Vittorio Coletti "L'italiano scomparso"
18 nov 2018 ·
36 min. 12 sec.
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Descrizione
Vittorio Coletti "L'italiano scomparso" Grammatica della lingua che non c'è più Il Mulino Editore www.mulino.it «…se coloro che partiron d’esta vita già son mille anni tornassero a le loro cittadi,...
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Vittorio Coletti
"L'italiano scomparso"
Grammatica della lingua che non c'è più
Il Mulino Editore
www.mulino.it
«…se coloro che partiron d’esta vita già son mille anni tornassero a le loro cittadi, crederebbero la loro cittade essere occupata da gente strana, per la lingua da loro discordante.»
Dante, Convivio I, V 9
L’italiano ha alle sue spalle una storia secolare, buona parte della quale è fatta da parole, forme e costrutti presenti fin dal Medioevo. Ma un’altra parte, non piccola, costituita da materiale oggi perduto, è finita nell’ampio deposito della lingua scomparsa, che questo libro visita seguendo le linee linguistiche e culturali attraverso cui la selezione è avvenuta. Illuminando il lato in ombra dell’italiano, se ne integra e completa così la storia più nota, basata, come inevitabile, sulle parole e le forme che ce l’hanno fatta. Ne risulta un percorso storico-linguistico meno battuto e mai davvero concluso nella realtà, perché la vicenda di una lingua viva è fatta tanto da acquisizioni e guadagni quanto da perdite e dismissioni.
Vittorio Coletti ha insegnato Storia della lingua italiana all’Università di Genova ed è Accademico della Crusca. Per il Mulino ha pubblicato «Romanzo mondo» (2011) e «Grammatica dell’italiano adulto» (2015).
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«…se coloro che partiron d’esta vita già son mille anni tornassero a le loro cittadi, crederebbero la loro cittade essere occupata da gente strana, per la lingua da loro discordante.»
Dante, Convivio I, V 9
L’italiano ha alle sue spalle una storia secolare, buona parte della quale è fatta da parole, forme e costrutti presenti fin dal Medioevo. Ma un’altra parte, non piccola, costituita da materiale oggi perduto, è finita nell’ampio deposito della lingua scomparsa, che questo libro visita seguendo le linee linguistiche e culturali attraverso cui la selezione è avvenuta. Illuminando il lato in ombra dell’italiano, se ne integra e completa così la storia più nota, basata, come inevitabile, sulle parole e le forme che ce l’hanno fatta. Ne risulta un percorso storico-linguistico meno battuto e mai davvero concluso nella realtà, perché la vicenda di una lingua viva è fatta tanto da acquisizioni e guadagni quanto da perdite e dismissioni.
Vittorio Coletti ha insegnato Storia della lingua italiana all’Università di Genova ed è Accademico della Crusca. Per il Mulino ha pubblicato «Romanzo mondo» (2011) e «Grammatica dell’italiano adulto» (2015).
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