Oggi vi racconto il libro di Stefano Moriggi e Mario Pireddu
L'intelligenza artificiale e i suoi fantasmi. Vivere e pensare con le reti generative, pubblicato da Il Margine. C’è un fantasma che si aggira un po’ ovunque nel mondo, avrebbe forse scritto il vecchio Karl Marx se fosse vissuto ai nostri giorni. È il fantasma dell’Intelligenza artificiale generativa, lo spauracchio della contemporaneità. La frontiera tecnologica che suscita tanta eccitazione quanta ansia. E angoscia. E alimenta il vecchio e mai sopito conflitto tra apocalittici e integrati: tra chi guarda al futuro con ottimismo e chi, invece, non nasconde il proprio sbigottimento di fronte al nuovo, all’incognito. «Come sempre accade con le tecnologie che iniziano a diffondersi su larga scala, dopo un (iniziale) entusiasmo, cominciano ad arrivare le prime preoccupazioni, per non dire le prime inquietudini». La riflessione è di Stefano Moriggi, filosofo dell’educazione e autore con Mario Pireddu di un libro in cui si parla di intelligenza artificiale da prospettive inedite. Gli apocalittici descritti da Moriggi e Pireddu vedono ovunque «fantasmi», gli spettri del declino dell’umanità, condannata a sottomettersi, prima o poi, alla macchina, al computer super intelligente e performante. Nella sfida tra intelligenze - quella umana e quella tecnologica - i moderni apocalittici si votano alla sconfitta quasi senza combattere. Ma sbagliano.Buono ascolto!
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