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Vite, racconti, idee e sogni dei più importanti scrittori della storia, raccontanti in 10 minuti.
8 LUG 2021 · Una “maestra del racconto breve contemporaneo”.
Questo è Alice Munro. E queste sono le parole con le quali venne insignita del Premio Nobel per la letteratura, nel 2013.
Il fatto che un premio tanto prestigioso fosse assegnato a una scrittrice di racconti fece storcere il naso a molti, molti che ritenevano e ritengono Alice Munro un’autrice incompleta, proprio perché non si dedicò mai al romanzo.
Tutti se lo aspettavano da lei, dopo il grande successo delle sue prime raccolte di racconti, ma lei non lo scrisse mai, un romanzo, eccezion fatta per La vita delle ragazze e delle donne, di genere autobiografico.
Come disse lei stessa, parafrasando Grace Paley, aveva scelto di scrivere racconti perché non aveva il tempo per scrivere romanzi.
TESTO E VOCE: Giulia Sbaffo
PRODUZIONE: PubMe Srl
MUSICHE: Envato.com
24 GIU 2021 · “All’analfabeta per cui scrivo”
La dedica che Elsa Morante scrisse per il suo romanzo più celebre e criticato, citando il poeta peruviano César Vallejo, ci dice moltissimo di lei.
Controvento e controcorrente, sempre, una donna estrema, anarchica, severa e passionale, che sembrava appartenere, a detta di tutti coloro che la conobbero davvero, a un altro mondo, a un’altra epoca, quasi primordiale, un’epoca in cui la società moderna con le sue bugie, e la Storia con la S maiuscola non erano riuscite ad arrivare, proprio come sulla sua isola di Arturo.
Elsa Morante è stata una poeta, come amava definirsi, una poeta del romanzo, che fece impazzire la critica poiché non era collocabile all’interno di nessuna corrente letteraria, di nessuno scuola. Lei lo sapeva, che per scrivere davvero, per raccontare la verità, doveva essere libera, rimanere autentica, anche se questa libertà le costò cara, poiché di Elsa Morante si parla così poco, vi sono trafiletti così brevi nei libri di scuola.
TESTO E VOCE: Giulia Sbaffo
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16 GIU 2021 · Virginia Woolf, la più grande scrittrice del XX secolo, morì così, a 59 anni.
Non era più riuscita a sopportare, non quella volta. Non era riuscita a contrastare le sempre più violente crisi depressive e psicotiche che la tormentavano da tutta la vita, che non le consentivano di scrivere, neppure di leggere, di pensare, e quindi sì, neppure di vivere.
A queste crisi, solo una diagnosi postuma avrebbe poi dato il nome di una patologia che oggi conosciamo come disturbo bipolare, forse correlato, nella sua fase finale, a una psicosi.
La vita di Virginia era stata una vita agiata, ricca di successi, di relazioni intellettuali e affettive, ma alcuni terribili accadimenti, come gli abusi sessuali che subì da parte di due suoi fratellastri, la morte prematura della sua amatissima madre e, molti anni dopo, lo scoppio del secondo conflitto mondiale, la fecero periodicamente piombare nell’abisso oscuro della depressione.
In passato aveva già tentato il suicidio, e quel 28 marzo 1941 ci riuscì.
TESTO E VOCE: Giulia Sbaffo
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8 GIU 2021 · “Sangue di ferro! Cuore di ghiaccio!”
È ciò che John Dickens soleva ripetere al figlio Charles nei momenti bui, quando era bambino. E di momenti bui nella vita di Charles Dickens, ce ne furono molti.
Primo fra tutti, fu il duro impiego alla Warren’s Blacking Warehouse, una fabbrica di lucido da scarpe di Londra, dove Dickens fu assunto a soli 12 anni, per lavorare 10 ore al giorno.
“Sangue di ferro! Cuore di ghiaccio!”, soleva dirgli suo padre.
Quello stesso padre che nel 1824 venne arrestato per debiti e che tradì, seppur involontariamente, la fiducia del figlio, un figlio ancora bambino…
TESTO E VOCE: Giulia Sbaffo
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28 MAG 2021 · Calvino è stato un maestro in tante cose, e la metanarrativa è una di queste.
Questo metaromanzo incredibile, narrato quasi sempre in seconda persona e dedicato ad esplorare le infinite possibilità che la letteratura offre come esperienza, come viaggio, è l’opera postmoderna a tutti gli effetti.
Un Lettore cerca di leggere proprio lo stesso romanzo di cui è protagonista, Se una notte d’inverno un viaggiatore, ma deve interrompere più volte la lettura, per via di alcuni ostacoli, come problemi di impaginazione o mancanza del finale. Dunque si reca in libreria, dove conosce una Lettrice che, come lui, ha avuto lo stesso problema. È una storia in cui la lettura stessa diventa la storia, in cui il lettore stesso diventa protagonista, in un gioco di specchi e riflessi complesso e affascinante.
TESTO E VOCE: Giulia Sbaffo
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18 MAG 2021 · “Gli scrittori tendono a essere una razza di guardoni. Tendono ad appostarsi e a spiare. Sono osservatori nati. Sono spettatori. Sono quelli sulla metropolitana il cui sguardo indifferente ha qualcosa dentro che in un certo senso mette i brividi. Qualcosa di rapace. Questo è perché gli scrittori si nutrono delle situazioni della vita. Gli scrittori guardano gli altri esseri umani un po’ come gli automobilisti che rallentano e restano a bocca aperta se vedono un incidente stradale: ci tengono molto a una concezione di se stessi come testimoni.
Ma allo stesso tempo gli scrittori tendono ad avere un’ossessiva consapevolezza di sé. Dal momento che dedicano molto del loro tempo produttivo a studiare attentamente le impressioni che ricavano dalle persone, gli scrittori passano anche un sacco di tempo, meno produttivo, a chiedersi nervosamente che impressione fanno loro agli altri.”
TESTO E VOCE: Giulia Sbaffo
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