Donald Trump, l'ultimo stadio evolutivo del Partito Repubblicano

9 nov 2016 · 2 min. 27 sec.
Donald Trump, l'ultimo stadio evolutivo del Partito Repubblicano
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Donald Trump è stato spesso ritratto come un mostro, nel senso originario del termine: un fenomeno inatteso, inspiegabile, spaventoso. In realtà, Trump è l'ultimo stadio evolutivo del Partito Repubblicano nella...

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Donald Trump è stato spesso ritratto come un mostro, nel senso originario del termine: un fenomeno inatteso, inspiegabile, spaventoso. In realtà, Trump è l'ultimo stadio evolutivo del Partito Repubblicano nella sua progressiva marcia verso destra.

Il commento di Francesco De Felice, esperto di Storia Americana.

E' negli anni Sessanta che ha inizio questa autentica rivoluzione conservatrice che vede in Barry Goldwater il suo alfiere e nell'affermazione degli autentici valori americani il suo obiettivo. Responsabilità individuale, libera impresa economica, affermazione dei diritti degli Stati contro il potere federale, intransigente opposizione al big government e alla sua intrusione nella vita degli individui, determinata affermazione degli interessi americani in politica internazionale con un acuto interventismo.

Goldwater venne nettamente sconfitto alle presidenziali del '64, ma la sua rivoluzione trionfò vent'anni dopo con la vittoria di Ronald Reagan, che segna la definitiva affermazione della New Right. Questa è la destra degli anni Ottanta: faro del neoliberismo, arsenale dell'anticomunismo. Una destra che riesce a dar voce alla maggioranza silenziosa della middle America, lontana dalle luci delle grandi città costiere e dall'élite politica e culturale di matrice liberal.

Nei primi anni Novanta, in reazione a quella che veniva percepita come una pericolosa deriva mondana, la destra repubblicana sperimenta un'ulteriore radicalizzazione. Tra la fine degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta, si forma e si afferma, infatti, quella Religious Right di cui l'amministrazione di George Walker Bush è stata la massima espressione. Per i suoi rappresentanti e sostenitori, gli Stati Uniti si identificano con il braccio di Dio, sono investiti di un mandato divino, predestinati a riportare fede, legge e ordine all'interno dei propri confini e a esportare libertà e democrazia al di fuori di essi per il compimento del destino manifesto.

La progressiva radicalizzazione giunge al suo culmine con il Tea Party, sorto in opposizione all'Amministrazione Obama e alle sue politiche percepite addirittura come socialiste. Da minoranza del partito, il gruppo degli intransigenti diviene dominante, avviando quella polarizzazione del sistema politico statunitense che ha in Trump il suo culmine.

America First, il loro motto: come il nome di quel movimento che raccolse la destra americana negli anni Trenta in reazione al New Deal. Quegli anni Trenta che, se sicuramente furono oscuri in Europa, non brillarono certamente neanche negli Stati Uniti. Un'ombra che si allunga fino a oggi e pare assumere i contorni di Donald Trump.
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Autore Radio Bullets
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