11 DIC 2019 · Il nuovo libro di Gianguido Palumbo
14 GIU 2019 · Presentato a Roma il 14° rapporto sulle Migrazioni nel Lazio e a Roma a cura dell’IDOS in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici S.Pio V . Le nuove leggi, i decreti, le indicazioni operative nazionali e locali ( prefettizie ) indicano chiaramente una cultura politica, una scelta etica e pratica che porta non solo a respingere l’Immigrazione nuova ma anche a penalizzare quella esistente, trascurando o diminuendo servizi e fondi applicando coerentemente e drammaticamente il principio “prima gli Italiani”. Il presidente IDOS e la curatrice del Rapporto hanno concluso la presentazione invitando i presenti e chiunque ascolti e legga a reagire a questa recente ondata in Italia NON di profughi ma di xenofobi, di insensibili e antidemocratici regressivi.
A cura di Mondita Associazione
24 MAG 2019 · Un podcast a cura di Mondita Associazione
10 MAG 2019 · Il fatto della settimana è dedicato alla manifestazione del 9 maggio a Roma in Piazza Montecitorio sul tema del diritto di cittadinanza per i giovani di origine straniera, lo Ius soli o meglio Ius Culturae. Il presidio in piazza era promosso da alcune associazioni proprio il giorno della Festa dell’Unione Europea.
Fra le tante Associazioni Promotrici della manifestazione c’erano Neri Italiani, Cara Italia, Amnesty Italia, Casa Internazionale delle Donne, Fondazione Nilde Iotti, ANPI, Oxafam ONG, ed anche l’adesione di singole personalità italiane e di alcune formazioni politiche ( Radicali, Sinistra Europea, Rifondazione ).
Ci è sembrato strano che fra i promotori mancassero alcune delle associazioni italiane che da molti anni sono impegnate sul Diritto alla Cittadinanza : ARCI Immigrazione, Italiani-senza-Cittadinanza, Rete G2 Seconde-Generazioni, CONNGI ( Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane ).
Temiamo che sia stata una ennesima occasione tutta italiana di frattura del fronte di impegno sociopolitico fra le diverse componenti collegate idealmente e forse praticamente a formazioni politiche di una Sinistra divisa che anche sul tema della Cittadinanza e della Legge in questione si divide e non marcia unita. Peccato ! E così in piazza Montecitorio giovedì 9 maggio pomeriggio c’erano effettivamente poche persone forse anche per la scelta di un orario non molto favorevole alla partecipazione. Comunque noi ci auguriamo che il fronte di impegno nazionale sulla Cittadinanza si ricomponga unito per avere molta più forza di impatto e nei prossimi mesi si possa arrivare alla presentazione in Parlamento di una nuova Legge.
A cura di Mondita Associazione
3 MAG 2019 · Il fatto della settimana è dedicato a un progetto italiano nuovo, che coinvolge Roma come uno dei suoi partner e che ci sembra molto interessante e positivo, almeno sulla carta. Dovrebbe durare tre anni il progetto “Words4link – scritture migranti per l’integrazione”, ideato da una cooperativa sociale emiliana di Sasso Marconi LAI-MOMO (attiva da 20 anni nel campo della comunicazione interetnica ), finanziato dal Fami (Fondo europeo Asilo Emigrazione e Immigrazione 2014-2020) e sostenuto dall’Idos (Dossier Immigrazione) di Roma.
12 APR 2019 · Rubrica a cura di Mondita Associazione
5 APR 2019 · Il fatto della settimana è dedicato ad un ennesimo episodio romano che mescola maledettamente periferie, politica comunale sbagliata, accoglienza, assistenza, immigrati, rom, razzismo, fascismo: Torre Maura.
A cura di Mondita Associazione
29 MAR 2019 · Rubrica a cura di Mondita Associazione
22 MAR 2019 · Un programma a cura di Gianguido Palumbo
15 MAR 2019 · Rubrica a cura di Mondita Associazione.
Paolo, Virginia, Pilar, Harina, Rosemary, Joanna, Michael, Zhen-Zhen, Djordje, vivevano e lavoravano a Roma.
Il fatto della settimana è speciale perché dedicato alla morte di alcune persone di diverse età, origini e storia che però avevano in comune l’impegno professionale e sociale verso altri Popoli nel mondo della Cooperazione Internazionale e dell’Immigrazione. Vivevano a Roma anche se non erano tutti-e di Roma perché il loro lavoro era legato ad alcune organizzazioni internazionali e nazionali come il World Food Program e la ONG Cisp.
Una tragedia aerea, come quella di giorni fa in Etiopia, coinvolge sempre centinaia di vite di famiglie e ogni nazione, ogni persona e ogni gruppo di parenti e amici vive il dramma della scomparsa improvvisa e violenta di un proprio caro-a. In quell’aereo c’erano fra gli altri, 32 keniani, 18 canadesi, 8 cinesi, 8 americani, 8 italiani, 7 britannici, 7 francesi, e ancora alcuni passeggeri originari dell’Olanda, Spagna, Austria, Slovacchia, Svezia, Russia, Polonia, Marocco, Israele: tante nazionalità diverse in un solo aereo!
In questo breve articolo ci teniamo a sottolineare due aspetti: l’importanza delle singole persone, delle loro qualità umane e professionali in un ambito specifico come la Cooperazione Internazionale e la Immigrazione; la varietà e la ricchezza del panorama umano di Roma in quanto capitale e sede di decine di istituzioni e organizzazioni internazionali. La morte improvvisa di alcuni protagonisti più o meno giovani crea vuoti significativi non solo dal punto di vista affettivo ed umano ma anche da quello professionale nelle singole strutture che ne soffriranno per la mancanza delle loro qualità e ruoli in parte non sostituibili. E’ un dramma, un “danno” sociale che interviene negativamente impoverendo di fatto quella organizzazione e la società intera.
Roma come città, l’Italia come Paese, il mondo della Cooperazione Internazionale e dell’Immigrazione con questo maledetto incidente ha perso una parte preziosa di sé, del suo presente e futuro, in un momento in cui purtroppo la qualità umana, sociale e politica scarseggia, per essere buoni e generosi. Anche se chi è morto non era famoso-a come altre personalità più conosciute del medesimo mondo dell’impegno internazionale, dalle testimonianze di amici e colleghi-e ci si rende ben conto di quali perdite significative siano avvenute.
Certamente Roma e l’Italia sono piene di energie, di qualità umane e professionali nascoste, ma le riserve non sono infinite. Speriamo solo che come spesso accade ma non sempre, chi rimane vivo e attivo senta la responsabilità e una spinta nuova a continuare, potenziare e migliorare il suo impegno umano e professionale nei settori e nelle organizzazioni di cui facevano parte le vittime.
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Autore | Radio Bullets |
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