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Il Vinile Teatrale

  • I Quattro Desideri di Santu Martinu - Dario De Luca e Gianfranco De Franco

    29 MAG 2024 · I 4 DESIDERI DI SANTU MARTINU favolazzo Osceno adatto ad essere recitato dopo i pasti   liberamente tratto dai fabliaux anonimi medievali “Les quatre sohais saint Martin” e “Le sohait des vez”.   riscrittura originale, voce Dario De Luca  musiche originali e sonorizzazioni elettroacustiche Gianfranco De Franco produzione Scena Verticale  Registrato e Mixato allo SPAZIO MAI – Movement Art Is sound design, mixaggio e mastering Riccardo Schippa direttore di produzione Matteo Svolacchia produzione SPAZIO MAI Copertina: Anna Elisa Parrini e Mattia Mariuccini Oggetto di scena in copertina: Mariella Carbone Grafica: Luca Farinella    SPAZIO MAI presenta IL VINILE TEATRALE, progetto di trasposizione di podcast teatrali nell’unico supporto non digitale che è sopravvissuto nel tempo: il Vinile. Il primo spettacolo prodotto è I 4 DESIDERI DI SANTU MARTINU di Scena Verticale con Dario De Luca e Gianfranco De Franco. Il progetto MAI SPACE è anche online nella piattaforma di podcast audio-video all’indirizzo www.maispace.it. “Santu Martinu mio, santu Martinu tu ca fa scinna u vinu fino a pinninu, tenami cum’ a nu frusculu dintra li mani, tenami e ‘un me lassari fino a dimani”.  I 4 desideri di Santu Martinu è una riscrittura, in dialetto calabrese, liberamente tratta da alcuni fabliaux anonimi medievali, e parte da uno spunto – quello dei desideri concessi per volontà soprannaturale e sprecati per stupidità o cattiveria – presente in tutte le letterature. In Occidente, nell’ambito fiabesco, questo tema lo si ritrova in La Fontaine, Perrault e nei fratelli Grimm. Dario De Luca e Gianfranco De Franco, un cantastorie e un musico, riscoprendo la letteratura popolare oscena del XII e XIII secolo, prestano corpo e voce a questo racconto folle e divertente. Una favola boccaccesca per celebrare l'amore e le sue vere gioie durature: il desiderio di una donna e di un uomo portato a vette parossistiche, che utilizza il gioco dell’abnorme e dell’assurdo come deformazione fantastica della realtà, in cui è possibile celebrare l'eros e le sue intime membra. Le parole sembrano sgorgare come canti goliardici dei Carmina Burana, in un trionfo di suoni, sensi e doppi sensi piccanti, senza mai scadere nella volgarità, ma anzi utilizzando la forza dissacrante dei contenuti satirici, ribelli alla comune morale di facciata. La lingua utilizzata è una lingua calabrese inventata per la scena: un pastiche suggestivo che, come un organismo vivente in continua evoluzione e cambiamento, risente delle decine di influenze dialettali ricevute dall’autore nel suo percorso artistico da poeti e autori calabresi del passato e contemporanei; con echi che vanno dalle lingue della pre-Sila a quelle delle Serre cosentine, fino a sonorità provenienti dai borghi calabro-lucani del Pollino. Le musiche, ci immergono in timbriche instabili e sfuggenti che odorano di caminetto e di vino; che evocano tarante e valzerini sghembi che furono e che saranno. I fabliaux (in italiano favolelli) sono brevi racconti in versi, sorti alla fine del XII secolo, le cui origini vanno ricercate nella tradizione classica latina e greca. Vi si narravano storie comiche e spesso oscene in toni crudamente realistici o satirici. Il genere influenzò autori come Rabelais in Francia e Boccaccio in Italia.
    Ascoltato 47 min. 42 sec.

SPAZIO MAI presenta IL VINILE TEATRALE, progetto di trasposizione di podcast teatrali nell’unico supporto non digitale che è sopravvissuto nel tempo: il Vinile. Non potevamo però non inserire anche qui...

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SPAZIO MAI presenta IL VINILE TEATRALE, progetto di trasposizione di podcast teatrali nell’unico supporto non digitale che è sopravvissuto nel tempo: il Vinile. Non potevamo però non inserire anche qui tutti i lavori. Ma... vuoi mettere ascoltarlo in vinile? www.maispace.it

SPAZIO MAI nasce dall’esperienza della Compagnia Occhisulmondo e offre servizi professionali cinematografici, realizzazione di contenuti editoriali e autoraggi, speakeraggio, produzione di podcast audio e video, realizzazione di videoclip e spot pubblicitari.

Il progetto è finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU - PNRR Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi.

La Compagnia Teatrale Occhisulmondo, dopo anni di attività, fonda Spazio MAI – Movement Art Is.  Sede della compagnia, luogo di creazione, produzione e sperimentazione. In questo spazio nella periferia industriale della città di Perugia, Occhisulmondo dà inizio ad una nuova fase di crescita del gruppo artistico declinando le proprie competenze nell’ambito dell’autoraggio, del suono, del cinema, della scrittura e dei nuovi media digitali in una visione più estesa e articolata della produzione culturale. Spazio MAI è infatti sede di una residenza artistica nazionale, uno studio di registrazione, black-box teatrale, spazio mutlidiscplinare attrezzato e dotato di tecnologie digitali dove è possibile ideare, ricercare, trasformare e produrre nuovi prodotti culturali transmediali, cinematografici, sonori e teatrali.
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