attente ai loro bisogni etologici. Il bando, come fa sapere la Regione stessa, fa parte del Programma di sviluppo rurale 2023-2027 ed è rivolto ad agricoltori, singoli o associati, e ad enti pubblici registrati come operatori nell'anagrafe zootecnica nazionale.
Passiamo alla musica. Dopo la pausa natalizia, riprende la stagione del Torrione, il Jazz Club di Ferrara. Il primo appuntamento per il secondo tempo di stagione è fissato per venerdì prossimo, 24 gennaio, quando è previsto il concerto di Domenico Caliri Cal Trio feat. Fabrizio Puglisi: "Quatre". Francesco Bettini, direttore artistico del Torrione. (AUDIO)
20 GEN 2025 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 20 gennaio 2025.
In apertura la politica. È il giorno del giudizio per i circoli del Pd di Bologna. Oggi, infatti, prima la segreteria e poi la direzione del partito dovranno stilare la lista delle sezioni che chiuderanno in seguito al debito di 4 milioni di euro maturato con la Fondazione Duemila, proprietaria degli immobili. A nulla è servita la rabbia degli iscritti e gli appelli per una trattativa che salvasse i circoli del partito, tra cui anche quelli storici. Secondo le stime, i dem dovranno chiudere circa il 50% delle sezioni per rientrare dal debito contratto.
Ancora la politica. Rifondazione comunista a Bologna va a congresso e ne esce con uno 'svecchiamento': l'assise di ieri si è conclusa da una parte con un documento politico "in cui si ribadisce la linea di costruzione di una coalizione popolare che si batta contro il partito unico del cemento e delle privatizzazioni incarnato da Pd-destra" e dall'altra con l'elezione di un nuovo comitato politico federale, principale organo di direzione politica della Federazione provinciale, e con un nuovo collegio federale di garanzia. E il comitato ha visto un ricambio nelle sue figure: un terzo dei componenti è alla prima esperienza e un quarto sono ragazzi con meno di trent'anni provenienti dai Giovani comunisti. Lo stesso comitato, convocato subito dopo il congresso, ha eletto Riccardo Gandini, 30 anni, impiegato nella funzione pubblica, segretario provinciale. 'Linea verde' anche nella nuova segreteria composta da Ilaria Falossi, 20 anni, portavoce dei Giovani Comunisti e responsabile organizzazione, Tommaso Manferdini, 35 anni, tesoriere affiancati dal più esperto Stefano Grondona, 56 anni, responsabile Enti locali, e da Andrea Scagliarini, 45 anni, responsabile Lavoro. Gandini avrà le deleghe ad ambiente e tesseramento.
Passiamo al conflitto in Medio Oriente. Il coordinamento Bologna per la Palestina contesta la scelta del sindaco Matteo Lepore di esporre la bandiera israeliana accanto a quella palestinese sulla facciata di Palazzo D’Accursio e invita a continuare le pressioni affinché Israele rispetti gli accordi presi. Stefania Minghini Azzarello del coordinamento. (AUDIO)
Restiamo in tema. Una grande assemblea regionale per costruire la pace, aperta a tutti gli enti locali e i cittadini dell'Emilia-Romagna. L'appuntamento è in programma venerdì prossimo 24 gennaio ed è organizzato a Palazzo D'Accursio dal Comune di Bologna, insieme al Coordinamento nazionale degli enti locali per per la Pace e i Diritti umani. All'iniziativa, dedicata al 20esimo anniversario dalla morte del sindaco Renzo Imbeni, saranno presenti tra gli altri anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, il presidente della Regione, Michele de Pascale, e il numero uno regionale dell'Anci, Marco Panieri, sindaco di Imola. 'Artigiani di pace in Emilia-Romagna', questo il titolo dell'assemblea, vuole "discutere e co-progettare un percorso per affrontare le sfide attuali e future per la pace e la nonviolenza" e "riflettere insieme sulle responsabilità e sul ruolo delle città e delle amministrazioni locali nella difesa e costruzione di una coscienza, una cultura e una politica di pace", spiegano gli organizzatori.
Donne che si sono ribellate alla Shoah. Saranno loro le protagoniste delle iniziative che l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha organizzato per la Giornata della Memoria 2025. Mostre fotografiche, film, documentari, fumetti, teatro e dialogo interreligioso avranno tutte come filo conduttore la storia delle donne che hanno affrontato l'Olocausto. L'appuntamento è per venerdì 24 gennaio in Regione, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Maurizio Fabbri. A 80 anni dall'apertura dei cancelli di Auschwitz, infatti, il parlamentino dell'Emilia-Romagna ha deciso di ricordare le vittime della Shoah "partendo da quelle donne che provarono a opporsi alla violenza nazista". La prima è Emilia Levi, bambina assassinata al suo arrivo ad Auschwitz, di cui esiste una sola testimonianza, quella scritta da Primo Levi in apertura di 'Se questo è un uomo'. A lei è dedicata una mostra, ispirata al libro che racconta la sua storia, che sarà inaugurata in Assemblea legislativa alle 9.30 alla presenza del sindaco di Carpi, Riccardo Righi e degli studenti della cittadina modenese.
Ora il razzismo. Ha sferrato un pugno ad un avversario, accusandolo di avergli rivolto insulti razzisti. L'episodio è accaduto ieri pomeriggio a Barco di Bibbiano, nel Reggiano, durante la partita di calcio dilettanti Boca Barco-Rubierese, valida per il campionato di Prima categoria. A metà del secondo tempo, il difensore della Rubierese, Afzaz Ilyas, 25 anni, è stato espulso dall'arbitro dopo aver sferrato un pugno al volto all'attaccante avversario Simone Costa, 24 anni. Quest'ultimo è stato portato poi all'ospedale Maggiore di Parma, ricoverato nel reparto maxillo-facciale. Afzaz, italiano e nato da genitori marocchini a Pavullo nel Frignano, nel modenese, accusa: "Per tutta la partita mi ha chiamato 'scimmia' e negro di m... - ha raccontato - Io e i miei compagni lo abbiamo fatto presente all'arbitro e all'allenatore avversario. Ma nessuno ha fatto niente. Non mi sono sentito tutelato. All'ennesimo insulto, sono impazzito e l'ho colpito".
Voltiamo pagina. Restare vedovi o vedove in anzianità aumenta il rischio di mortalità. Soprattutto tra gli uomini. È la conclusione a cui è giunto uno studio, il primo nel suo genere, realizzato sulla base dei dati Inps dagli statistici dell'Alma Mater di Bologna, nell'ambito del progetto 'Age-It' finanziato con risorse Pnrr. In buona sostanza, si è visto che per i pensionati italiani maschi che subiscono la perdita del coniuge il rischio di mortalità è del 35% maggiore rispetto ai loro coetanei sposati, mentre per le donne l'incremento è del 24%. Ma questi effetti negativi variano anche a seconda della regione di residenza e dello status socio-economico. In alcune regioni del nord Italia, ad esempio, come Valle d'Aosta e Veneto, questo rischio di mortalità è più marcato, mentre è meno accentuata in altre aree del Paese come Molise e Sardegna. Rispetto al quadro socio-economico, invece, i pensionati maschi con redditi medio-alti sono più vulnerabili nel breve periodo, con un rischio maggiore di mortalità immediata dopo la perdita del coniuge. Le donne con redditi più bassi dimostrano invece una maggiore resilienza iniziale, che tende però a svanire nel lungo periodo, con un successivo peggioramento delle condizioni di salute.
Apriamo la pagina culturale. Dal 22 gennaio al 30 marzo, al Museo Morandi di Bologna, la mostra "Before" di Silvia Bachli. Nell'ambito di Art City, un'esposizione che segna una convergenza tra il linguaggio astratto e poetico di Bächli e le opere di Giorgio Morandi. Per l’occasione l’artista ha selezionato un nucleo di lavori dalla collezione permanente del museo che dialogheranno con una serie di sue opere inedite, create appositamente per l’esposizione. Lorenzo Balbi, direttore del Mambo. (AUDIO)
17 GEN 2025 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 17 gennaio 2025.
In apertura le morti sul lavoro. Bisognerà attendere il 7 febbraio per sapere se Cgil, Si Cobas, l'associazione Anmil, la Città metropolitana di Bologna e i familiari della vittima saranno parti civili nel procedimento sulla morte di Yaya Yafa, il carrellista 22enne, nato in Guinea Bissau e residente a Ferrara, che nell'ottobre del 2021 morì schiacciato da un camion in manovra al suo terzo giorno di lavoro all'Interporto di Bologna. Per quella vicenda, la pm bolognese Michela Guidi ha chiesto il rinvio a giudizio di otto persone per omicidio colposo: si tratta del responsabile delle operazioni hub Interporto di Bologna, blocco 13.4 di Sda, Antonino Tita, del presidente del Cda e datore di lavoro di Yaya, Carlo Ludovici, del responsabile del magazzino, di fatto preposto per la Dedalog, che lo gestisce in appalto da Sda, dell'ad e datore di lavoro di Senner Italia, ditta che affidava a terzi vettori i servizi di trasporto, del legale rappresentante della Transporter Logistic, per cui lavoravano i due autisti, tra cui quello che guidava il tir che schiacciò la vittima, e degli stessi due autisti. Nel procedimento è imputata anche la Dedalog, cooperativa per la quale lavorava la vittima. Nell'udienza odierna sono state discusse le eccezioni delle difese alle costituzioni di parte civile.
Passiamo al tema del carcere e andiamo a Modena. "Un altro gravissimo episodio è avvenuto nella casa circondariale Sant'Anna: è chiaro che la situazione è tesissima e se non si interviene si rischia che precipiti ulteriormente". A parlare sono i parlamentari modenesi del Pd, Stefano Vaccari, Maria Cecilia Guerra ed Enza Rando, dopo aver visitato il carcere nei giorni scorsi. Nel frattempo, si è verificato pure un incendio appiccato per protesta da alcune persone detenute, e che ha visto ricoverata una di loro in prognosi riservata al centro grandi ustionati di Parma, un'altra perché parzialmente intossicata, ma anche il coinvolgimento di 9 agenti portati in nosocomio per le inalazioni da fumo, in condizioni non gravi. "Esprimiamo - continuano i dem - la nostra piena solidarietà agli agenti coinvolti e agli operatori sanitari, senza l'intervento dei quali probabilmente l'epilogo sarebbe stato più tragico. Ma appare evidente che, se il sistema carcerario non funziona, come ci hanno detto loro stessi lunedì scorso, a farne le spese sono tutti, sia i condannati che il personale". Per questo "lanciamo un appello- continuano Vaccari, Guerra e Rando- alla cooperazione e alle imprese modenesi perché possa prendere in via straordinaria persone a lavorare fuori dal Sant'Anna, e più in generale è la comunità intera che deve attivarsi per far fronte a questa situazione: serve la disponibilità per lavori socialmente utili, volontariato, assunzioni".
Ora la politica. È cominciata alle 17 davanti alla caserma Cialdini, sede del Comando Militare dell'Emilia-Romagna, la manifestazione di Potere al Popolo contro la guerra, il riarmo e la complicità con Israele. La protesta rientra in una due giorni di mobilitazione a livello nazionale. Riccardo Rinaldi di Potere al Popolo Bologna. (AUDIO)
Restiamo in tema. Si intitola "100mila luci contro il buio del regime" il presidio promosso da Làbas, Arci e Libera previsto per le 19 di questa sera in piazza Roosvelt, davanti alla Prefettura. Al centro della protesta, questa volta, il ddl Sicurezza e la svolta repressiva che rappresenterebbe. Christopher Ceresi di Làbas. (AUDIO)
Ora l’omofobia. Non si fermano gli attacchi d’odio contro il Cassero LGBTQIA+ Center di Bologna. Dopo il cartello “spazi liberi via tutti i froc*” apparso sulla porta della Salara il 1° gennaio in mezzo a manifesti e volantini strappati, il 15 gennaio è stato distrutto, per la terza volta questo inverno, lo striscione “Frocie sempre fasciste mai” appeso all’ingresso della Salara di Via don Minzoni 18. «Anche Bologna ha un problema di fascismo e omofobia», commenta il Cassero, che per reagire all'ennesima intimidazione ha deciso di convocare un’assemblea aperta a tutta la cittadinanza. L’appuntamento è per giovedì 6 febbraio alle 19.00 presso il Cassero per discutere del crescente clima di tensione che vive la comunità lgbtqia+ e la città tutta e per costruire insieme delle risposte.
Passiamo ai trasporti. Spostarsi in Uber a Bologna potrebbe essere presto realtà. La multinazionale statunitense, infatti, sembra essere vicina all’accordo con la cooperativa taxi Cat. Come scrive Repubblica, al momento non c’è nulla di ufficiale, ma le porte potrebbero aprirsi presto: “Stiamo facendo della valutazioni — dice Marco Carati, presidente di Cat —, sappiamo che la categoria dei tassisti si è mostrata contraria all’arrivo di Uber, ma credo che molto dipenda dalla forma che può assumere il servizio”. "L’arrivo di una novità di questo tipo genera certamente una certa preoccupazione — dice Riccardo Carboni, presidente di Cotabo — perché il servizio tradizionale risponde a logiche differenti. Noi siamo l’altra faccia della medaglia, abbiamo regole precise a cui dobbiamo attenerci, siamo un servizio pubblico che è regolamentato. Per loro in realtà, il discorso è diverso, sono intermediari e rispondono solo a logiche di mercato”.
Restiamo in tema. Prosegue l'aggiornamento dei sistemi di biglietteria di Tper a Bologna e Ferrara. La prima novità riguarda i validatori verdi utilizzati per il pagamento con carte di credito e bancomat contactless. Grazie ad un lettore ottico, l'apparecchio legge i nuovi biglietti con QR code che progressivamente stanno sostituendo i vecchi biglietti cartacei con la banda magnetica. Per questo, i vecchi validatori bianchi verranno via via rimossi. Fino alla fine della fase di passaggio, ne rimarrà solamente nella parte anteriore dell'autobus. I validatori bianchi restano ancora in funzione anche per chi utilizza Roger o la app Muver. Gli abbonamenti mensili o annuali devono essere convalidati nei nuovi validatori, ai quali sarà possibile attivare anche gli abbonamenti ricaricati on-line. Un'altra novità, molto rilevante, riguarda i titoli multicorse in formato QR code che cominciano ad essere venduti in sostituzione dei ticket magnetici e con i quali si possono fare tutto ciò che si faceva con i vecchi biglietti.
Apriamo la pagina culturale. Domani sera alle 21.00, all'Itc Teatro di San Lazzaro, in scena lo spettacolo "Sulla morte senza esagerare", ideato e diretto da Riccardo Pippa. Si tratta di un omaggio alla poetessa polacca Wisława Szymborska, che affronta il tema della morte in chiave ironica attraverso un uso non convenzionale di maschere contemporanee. Le parole del regista. (AUDIO)
16 GEN 2025 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 16 gennaio 2025.
In apertura la sicurezza stradale. Nessun pedone ucciso e una riduzione del 49% dei morti in incidenti stradali. Sono questi i principali due risultati rivendicati dal sindaco di Bologna Matteo Lepore ad un anno dall'entrata in vigore di Città 30. Risultati di cui, per il primo cittadino, tutta la città deve andare orgogliosa. Le sue parole. (AUDIO)
Restiamo in tema trasporti. In Emilia-Romagna, dopo l'ennesima giornata di ritardi e disagi vari, esplode la protesta di Federconsumatori, secondo cui Rfi e ministero dei Trasporti "hanno esaurito i bonus". La richiesta è quella di rimborsare ai viaggiatori anche i danni causati dai ritardi. "Nell'ultima settimana- sottolinea Federconsumatori- il nodo di Bologna è stato interessato da gravi disservizi dell'Alta velocità, sia nella tratta Bologna-Milano che sulla Bologna-Firenze, interessando complessivamente oltre 50 convogli con ritardi intorno ai 30 minuti. Di assoluto rilievo la causa dei disservizi che, in tre casi su cinque, non risiede nell'infrastruttura ma in guasti ai treni". In particolare "questi disservizi risultano inaccettabili nei collegamenti tra Bologna e Firenze, fortemente condizionati anche da lavori di adeguamento tecnologico sulla linea storica Bologna-Prato, mettendo a serio rischio i collegamenti tra le due regioni".
Ora la giustizia. Ha lasciato di prima mattina il carcere di Terni dove è in semilibertà Gilberto Cavallini al quale la Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo per la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna che causò la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200. A Terni Cavallini può uscire dal carcere ogni alle 8 per farvi rientro alle 22, dopo avere prestato servizio, come contabile. “La conferma in Cassazione della condanna a Cavallini chiude un cerchio e stabilisce definitivamente una verità processuale, delle responsabilità ed un quadro probatorio che sarà sicuramente di grande importanza per continuare a fare luce sulla stagione delle stragi - commenta il sindaco di Bologna Matteo Lepore - In questo momento tutta la città si stringe attorno ai familiari delle vittime del 2 agosto e a chi ha consentito di arrivare a questo esito. Giustizia è fatta, questa è una sentenza storica per l’Italia”.
Passiamo al lavoro. Tra gli interessamenti arrivati sul tavolo del Mimit per rilevare La Perla c'è anche quello del gruppo Oniverse, cioè l'ex Calzedonia di Sandro Veronesi. Lo scrive oggi l'edizione bolognese di Repubblica, dopo che l'indiscrezione era emersa ieri sul Sole 24 Ore. Secondo Repubblica Veronesi ha già incontrato le istituzioni sia nazionali che locali. La sua proposta al momento viene giudicata più robusta rispetto alle altre pervenute. In lizza ci sarebbero anche un altro imprenditore italiano, ma di dimensioni più contenute, e un fondo di investimento estero. La cessione comunque dovrà passare attraverso un bando. Veronesi si era già avvicinato a La Perla due volte: l'ultima nel 2013, per l'asta nel Tribunale di Bologna che assegnò il marchio a Silvio Scaglia.
Ora la sanità. Per i lavoratori della sanità urge un contratto che ne "riconosca la dignità. Speriamo si possa firmare presto". A dirlo è il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, questa mattina a Bologna al convegno della Uil sull'intelligenza artificiale. "Mi auguro si riesca a firmare un contratto nazionale che riconosca la dignità dei lavoratori della sanità", manda a dire de Pascale, anche per "evitare che scappino all'estero. Perchè è questa la fotografia". È infatti appena saltata la firma dell'accordo per il contratto di comparto 2022-2024. Il presidente spera quindi in una risoluzione del problema. "Nei giorni scorsi mi ero permesso di segnalare al Governo che non stavano facendo una gran cosa - punge de Pascale - mi hanno detto che era tutto a posto, evidentemente non lo era".
Passiamo al post-alluvione. Monte delle Formiche, Molino Nuovo e Sant'Andrea di Sesto: il Comune di Pianoro ha stanziato 219.000 euro per la sistemazione delle strade danneggiate dalle alluvioni della primavera 2023 e dell'autunno 2024. Lo ha stabilito la Giunta del sindaco Luca Vecchiettini che ha approvato una variazione di Bilancio da 219.000 euro per avviare i primi cantieri. "I lavori sono previsti per il mese di febbraio e sono i primi interventi temporanei, effettuati con risorse del Comune di Pianoro in vista dei cantieri definitivi che verranno aperti nei prossimi mesi per complessivi 12 milioni di euro assegnati dalla struttura commissariale", spiega Vecchiettini. Intanto sono ancora in corso al centro protesi Inail di Vigorso, a Budrio, i lavori per spostare gli impianti "al livello presunto di sicurezza rappresentato dal piano rialzato degli edifici". Ma Inail ha intenzione di "riattivare nel più breve tempo possibile le funzioni essenziali del centro protesi", vista la "necessità di riavviare l'erogazione dei servizi sanitari in favore degli assistiti". Sul futuro, però, nessuna certezza nella risposta data oggi al Senato dal sottosegretario all'Interno Nicola Molteni.
Apriamo la pagina culturale. All'interno di Art City Bologna inaugura oggi, alla Biblioteca Zeri, l'esposizione di Flavio Favelli "Nuova Mixage Up", che tra libri e antiche bottiglie indaga la cultura visiva del passato. Le parole dell'artista. (AUDIO)
Domenica 19 gennaio all'Estragon Club andrà in scena la 13^ edizione di Figucon, la mostra-mercato sul mondo delle figurine. Come ogni anno, c’è una figurina speciale: nel 2025 la dedica è ai portici di Bologna e al cardinale Matteo Zuppi. Le parole di Emiliano Nanni, presidente dell'Associazione Figurine Forever. (AUDIO)
15 GEN 2025 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 15 gennaio 2025.
In apertura il tema della casa. A Bologna ci sono tra i 13.500 e i 15.300 alloggi vuoti. Sono i dati di una stima effettuata incrociando diversi database rivelata oggi in occasione della presentazione della Fondazione Abitare Bologna, lo strumento con cui l’Amministrazione di Bologna conta di intercettare gli appartamenti sfitti per affittarli a canone concordato. Emily Clancy, vicesindaca con delega alla Casa. (AUDIO)
Voltiamo pagina. L'onda di protesta che ha attraversato sabato scorso Bologna dopo la morte del giovane Ramy ha lasciato tracce anche sulla Basilica di San Petronio che si affaccia sulla centralissima piazza Maggiore. O meglio, alcune scritte sono state lasciate sulla parete della Basilica che corre lungo via dell'Archiginnasio. Tre scritte in rosso: "Ramy vive e lotta", "Milano e Bolo lotta" e il 'classico' "Acab". Scritte che da questa mattina vengono cancellate: un paio di addetti su una impalcatura hanno intrapreso la pulizia del muri. Ma le scritte (e le operazioni di cancellazione) non sono comunque passate inosservate. Monsignor Andrea Caniato, officiante nella Cattedrale di San Pietro e direttore diocesano dell'Ufficio migrantes, le ha avvistate, fotografate e segnalate con un post su Facebook commentando: "Pare che la sinagoga non sia stata danneggiata, ma è certo invece che è stata sfregiata la Basilica di San Petronio".
Villa Paradiso non si arrende. Sabato pomeriggio è in calendario un'assemblea pubblica per provare a salvare il centro culturale finito sotto sfratto da parte del Comune di Bologna. Nel mirino nei mesi scorsi per due iniziative considerate "filo-russe", Villa Paradiso può contare su circa 500 soci che non accettano la decisione dell'amministrazione di interrompere la convenzione. La struttura ospita infatti diverse attività per i residenti, dal pilates al teatro e al flamenco: ogni strada possibile verrà percorsa per non chiudere definitivamente i battenti. Irremovibile sembra però l'amministrazione, che ha deciso di destinare la casa di quartiere al welfare per gli anziani, togliendola dal sistema delle convenzioni. "Siamo arrabbiati", premette Maurizio Sicuro, presidente del centro sociale e culturale Villa Paradiso, durante una conferenza stampa tenuta oggi. "È per il rispetto nei confronti di chi ha risistemato questo posto e dei nostri soci – chiarisce - che insisteremo si trovi una soluzione. Sabato sentiremo quali proposte arrivano. Tanti soci ci hanno chiesto di fare qualcosa. La richiesta maggiore è quella di mantenere la presenza qua. Il fronte legale? Stiamo valutando anche quello, per tutelare i nostri soci e le attività".
Ora il carcere. Si intitola “Territori per il reinserimento” il progetto di Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna e Asp che offre nuovi servizi per l’inclusione e il reinserimento sociale e lavorativo delle persone in esecuzione penale. 1,4 milioni di risorse a disposizione per il carcere della Dozza e quello minorile del Pratello. Matilde Madrid, assessora a Welfare e Sicurezza. (AUDIO)
Passiamo alla violenza di genere. Il coordinamento dei centri antiviolenza dell'Emilia-Romagna insorge contro la sentenza definita "vergognosa" della Corte d'assise di Modena, che ha condannato a 30 anni e non all'ergastolo Salvatore Montefusco per aver ha ucciso nel 2022 a colpi di fucile la moglie Gabriela Trandafir e la figlia 22enne della donna, Renata. "È inaccettabile leggere che la loro morte violenta sia 'umanamente comprensibile', sulla base di una sofferenza creata da 'nefaste dinamiche familiari', tuona il coordinamento. Secondo i Centri antiviolenza, inoltre, "nelle motivazioni della sentenza di Modena, si ravvisa, in diversi passaggi, l'adesione al punto di vista dell'autore di violenza, mentre manca la lettura dell'asimmetria di potere, fondamentale linea di distinzione tra violenza e conflitto". Inoltre, "vengono posti sullo stesso livello la vita delle donne e gli interessi economici dell'autore di violenza, un'equiparazione inaccettabile che lede la dignità delle donne vittime di femminicidio". È "preoccupante - commenta la presidente del coordinamento Laica Montanari - che in un passaggio della sentenza, si rilevi che Gabriella Trandafir fosse talmente libera da poter uscire la sera senza dare spiegazioni al punto che Salvatore Montefusco aveva dovuto mettere un Gps per sapere dove lei andasse". Alla rabbia, concludono i 15 Centri emiliano-romagnoli "si unisce la preoccupazione. L'impatto che una notizia di questo tipo può avere su una donna che si trova a vivere una situazione di violenza è devastante. Consapevoli di questo, ci teniamo a ribadire: non siete sole", concludono.
Ora la mobilità. A Bologna avanzano i cantieri per la realizzazione delle linee rossa e verde del tram. Mentre per quanto riguarda la blu, il Comune ha presentato pubblicamente il tracciato e si prepara a sottoporre l'istanza di finanziamento al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. E la gialla, che nel progetto complessivo della tranvia era stata annunciata come asse di collegamento tra Rastignano e Casteldebole? Per ora, di fatto, è accantonata visto anche il rilancio degli interventi di filoviarizzazione previsti dal Progetto integrato della mobilità bolognese (Pimbo). Del tema linea gialla, su sollecitazione di Manuela Zuntini (Fdi), si è parlato oggi proprio nell'ambito di una commissione consiliare dedicata alla filoviarizzazione.
Apriamo la terza pagina con la fotografia. Dal 18 gennaio al 16 marzo, nell’ambito di Art City, a Casa Morandi la mostra "Il quale cerca solamente la sua bellezza, nel modo qui descritto" di Alessandra Spranzi. Il progetto espositivo presenta nove fotografie inedite tratte dalla serie Sul tavolo #80 (2014-2024); le opere, tutte dello stesso soggetto, esplorano la ripetizione come metodo per approfondire il tempo e il senso dello sguardo. Lorenzo Balbi, curatore della mostra. (AUDIO)
14 GEN 2025 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 14 gennaio 2025.
In apertura la politica. Sabato scorso, durante il corteo per Ramy, il 19enne morto dopo un inseguimento dei carabinieri a Milano, non è stata assaltata la sinagoga di Bologna, come invece riportano ancora oggi i quotidiani nazionali. A spiegarlo è stato il questore di Bologna Antonio Sbordone e lo conferma, ai nostri microfoni, l’avvocata Marina Prosperi, residente in zona. (AUDIO)
Mentre proseguono le indagini per identificare gli autori delle violenze durante la manifestazione di sabato scorso, ha colpito la presenza in piazza di giovani e giovanissimi non appartenenti a formazioni o collettivi della galassia antagonista. I media li definiscono “maranza”, dal gergo giovanile, e appartengono soprattutto a seconde generazioni relegate nelle periferie. Ma chi sono e come si muovono i maranza? Lo abbiamo chiesto a Amir Issaa, rapper e autore di una nota editoriale per il libro “Maranza di tutto il mondo, unitevi!”. (AUDIO)
Passiamo alla mobilità. Tra chi si oppone alla Città 30 a Bologna serpeggia la "paura di un fallimento del referendum" per fermare il progetto. E così "c'è già chi preferisce abbandonare la nave che affonda". Sono parole di Simona Larghetti, consigliera comunale di Coalizione Civica e capogruppo Avs in Regione, intervenuta ieri sul tema in aula a Palazzo D'Accursio. Larghetti certifica così la spaccatura che si starebbe consumando nel centrodestra. "Si stanno raccogliendo le firme contro la Città 30 - ricorda Larghetti - evidentemente il calo del 40% di morti non è sufficiente. Prima si è detto che tutta Bologna era contraria, ora si dice che 9.000 firme sono troppe da raggiungere. Se il referendum andrà a buon fine, vorrà dire che c'è questa richiesta. Noi ci auguriamo che ci si possa esprimere anche nell'ambito di questo strumento democratico. Ma abbiamo già visto che ci sono forze, opposte a Bologna 30, che si dissociano. C'è già chi, con la paura di un fallimento di questo referendum, preferisce abbandonare la nave che affonda".
Ora la violenza di genere. I Carabinieri hanno arrestato un 48enne, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti dell'ex compagna. La vittima, 36enne, aveva già denunciato comportamenti violenti, decidendo di interrompere la relazione e cercare rifugio presso un'amica durante le festività natalizie. E' successo a Fidenza, in provincia di Parma. Il ritorno della donna nella cittadina, all'inizio del nuovo anno, ha coinciso con il ripresentarsi delle problematiche. Nella notte del 9 gennaio, la 36enne ha chiamato il 112 per segnalare che l'ex compagno stava colpendo ripetutamente la porta del suo appartamento, inviando minacce di morte tramite messaggi vocali. Quando sono giunti sul posto, i militari hanno trovato il 48enne all'interno dell'appartamento: era riuscito ad entrare forzando la porta ed è stato colto nell'atto di aggredire fisicamente la ex, colpita con calci e pugni. Dopo l'aggressione subita, la donna è stata trasportata all'ospedale di Fidenza: le sono state diagnosticate lesioni lievi. Il Gip dopo aver convalidato l'arresto del 48enne, ha emesso a suo carico un divieto di avvicinamento e di comunicazione con l'ex compagna.
Restiamo in tema. "Come Partito democratico e Conferenza delle Donne democratiche chiederemo, insieme alle associazioni, un incontro con il procuratore capo e il presidente del Tribunale, non tanto per entrare nel merito delle singola sentenza, ma per chiedere il rispetto delle donne". E "pretendere che venga data completa attuazione alla legge Cartabia che prevede che i giudici che si occupano di queste materie abbiano una preparazione e una formazione specifica, fatto che già rappresenterebbe una forma di tutela". Lo annunciano a Modena la portavoce della Conferenza delle Donne democratiche, Patrizia Belloi, e il segretario provinciale dem Stefano Vaccari, deputato, dopo la sentenza Montefusco, che ha condannato a 30 anni invece che all'ergastolo l'autore di un doppio femminicidio, nella quale i giudici parlano di "umana comprensione". Aggiungono i dem: "Sembra che uccidere due donne a fucilate possa non essere sufficiente per comminare la massima pena prevista. Questa sentenza ci preoccupa enormemente perché sembra che il giudice riconosca, nel doppio femminicidio commesso ai danni di Gabriela Trandafir e sua figlia Renata da parte di Salvatore Montefusco, nel giugno del 2022, umana comprensione per l'uomo che vive in una situazione famigliare conflittuale".
Ennesimo episodio di violenza contro il personale sanitario, questa volta al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Orsola-Malpighi. Intorno alle 22 del 13 gennaio un uomo di circa 45 anni, presumibilmente senza fissa dimora, ha aggredito un infermiere durante il suo turno di lavoro. Secondo quanto ricostruito, l’infermiere si era avvicinato all’uomo, che si era addormentato all’interno dei locali del pronto soccorso, per chiedergli le generalità necessarie alla registrazione. L’uomo ha reagito con estrema insofferenza, colpendo l’operatore sanitario con un pugno al volto. L’aggressione ha causato un trauma al viso per l’infermiere, con una prognosi di sette giorni. Subito dopo l’incidente, il personale ospedaliero ha allertato le forze dell’ordine. Due volanti della polizia si sono recate immediatamente sul posto, trovando l’uomo in evidente stato di agitazione. L'uomo ha a opposto resistenza fisica, costringendo i poliziotti a intervenire per calmarlo e accompagnarlo in Questura.
Ancora la giustizia. Maxi operazione antidroga, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna. Le indagini hanno portato a individuare e smascherare un’organizzazione, composta da 15 persone che abitavano in varie province italiane, di cui 5 a Reggio Emilia, che avevano messo in piedi una banda italo albanese dedita al traffico di stupefacenti. Dal 2020 la banda ha importato e acquistato dall’Albania, Kosovo, Ecuador, Colombia e Paesi Bassi e detenuto e venduto in tutta Italia almeno 23 chili di cocaina, 6 di eroina, 80 di hashish e 240 di marijuana per un valore stimato in 8 milioni di euro. Il gruppo aveva anche inviato parte dei proventi del traffico dall’Emilia Romagna verso la Calabria. Tra le fila dell’organizzazione, infatti, investigatori e inquirenti hanno trovato anche l’ombra della ‘ndrangheta e della criminalità laziale.
Spostiamoci a Ferrara. Un mese fa il Consiglio comunale di Ferrara aveva votato 'no' all'unanimità alla costruzione della centrale di biometano a Gaibanella. Ora, però, Arpae dà via libera alla costruzione, suscitando l'ira dell'amministrazione, con il sindaco Alan Fabbri che definisce "assurda e delegittimante una legge che permetta di andare in deroga a un parere unanime del Consiglio comunale" e annuncia che "ci stiamo già attivando per fare ricorso al Tar". Il primo cittadino ricorda infatti che "lo scorso 2 dicembre il Consiglio aveva compiuto un atto di grande responsabilità, votando contro il permesso di costruire in deroga un secondo impianto a Gaibanella", dopo che la Giunta aveva già dato parere negativo a ottobre. Il duplice 'no' di Giunta e Consiglio era stato motivato, spiega l'amministrazione, con "l'eccessiva concentrazione di impianti analoghi sul territorio comunale e provinciale, che rendeva necessario un riesame degli impatti complessivi rispetto ai benefici, come l'impatto su traffico e infrastrutture, la pressione sull'agricoltura locale e gli scarsi benefici occupazionali per il territorio".
Apriamo la pagina culturale. Giovedì 16 gennaio alle 21.00 all’Auditorium Primo Maggio di Crevalcore si apre Tre Teatri Per Te, la stagione teatrale del Comune di Crevalcore con la direzione artistica di Alex Carpani. A inagurare la stagione sarà "Chi È io?", uno spettacolo divertente e a tratti metafisico, scritto e diretto da Angelo Longoni con protagonista Francesco Pannofino. Le sue parole ai nostri microfoni. (AUDIO)
13 GEN 2025 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 13 gennaio 2025.
In apertura la violenza di genere. Trent'anni e non l'ergastolo chiesto dalla Procura in un caso di doppio femminicidio, anche in ragione "della comprensibilità umana dei motivi che hanno spinto l'autore a commettere il fatto reato". Sono le parole shock della Corte di assise di Modena nel motivare perché considera le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti per Salvatore Montefusco, imputato per aver ucciso moglie e figlia di lei il 13 giugno 2022: "Arrivato incensurato a 70 anni, non avrebbe mai perpetrato delitti di così rilevante gravità se non spinto dalle nefaste dinamiche familiari che si erano col tempo innescate", si legge nella sentenza. Montefusco assassinò a fucilate la moglie Gabriela Trandafir, 47 anni, e la figlia della donna, Renata, 22enne, a Cavazzona di Castelfranco Emilia.
Ora l’ordine pubblico. Continua a tenere banco la discussione su quanto accaduto sabato sera in occasione della manifestazione in solidarietà con Ramy, il 19enne morto in seguito a un inseguimento dei carabinieri a Milano. Nel frattempo la Questura sta visionando decine di filmati per riuscire a risalire all’identità degli autori della guerriglia scatenata in città. In particolare, riporta il Resto del Carlino, gli operatori stanno concentrando l’attenzione sulle immagini riprese dalle tantissime videocamere di sorveglianza pubblica presenti nelle strade dove sono avvenuti gli assalti. Un lavoro reso ancora più complesso dal fatto che la maggior parte dei facinorosi non fa parte di gruppi antagonisti o anarchici già noti, ma si tratta di ragazzi, anche molto giovani, non politicizzati.
Passiamo al post-alluvione. La nuova struttura commissariale guidata da Fabrizio Curcio avrà una succursale in Emilia-Romagna. Lo spiega lo stesso commissario alla ricostruzione post-alluvione succeduto a Francesco Paolo Figliuolo, oggi a Bologna per incontrare il presidente regionale Michele de Pascale e i sindaci delle zone colpite. "Immaginiamo una parte di struttura sul territorio, credo sia importante", dice Curcio spiegando la novità accanto allo stesso de Pascale. Certo, la struttura resterà in parte romana perché, spiega sempre il neo-commissario, "parte dell'attività viene svolta insieme alle altre amministrazioni dello Stato. Se sarà a Bologna? Non abbiamo ancora deciso, ma immagino una struttura in prossimità dell'amministrazione regionale", sottolinea. "Sarò un commissario vicino ai territorio che condividerà i percorsi, la mia disponibilità è totale", aggiunge. Soddisfatto sul 'trasferimento' di una parte della struttura in Emilia-Romagna il governatore de Pascale. "È necessario - dice il dem - che ci sia una parte operativa sul territorio, è anche nelle cose rispetto ad una prima fase più normativa e quindi più centralizzata. La fase della attuazione è necessario che abbia una presenza qui. Noi abbiamo dato il massimo di responsabilità".
Restiamo in tema. Si cercano rinforzi a Bologna per i progetti di ricostruzione post-alluvione. La Città metropolitana ha indetto un bando, aperto fino al prossimo 10 febbraio, per reclutare 16 funzionari laureati in ingegneria e in architettura, che si occuperanno degli interventi tecnici di ricostruzione nei territori colpiti dall'alluvione nel maggio 2023. I vincitori del concorso, che si svolgerà mediante sola prova orale, saranno assunti a tempo determinato da Città metropolitana, Unione dei Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia, Nuovo Circondario Imolese, Unione dei Comuni Savena-Idice e Comune di Budrio. Ogni informazione sul bando si può trovare sul sito web della Città metropolitana e sul portale del reclutamento 'inPA'.
Ora il lavoro. Dopo i 25 presidi con scioperi articolati davanti ai luoghi di lavoro e nelle zone industriali prima delle feste di Natale, i metalmeccanici di Bologna continuano a protestare per il rinnovo del contratto nazionale. In questi giorni stanno proseguendo gli scioperi in tutte le aziende e le proteste si concluderanno il 15 gennaio con una grande giornata di mobilitazione provinciale. Simone Selmi, segretario della Fiom di Bologna. (AUDIO)
Restiamo in tema. Nuovo sciopero oggi di lavoratrici e lavoratori di Koinè, azienda che gestisce in appalto il call center di Hera. Le ragioni della protesta riguardano la decisione unilaterale dell’azienda di cancellare il contratto integrativo aziendale in vigore dal 2007. Quella di oggi è un’ulteriore tappa di una mobilitazione che ha già visto uno sciopero il 7 gennaio scorso e diverse astensioni dal lavoro in entrata e in uscita di durata più breve. Le parole di Gianluca Barletta della Cgil. (AUDIO)
Per rilanciare i centri per l'impiego, la Regione lancia oggi una campagna di comunicazione ("Lavoro per te") sui social. L'obiettivo è fare conoscere, con video e interviste, il funzionamento dell'agenzia regionale per il lavoro dell'Emilia-Romagna. "Con questa iniziativa di comunicazione - spiega l'assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia - diamo forza e visibilità alla missione dell'agenzia regionale per il lavoro, un sistema di servizi pubblici per l'impiego allineato ai migliori standard europei con oltre 800 addetti distribuiti in 38 centri per l'impiego e 9 sedi del collocamento mirato diffusi in tutta l'Emilia-Romagna".
Apriamo la pagina culturale. Anche la Casa dei Pensieri di Bologna si unisce al cordoglio per la scomparsa di Oliviero Toscani. Il fotografo è morto oggi a 82 anni. A Bologna fece spesso tappa alle feste de l’Unità e nel 1993 fu realizzata una mostra con le sue opere. Davide Ferrari, direttore artistico della Casa dei Pensieri. (AUDIO)
10 GEN 2025 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 10 gennaio 2025.
In apertura la politica. Parte subito con uno scontro la nuova legislatura in Regione Emilia-Romagna. Il centrodestra si è messo infatti di traverso, questa mattina nel corso dell'Assemblea legislativa, rispetto all'istituzione delle commissioni. In particolare Fdi contesta il fatto che la presidenza per Statuto non sia assegnata per così dire d'ufficio alle opposizioni, considerandola di garanzia come la prima, quella Affari istituzionali e Bilancio. Nello scorso mandato, ad esempio, la commissione VII era guidata dai 5 stelle. Inoltre, il centrodestra critica il passaggio della delega alla cultura dalla commissione V alla commissione Diritti e pari opportunità, che non è tra quelle permanenti. La capogruppo Fdi, Marta Evangelisti, solleva dubbi giuridici su queste modifiche rispetto alla precedente legislatura, perplessità sottoscritte anche da Forza Italia, Lega e Rete civica. Per questo il centrodestra decide di non partecipare al voto sia per l'istituzione delle tre commissioni contestate sia per la nomina dei relativi presidenti. Così facendo, però, non viene raggiunto il quorum previsto dal regolamento e così per le commissione quinta, sesta e settima si dovrà rivotare domani, quando basterà la maggioranza semplice.
Passiamo al post-alluvione. L'impegno a "lavorare in sinergia" con i presidenti Michele de Pascale, Eugenio Giani e Francesco Acquaroli, e con tutte le istituzioni locali, per "rispondere con efficacia e tempestività alle necessità delle popolazioni coinvolte". Il neo commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia-Romagna, Toscana e Marche, Fabrizio Curcio, ringrazia il governo per la fiducia accordatagli con la nomina, "consapevole della complessità di questa sfida". E garantisce "determinazione" e "spirito di servizio" per il "ritorno alla normalità e al rilancio delle aree colpite". Curcio è già in contatto con i presidenti delle tre Regioni per concordare i primi incontri che si terranno sui rispettivi territori quanto prima. E intanto rivolge "un sentito ringraziamento" al suo predecessore, il generale Francesco Paolo Figliuolo, per "l'impegno profuso nella gestione di questa delicata emergenza" e per "il lavoro svolto con competenza e dedizione, che rappresenta un punto di partenza solido per proseguire il percorso di ricostruzione".
Restiamo in tema. Dopo il sopralluogo effettuato ieri dal neo-presidente della Regione, Michele de Pascale, sul torrente Ravone, protagonista in negativo delle ultime due alluvioni a Bologna, emerge che il nodo da sciogliere per effettuare i lavori di messa in sicurezza è di tipo amministrativo, in particolare a chi spettano le competenze. Lo rivela ai nostri microfoni Federico Grazzini, vice-presidente del Quartiere Porto-Saragozza. Le sue parole. (AUDIO)
Ora il tema della casa. Dopo settimane di proteste, culminate con momenti di tensione e cariche della polizia lo scorso 18 dicembre davanti allo studentato Camplus Alma Mater di via Sacco, e l'incontro a Palazzo D'Accursio del 23 dicembre, "ecco i risultati per le tre inquiline di Camplus Apartments" di via De Rolandis a Bologna, che da mesi lamentavano "mancanza di acqua calda, elettrodomestici non funzionanti, muffa e infiltrazioni nelle mura del loro appartamento". Lo annunciano il sindacato Adl Cobas e il collettivo Luna. Ricostruendo la vicenda, Adl Cobas e Luna ricordano che Camplus aveva promesso di provvedere a proprie spese in merito alle problematiche segnalate e di fare verifiche sullo stato manutentivo del condominio di loro gestione". Tutto nasceva dal fatto che le tre inquiline, pur lamentando vari disagi, "per mesi non hanno ottenuto ascolto da parte dei responsabili degli appartamenti, pur pagando fino a 600 euro al mese". Camplus ha effettivamente mantenuto la promessa. Ora, concludono Adl Cobas e Luna, "la battaglia per il diritto all'abitare a Bologna continua: per noi 150 euro per una stanza possono e devono bastare, bisogna adeguare l'affitto ai redditi precari della nostra città, e da questa vertenza possiamo aprire una campagna cittadina per ottenerlo".
Voltiamo pagina. Il Comitato Besta boccia la scelta del Comune di Bologna di collocare provvisoriamente nell’edificio scolastico all’interno del Parco Don Bosco gli uffici del tribunale e della procura dei minori. Secondo il comitato, in questo modo Palazzo D’Accursio allontana la possibilità di ristrutturare l’edificio e disattende le promesse di un percorso partecipato. Daniela Rocca del Comitato Besta. (AUDIO)
Passiamo alla sicurezza stradale. Il pugno di ferro introdotto nel nuovo codice della strada sta determinando una maggiore richiesta rispetto al passato di etilometri portatili. A dirlo è Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma Emilia-Romagna e titolare dell’omonima farmacia di Bologna: «Molte persone chiedono informazioni rispetto alla permanenza di sostanze onde evitare di incorrere in sanzioni ma, soprattutto, rispetto ai farmaci da usare o meno e in quali dosi – ha spiegato –. Tuttavia siamo noi i primi a essere in attesa di chiarimenti dal ministero perché, al momento, non ci sono linee guida precise per i pazienti in terapia farmacologica, non c’è una lista dei farmaci e non ci sono indicazioni specifiche sulle dosi oltre le quali è impedita la guida». Sul punto, nelle settimane scorse, sono intervenuti anche professori e medici di tutta Italia con una lettera aperta, chiedendo di armonizzare l’articolo 187 del nuovo Codice della strada – relativo alla guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti – con l’esigenza di tutelare i pazienti in trattamento con farmaci oppioidi.
Ora la sanità. Al primo posto c'è la sanità, perché il sistema sanitario "sta crollando" sotto i colpi di un "drammatico sottofinanziamento". Il presidente dell'Emilia-Romagna, Michele de Pascale, indica la priorità numero uno del suo mandato delineando oggi in Assemblea legislativa le sue linee di mandato, "l'inizio politico di questa legislatura". "Al primo posto", dunque, per de Pascale, c'e' il diritto alla sanità, "il tema politico principe della Repubblica". E il presidente rilancia una "battaglia istituzionale perché si accenda un faro istituzionale su quello che sta accadendo in termini di esigibilità di questo diritto". La nostra generazione, scandisce il dem, "si sta assumendo la responsabilità di tornare indietro su questo diritto". De Pascale addita anche la "grave responsabilità di questo Governo, non per il fatto di erogare un miliardo in più in meno ma per il fatto di negare il problema. Il paziente che nega la malattia fa una brutta fine", avverte il governatore. Ma oltre a fare una battaglia per i finanziamenti l'Emilia-Romagna cambierà, perché "anche i migliori devono produrre una innovazione e uno scatto". I 'titoli' principali sono prevenzione, sanità territoriale, non autosufficienza e benessere psicologico. No, assicura de Pascale, ad un "sistema che diventa assicurativo" ma "anche la universalità, senza appropriatezza, diventa una favola".
Restiamo in tema sanitario. È morto a soli 33 anni il 4 gennaio a Correggio, dopo due giorni di febbre e malore: per il giovane era stata disposta l'autopsia e oggi l'Ausl Irccs di Reggio Emilia afferma che si è trattato di un caso di meningite. Le indagini di laboratorio hanno isolato il Meningococco B. Per questo è scattato il protocollo di profilassi per familiari, amici e colleghi che hanno avuto contatti col giovane. La trasmissione della malattia avviene con l'emissione di goccioline di saliva che si emettono parlando, starnutendo, tossendo e sono considerate a rischio di contagio le persone che hanno avuto contatto stretto e prolungato con il 33enne nei sette giorni precedenti la malattia. Il periodo di incubazione varia da 2 a 10 giorni, di solito 3-4 giorni.
9 GEN 2025 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 9 gennaio 2025.
In apertura il post-alluvione. Giudizio positivo sulla nomina di Fabrizio Curcio a commissario, la volontà di migliorare, senza determinare blocchi, la macchina degli indennizzi e dei rimborsi. L’impegno a potenziare le attività di manutenzione e realizzare un piano di opere di messa in sicurezza che sia aggiornato e all’altezza degli eventi climatici degli ultimi due anni. E la disponibilità a mantenere aperto il tavolo di confronto con i comitati dei cittadini colpiti dal maltempo nati in questo anno e mezzo in Emilia-Romagna. È quanto ribadito dal presidente della Regione, Michele de Pascale, nel primo incontro da governatore con i comitati degli alluvionati in viale Aldo Moro. “Questo tavolo di confronto, nato nella scorsa legislatura regionale - ha ricordato de Pascale- deve proseguire e penso che in questa nuova fase possa essere ancora più funzionale, mantenendolo a scadenza periodica, con uno scambio costante di idee, proposte e critiche. L’ascolto di chi ha vissuto quella tragedia sulla propria pelle e continua a viverne le conseguenze è per noi molto importante”.
Passiamo ai trasporti. Il progetto del tratto sud-ovest della linea blu del tram di Bologna, presentato prima di Natale dal Comune insieme all'amministrazione di Casalecchio, sotto le Due torri non trova solo le critiche dei gruppi di opposizione ma anche grossi dubbi da parte della Consulta della bicicletta e richieste di chiarimenti da Coalizione civica. In attesa che il Comune di Bologna presenti l'istanza di finanziamento al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della linea blu si è parlato stamattina in commissione. Il presidente della Consulta della bicicletta, Fabio Bettani, per cominciare storce il naso di fronte alla scelta di far passare il tram su viali invece che in piazza Malpighi e in via Marconi, perché così "si allontana la linea dal centro". Inoltre, "non passare su Marconi è un'occasione persa per ripensare quel canale stradale che oggi rimane uno degli ultimi grandi assi viari del centro, non interessato dalle altre linee già in costruzione - prosegue Bettani - dove ancora è difficile andare in bicicletta": tanto che, per le condizioni della strada e del traffico, lo fa solo chi è "molto coraggioso". Poi c'è la decisione di sdoppiare la linea su via Costa (direzione Casalecchio) e via Sabotino (direzione centro). Per Bettani, invece, sarebbe meglio far passare entrambi i binari su via Costa "limitando il resto del traffico a chi accede ai passi carrai, agli esercizi commerciali e a chi possiede attività nella zona e deve fare il carico-scarico, spostando alte funzioni, come la sosta, in via Sabotino".
Ora la cronaca. Un morto, due feriti di media gravità e un'altra quindicina di persone che hanno riportato lesioni lievi. È il bilancio di un incidente stradale avvenuto nella serata di ieri sulla Persicetana a Tavernelle d'Emilia, frazione di Calderara di Reno nel Bolognese. Si è trattato di uno scontro fra un'auto e una corriera, avvenuto in un tratto rettilineo. Dinamica e cause dell'incidente sono ancora al vaglio dei Carabinieri. La vittima è Davide Felloni, 65enne nato a Ferrara e residente a Occhiobello, nel Rodigino. Era alla guida di una Panda che, per cause da accertare, si è scontrata con una corriera extraurbana Cosepuri, in servizio per Tper, della linea 576. Da una prima ipotesi l’uomo potrebbe avere perso il controllo dell’auto in seguito a un colpo di sonno o un malore.
Passiamo alla violenza di genere. Grazie a una segnalazione giunta sul portale 'Youpol', ieri sera la Polizia a Lugo, nel Ravennate, ha arrestato in flagranza differita un 54enne italiano con l'accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna e delle due figlie minori conviventi. In particolare la segnalazione sul sito della Polizia era stata accompagnata da diversi video i quali documentavano episodi di violenza fisica e verbale avvenuti la sera precedente tra le mure domestiche. Ciò ha permesso alla sala operativa della Questura di Ravenna di attivare con urgenza il personale dell'ufficio Anticrimine del Commissariato di Lugo: gli agenti hanno in breve raggiunto l'abitazione dove risiede il nucleo familiare. E, una volta sul posto, hanno accertato che il singolo episodio di aggressione ripreso con il telefonino da una delle figlie, si inseriva in un più ampio contesto di presunti maltrattamenti fisici e psichici subiti dalla donna nel corso degli anni.
Ora l'omofobia. Parole di odio nei confronti della comunità omosessuale, riferimenti ad Hitler, insulti di bassa lega proprio in concomitanza della manifestazione Rimini Summer Pride del 2017 sono valsi una denuncia per diffamazione e odio omofobo nei confronti di una donna residente a Riccione e un uomo di Novafeltria, nel Riminese. Entrambi, nel luglio del 2017, avevano postato sui social insulti e commenti offensivi nei confronti della manifestazione organizzata a Rimini per la giornata dell'orgoglio lgbtq+. Secondo i quotidiani locali, il procedimento ha visto una fase d'indagine conclusasi con la richiesta da parte della Procura della Repubblica di un'archiviazione.
Voltiamo pagina. La Regione Emilia-Romagna ha comunicato che è stato registrato - in un allevamento da riproduzione a Vigolzone, nel piacentino - un nuovo caso di Peste suina africana. L'analisi virologica sulle carcasse di alcuni maiali morti ha dato esito positivo. In base al Regolamento europeo è previsto che negli allevamenti con casi confermati di peste suina africana siano abbattuti tutti i suini presenti e, in base a una valutazione del rischio, che la misura possa essere estesa anche ad allevamenti che hanno avuto contatti con il positivo. L'unità di crisi regionale, riunita ieri alla presenza del Ministero della Salute e del Centro di referenza nazionale, ha concordato di dare immediata applicazione a quanto previsto dal regolamento.
"Invece di promuovere e rafforzare le misure di protezione, assistiamo a politiche e dichiarazioni che favoriscono l'abbattimento dei lupi e altre deroghe che legittimano atti di violenza contro gli animali selvatici. Questo non fa altro che incoraggiare bracconieri e criminali, lasciando gli animali indifesi e senza alcuna tutela concreta". Sono parole di Piera Rosati, presidente della associazione animalista Lndc Animal Protection, dopo l'abbattimento di un lupo nella zona di Rastignano (Bologna). "Il brutale assassinio di un lupo, specie protetta e fondamentale per il nostro ecosistema- afferma Rosati- è il risultato diretto di politiche che continuano a delegittimare il valore degli animali e della biodiversità. Gli atteggiamenti lassisti e le scelte controproducenti sia a livello nazionale che europeo stanno alimentando una pericolosa cultura di impunità verso chi perpetra questi crimini". L'associazione annuncia inoltre la presentazione di una denuncia nella speranza che le indagini dei Carabinieri Forestali riescano "a dare un nome e un volto all'assassino del lupo".
Ora lo sport. Il prefetto di Bologna ha vietato la vendita di biglietti ai tifosi ospiti per due partite in programma domenica nel capoluogo emiliano, quella di calcio tra Bologna e Roma e quella di basket tra Virtus e Napoli. Lo fa sapere la Prefettura bolognese. Nel dettaglio, si legge, "all'esito delle determinazioni assunte dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive", e considerata "l'esigenza di scongiurare turbative per l'ordine e la sicurezza pubblica", per la partita di calcio Bologna-Roma, in programma alle 18 di domenica, si è deciso di "vietare la vendita di tagliandi ai residenti nella regione Lazio, con contestuale annullamento dei biglietti già venduti", mentre per il match tra Virtus e Napoli basket, che si terrà sempre domenica alle 20.45, è stato disposto il "divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Campania".
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