VareseNews - Le notizie del 24 marzo 2022

24 mar 2022 · 5 min. 26 sec.
VareseNews - Le notizie del 24 marzo 2022
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Le principali notizie di giovedì 24 marzo nel podcast quotidiano di VareseNews Padre uccide i figli e si toglie la vita, tragedia a Mesenzana Aveva problemi psichici e non accettava...

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Le principali notizie di giovedì 24 marzo nel podcast quotidiano di VareseNews

Padre uccide i figli e si toglie la vita, tragedia a Mesenzana
Aveva problemi psichici e non accettava l’interruzione della relazione con la compagna, con la quale ha avuto due figli. Così Andrea Rossin, operaio di 45 anni ha prima ucciso i figli di 7 e 13 anni con un coltello e poi si è tolto la vita nella sua casa di Mesenzana in via Pezza, una delle strade che del fondovalle si dipana verso la montagna. La vicenda ha lasciato sotto shock l’intera comunità del paesino del Luinese: i due minori frequentavano la seconda elementare e la terza media in paese. L’allarme è stato dato dalla madre dei due bambini passata dalla casa dell’ex convivente per portare i figli a scuola: la donna ha dato l’allarme accusando poi un malore.

È morto l’operaio caduto a Fagnano Olona
È morto all’ospedale di Circolo di Varese l’operaio di 42 anni rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro lunedì mattina a Fagnano Olona. Era in condizioni gravissime dopo essere precipitato da un palo della Telecom su cui stava eseguendo lavori di manutenzione. L'uomo viveva nella zona dell’Altomilanese e lascia la moglie e due figli piccoli. Saranno i carabinieri di Busto Arsizio a ricostruire la dinamica dell’accaduto. A quanto pare il palo su cui stava lavorando l’operaio si è spezzato: l’uomo è precipitato da un’altezza di quattro metri davanti agli occhi del collega. L’intervento dei sanitari è stato immediato ma le condizioni dell’uomo sono apparse subito molto gravi. E nel pomeriggio di mercoledì, due giorni dopo l’incidente, l’operaio è spirato.

C’è un po’ di Varese nella candidatura Unesco per il caffè espresso italiano
C’è un po’ di Varese nella candidatura Unesco per il caffè espresso italiano: Nella conferenza stampa romana che l’ha presentata, a farla da padrone sono stati il Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca e il rappresentante italiano per l’Unesco Lino Banfi ma, insieme al ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli e il sottosegretario Gian Marco Centinaio c’erano anche Maria Chiara Gadda, che è anche intervenuta, e Antonella Zambelli: due varesine che hanno “fatto la loro parte” per candidare il Caffè espresso italiano a patrimonio immateriale dell’Unesco. L’onorevole Gadda ha infatti presentato anni fa il progetto alla Camera dei Deputati, mentre Antonella Zambelli, proprietaria della storia torrefazione La Brasiliana è consigliera del consorzio del caffè tradizionale italiano, promotore della iniziativa. Con la proposta è stata lanciata anche la giornata nazionale del caffè espresso italiano, che cadrà d’ora in poi il 26 marzo.

Varese-Angera, la classica del ciclismo giovanile fa spazio anche agli amatori
Dalla Città Giardino al Lago Maggiore in bici per entrare a far parte di un albo d'oro con tanti nomi importanti. Domenica 27 marzo si corre la Varese-Angera, classica corsa di apertura del calendario giovanile dedicata alla categoria Allievi che, tra gli altri, è stata vinta in passato anche da Filippo Ganna e da altri corridori poi diventati professionisti.
La gara è organizzata dal Velo Club Sommese di Silvio Pezzotta e prenderà il via alle 10 da via Sacco per concludersi sul lungolago di Angera dopo 58 chilometri; la novità di quest'anno è un circuito tra Brebbia e Bogno di Besozzo che ha sostituito quello più classico di Ranco. La gara giovanile sarà preceduta, dalle 8,30, da quella per gli amatori della categoria Master grazie all'allestimento del team Newsciclismo del presidente Alessandro Locatelli.
Le due corse hanno già fatto il pieno di iscritti con l'elenco partenti che ha raggiunto il numero massimo per regolamento. Saranno 200 gli allievi provenienti da Lombardia, Piemonte e Veneto, 150 invece gli amatori.

Valeriano, dagli scimpanzè al labirinto degli specchi: una vita al luna park di Varese
«Ho 78 anni e sono al Luna Park di Varese da sempre: i miei genitori si sono sposati qui, nel 1925. Del loro matrimonio ha scritto domenica del Corriere: l’ha chiamato “Il matrimonio dentro la gabbia dei leoni”».

A parlare è Valeriano Dino Diana, classe 1944. Seduto sulla sua sedia da campeggio, sovrintende i lavori di preparazione del suo “Espana”, un’attrazione del Luna Park che in molti avranno conosciuto: un “labirinto degli specchi” che si estende su due piani e ha anche altri giochi vari. La vita sua e di suo fratello Giancarlo, giostraio anche lui, è strettamente legata al Luna Park di Varese: non solo per quel matrimonio “da rivista”: «Abbiamo tenuto gli scimpanzè fino al 1969. Ed ero io a farli lavorare quando eravamo in via Crispi: sono l’ultimo domatore della mia famiglia. Nel 1970, a 26 anni, ho preso invece questa attrazione, mentre mio fratello ha invece preso il KissExpress, la giostra che si copre, e ancora oggi siamomo qui» Valeriano e Giancarlo, come altri 70 proprietari di attrazioni, saranno i protagonisti del luna park di Varese che apre sabato 26 marzo.

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Autore V2Media
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