Le chiavi di Pietro - Ep.29 - Tavola #Smartpray #trinità

19 giu 2023 · 18 min. 50 sec.
Le chiavi di Pietro - Ep.29 -  Tavola  #Smartpray #trinità
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Per spiegare cos’è la Trinità, all’Angelus del 4 giugno 2023, Papa Francesco utilizza un’immagine domestica: quella di una famiglia riunita a tavola. Nasce da qui l’idea di dedicare alla “tavola”...

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Per spiegare cos’è la Trinità, all’Angelus del 4 giugno 2023, Papa Francesco utilizza un’immagine domestica: quella di una famiglia riunita a tavola.

Nasce da qui l’idea di dedicare alla “tavola” il 29mo episodio del podcast “Le chiavi di Pietro”. Come spiega Francesco: “È un’immagine che ci parla di un Dio comunione. Padre, Figlio e Spirito Santo”. Tavola è però anche simbolo di “convivialità”, la condivisione delle vivande che diventa incontro. “Il Cristianesimo ha una speciale vocazione alla convivialità”, spiega il Papa all’Udienza dell’11 giugno 2015. “Il Signore Gesù insegnava volentieri a tavola”.Gesù sa bene che nell'esperienza della tavola si giocano e si rendono evidenti le questioni serie della vita”, commenta don Andrea Ciucci, coordinatore della Pontificia Accademia per la Vita e autore di diversi libri sul tema. “Che cos'è che sostiene la nostra esistenza e la nutre? Chi è che si prende cura di me? Qual è il mio posto nel mondo in questa famiglia? A chi io sono chiamato a dare da mangiare?”. “C'è un famoso detto popolare che dice che dopo la mistica viene la mastica, alludendo ai pranzi che seguono i momenti di preghiera”, aggiunge don Andrea. “Ma nel Vangelo la mistica è la mastica”. Tavola, dunque, come simbolo dell'incontro in famiglia, luogo prediletto da Gesù. Tavola da cui, secondo il pensiero dei Papi, nessuno deve essere escluso. “I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell'opulenza”, ricorda Paolo VI nel 1967 con l’enciclica Populorum Progressio. Lo stesso Papa Montini nel ’76 alla Fao auspica che sia allargato il tavolo di chi lotta contro la fame nel mondo. Mentre Giovanni Paolo II, incontrando per Natale la comunità polacca cita una tradizione solidale del suo Paese: lasciare un posto libero alla tavola del cenone. Ma la tavola diventa in tempo di pandemia un'opportunità di solidarietà per uno chef stellato internazionale come Carlo Mazzola. Costretto all’inattività dal covid, sceglie, con altri colleghi, di cucinare per la mensa della Fondazione Solidarietà Caritas, a Firenze.Durante i primi mesi del 2020 - ci racconta - preparavamo una media di 1.400, 1.500 pasti al giorno, per le persone più svantaggiate che venivano a chiedere un pasto caldo”. “Se noi abbiamo fatto del bene agli altri, abbiamo ricevuto in cambio tantissimo bene”, riflette. Tavola che - infine - può diventare superflua nei giorni della guerra e dell’emergenza. Pio XII, durante il secondo conflitto mondale, spiega alla religiosa che gli prepara i pasti, di non aver tempo di mangiare, perché troppo impegnato a dare udienza ai soldati per confortarli.
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Autore SmartPray
Organizzazione SmartPray
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