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Sarà la solita transizione verso un baricentro esterno o stavolta cambierà l'esercizio del potere? Nell'immediato alle viste abbiamo una probabile riedizione della guerra civile, con gli stessi protagonisti, ma forse...
mostra di piùNell'immediato alle viste abbiamo una probabile riedizione della guerra civile, con gli stessi protagonisti, ma forse si limiterà a sancire una spartizione entro limiti che rappresentino le reali forze locali... e poi si esprimerà la solita influenza di potenze esterne. Questa volta si manifesterà alla fine ancora con l'occupazione manu militari come per gli imperi britannici, sovietici e americani, oppure chi controllerà il potere sul territorio attiverà alleanze, siglerà accordi...?
Lo snodo epocale che si prospetta con la ritirata anche dell'esercito Nato trova la società afgana finalmente in grado di emanciparsi e di rendersi espressione di una comunità pacifica, tollerante e inserita nel consesso mondiale alla pari con il resto del mondo? oppure come scritto ormai due anni fa da Giuliano Battiston:«Senza una sottostante pace sociale ogni accordo politico tra attori illegittimi è destinato a produrre risultati effimeri».
Lo sguardo sull'Afghanistan assume ottiche diverse a seconda di quali occhiali si indossano: l'impero britannico guardò alle valli al di là del Khyber Pass in un'ottica indiana; quello russo dal bisogno di rafforzare il fronte degli "stan"; gli americani guardavano al mondo iraniano; i cinesi stanno gettando uno sguardo dalla Via della seta, dall'Hindu-Kush, dallo Xinjiang uyguro; l'India cercando di cancellare il Pakistan dal panorama che vedono orientando lo sguardo verso Kabul; i pakistani con un'ottica ravvicinata e tribale.
Sarà la solita transizione verso un baricentro esterno o stavolta cambierà l'esercizio del potere? Nell'immediato alle viste abbiamo una probabile riedizione della guerra civile, con gli stessi protagonisti, ma forse...
mostra di piùNell'immediato alle viste abbiamo una probabile riedizione della guerra civile, con gli stessi protagonisti, ma forse si limiterà a sancire una spartizione entro limiti che rappresentino le reali forze locali... e poi si esprimerà la solita influenza di potenze esterne. Questa volta si manifesterà alla fine ancora con l'occupazione manu militari come per gli imperi britannici, sovietici e americani, oppure chi controllerà il potere sul territorio attiverà alleanze, siglerà accordi...?
Lo snodo epocale che si prospetta con la ritirata anche dell'esercito Nato trova la società afgana finalmente in grado di emanciparsi e di rendersi espressione di una comunità pacifica, tollerante e inserita nel consesso mondiale alla pari con il resto del mondo? oppure come scritto ormai due anni fa da Giuliano Battiston:«Senza una sottostante pace sociale ogni accordo politico tra attori illegittimi è destinato a produrre risultati effimeri».
Lo sguardo sull'Afghanistan assume ottiche diverse a seconda di quali occhiali si indossano: l'impero britannico guardò alle valli al di là del Khyber Pass in un'ottica indiana; quello russo dal bisogno di rafforzare il fronte degli "stan"; gli americani guardavano al mondo iraniano; i cinesi stanno gettando uno sguardo dalla Via della seta, dall'Hindu-Kush, dallo Xinjiang uyguro; l'India cercando di cancellare il Pakistan dal panorama che vedono orientando lo sguardo verso Kabul; i pakistani con un'ottica ravvicinata e tribale.
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Autore | OGzero - Orizzonti geopolitici |
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