Vivir sabroso per la Colombia e il suo popolo?
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https://ogzero.org/tag/colombia/ Gustavo Petro riuscirà a fare davvero qualcosa contro le disuguaglianze: la Colombia si avvierà fuori dal sentiero del latifondismo, dell'ossequio agli interessi gringos; uscirà dalla contrapposizione tra una guerriglia...
mostra di piùGustavo Petro riuscirà a fare davvero qualcosa contro le disuguaglianze: la Colombia si avvierà fuori dal sentiero del latifondismo, dell'ossequio agli interessi gringos; uscirà dalla contrapposizione tra una guerriglia istituzionale e una destra trucida, entrambe finanziate dal narcotraffico; la componente indigena rappresentata dalla spinta proveniente dalla Cauca di Francia Marquez riuscirà a dare finalmente alle comunità l'autonomia e una possibilità di uscita dalla miseria?
Diego Battistessa è un fine conoscitore e vive buona parte della sua esistenza nei paesi latinoamericani e caraibici e ha sempre il polso della situazione e sa riconoscere le svolte; quella colombiana sembra non sia l'unica del subcontinente in una direzione di emancipazione; ma quella di Francia Márquez è popolare, proletaria, contadina, ambientalista, afro e di genere. Dunque in tutto questo il fatto che Biden sia stato tra i primi a congratularsi – e la Cia abbia acconsentito che venisse estromessa la destra dalla Casa del Nariño, che i rappresentanti degli emarginati avessero l'occasione di riformare il sistema – è un buon segnale, o è invece una dimostrazione che è già innescato un controllo, esiste un antidoto che tuteli gli interessi americani? ha cambiato atteggiamento l'amministrazione americana dopo il flop della Cumbre? com'è possibile che un paese strategicamente inserito nel Cono Sur per compensare le istanze di liberazione non sia governato da mastini? Sicuramente Petro ha rassicurato che rimane all'interno del capitalismo, pur cercando di realizzare una democratizzazione della risorse e del miglioramento della condizione economica della classe che forma la base del Pacto Histórico. Petro ha pure annunciato la riapertura dei valichi al confine col Venezuela, alcuni dei quali erano chiusi da sette anni, ma le condizioni dell'economia nazionale limitano l'ambito di manovra del nuovo esecutivo, che intende negoziare con l'Occidente in materia ambientale, agroalimentare e nel coinvolgimento delle comunità locali per la lotta al narcotraffico; e poi intende potenziare il welfare.
I cittadini colombiani erano scesi in piazza in massa e con determinazione negli ultimi tre anni e sembra che il risultato di Gustavo Petro e Francia Márquez incanali in una direzione anche istituzionale quelle istanze di liberazione dalle vessazioni della destra uribista e da mezzo secolo di scontri tra milizie e guerriglieri; è stato semplicemente possibile portando alle urne 53% degli aventi diritto e in particolar modo i giovani che non hanno memoria dei decenni di scontri armati e i meno giovani che hanno creduto si potesse dare credito a un ticket costituitosi proprio per intercettare le richieste della sinistra incarnata dall'ex sindaco di Bogotà (tuttavia con un passato da guerrigliero) e dalla femminista movimentista della Cauca: ha votato quella parte di popolazione che in genere non vota, giovani e donne hanno fatto la differenza, anche per le castronerie che diceva il populista Hernandez.
Ciò che agli occhiali coloniali dell'Occidente risulta sorprendente è l'immediato riconoscimento della sconfitta da parte di Hernandez
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Autore | OGzero - Orizzonti geopolitici |
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