12 MAG 2023 · Tutto il magistero di Papa Francesco può essere riletto come una sfida al clericalismo, all’atteggiamento del credente che si concentra sul segno, l’istituzione, e dimentica Cristo. Il clericale, chierico o laico che sia, vuole una Chiesa dove comandi solo il clero, rigida e legalista. La Chiesa “in uscita” di Francesco segue invece un percorso in antitesi rispetto a questa “autoreferenzialità”. Una Chiesa Sinodale che promuova la cultura della cura e la compassione verso i deboli non deve cadere in questa trappola.
“Il clericalismo è un rischio a cui tutti siamo esposti, che siano preti o che siamo laici o laiche. E si manifesta in forme a volte tanto subdole, perché si traveste anche da autentica religiosità”, spiega Assunta Steccanella, teologa pastoralista. “Si tratta di un'aurea sacrale che fa sì che il ministero ordinato sia compreso come espressione di un potere di origine divina. E questa idea di essere depositari di un potere di origine divina è la radice di ogni abuso, che sia un abuso fisico o spirituale”. “Ricordiamo tutti l'impressione che abbiamo avuto quando Papa Francesco dieci anni fa si è affacciato alla Loggia di San Pietro”, aggiunge fratel MichaelDavide Semeraro, monaco benedettino. “Papa Francesco si è presentato in bianco con la sua semplice croce pettorale di sempre, chiedendo al popolo di benedirlo. Ebbene, da quel momento la Chiesa è entrata in ciò che Papa Francesco continuamente chiama un processo di conversione dalla mondanità, dalla mondanità spirituale e dal clericalismo”.
“Mi sembra che l'essenza della mondanità di cui parla Francesco, il maquillage, il negoziare tutto, ma anche la rigidità per apparire il più bravo e rigoroso di tutti, sia qui: nell’accumulare ricchezze e notorietà. Mi esalto per il prestigio che acquisto e mando in rovina qualcuno”, riflette Riccardo Cristiano, vaticanista e scrittore. “Il credere in tanti che posso farcela solo facendo affidamento su me stesso e basta, migliore degli altri perché so quel che so e non ho bisogno di altro o di altri, mi ha fatto sempre provare una partecipazione a questo invito a liberarci della mondanità per quel che possiamo”. “Con Francesco la Chiesa ha cominciato un cammino di conversione per una fedeltà, una fedeltà nuova, adatta ai tempi che viviamo, per essere fedeli al Vangelo ed essere segno in mezzo all'umanità di speranza”, commenta ancora fratel MichaelDavide Semeraro, monaco benedettino. “Tutto questo esige una spogliazione, esige una rinuncia, esige uscire da tutte quelle tentazioni di mondanità spirituale che sono le peggiori, vale a dire usare la religione, il sacro e talora persino i sacramenti per il proprio potere, per i propri privilegi”.
Sono citati in questo episodio:
Papa Francesco
Santa Messa e Benedizione dei Palli per i nuovi Arcivescovi Metropoliti nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, 29 giugno 2022
60° Anniversario dell'inizio del Concilio Ecumenico Vaticano II - Omelia del Santo Padre, 11 ottobre 2022
Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, 24 novembre 2013
Videomessaggio in occasione del primo Sinodo Arcidiocesano in preparazione al Giubileo per i 400 anni dell'Arcidiocesi di Buenos Aires, 27 ottobre 2018
Meditazione Mattutina nella Cappella della Domus Sanctae Marthae, 13 dicembre 2016
Discorso ai membri dell'Associazione "Corallo", 22 marzo 2014
Omelia della Santa Messa per il Terzo Ritiro Mondiale dei Sacerdoti, 12 giugno 2015
Visita Pastorale ad Assisi, Discorso in occasione dell'Incontro con i poveri assistiti dalla Caritas, 4 ottobre 2013
Omelia per la Celebrazione Mattutina a Casa Santa Marta, 16 maggio 2020
Giubileo della Misericordia - Omelia del Santo Padre per il Giubileo dei Catechisti, 25 settembre 2016
Discorso in occasione dell'Udienza ai rappresentanti dei media, 16 marzo 2013