Totò Riina - Episodio 2 La Mafia Siciliana Contesto Storico e Sociale Benvenuti ad una nuova puntata del nostro podcast dedicato alla vita di Totò Riina. Oggi parleremo del contesto storico e sociale in cui la mafia siciliana ha preso forma, cercando di comprendere le radici di un fenomeno che ha profondamente segnato la storia dell’Italia e che ha influenzato, in modo determinante, la vita di Totò Riina. Per capire appieno la figura di Totò Riina, è fondamentale conoscere il contesto in cui la mafia siciliana si è sviluppata. La mafia non è solo un’organizzazione criminale, ma un fenomeno complesso, con radici profonde nella società siciliana. Il termine "mafia" comincia a diffondersi nella seconda metà del XIX secolo, ma le sue origini risalgono a molto tempo prima. In Sicilia, nel corso dei secoli, l'assenza di un’autorità centrale forte e il controllo instabile dei vari regimi che si sono succeduti hanno permesso la nascita di gruppi locali che esercitavano il potere su base territoriale. Questi gruppi, formati inizialmente da latifondisti e nobili locali, si servivano di uomini armati, i "gabelloti", per controllare le terre e garantire l’ordine a modo loro. Col tempo, questi gabelloti si trasformarono in figure di potere autonome, diventando i primi capi mafiosi. Il crollo del sistema feudale e l’introduzione di nuove forme di proprietà terriera tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo furono momenti cruciali per l’evoluzione della mafia. La povertà, l’ignoranza e la diffidenza verso lo Stato centrale, percepito come distante e inefficace, crearono terreno fertile per l'affermarsi di un potere alternativo, quello mafioso, che si presentava come protettore e mediatore nelle controversie locali. Durante questo periodo, la mafia si affermò come una sorta di sistema di controllo sociale, imponendo la sua autorità su una popolazione rurale che si trovava spesso alla mercé delle decisioni di pochi potenti. Il codice d'onore mafioso, basato sull'omertà e la vendetta, divenne un elemento chiave della cultura siciliana. Chi si ribellava o cercava giustizia fuori dalle vie mafiose veniva spesso punito duramente. Con l'arrivo del fascismo negli anni '20, Mussolini cercò di estirpare la mafia con una campagna di repressione, affidata al prefetto Cesare Mori, conosciuto come "il prefetto di ferro". Sebbene questa repressione colpì duramente la mafia, l'organizzazione sopravvisse, riorganizzandosi durante la Seconda Guerra Mondiale e riemergendo con forza nel dopoguerra. Nel secondo dopoguerra, la mafia siciliana si trasformò, passando da un’organizzazione prevalentemente rurale a una con forti interessi urbani e internazionali, grazie anche al traffico di droga e agli affari illeciti legati alla ricostruzione e allo sviluppo economico dell’isola. In questo contesto, figure come Totò Riina iniziarono a emergere, approfittando della debolezza delle istituzioni e della corruzione dilagante. La mafia siciliana si affermò sempre più come una piovra dalle mille braccia, capace di infiltrarsi in ogni ambito della società: dall’economia alla politica, dalle istituzioni alla vita quotidiana dei cittadini. Questo contesto storico e sociale fu il terreno su cui Riina costruì la sua carriera criminale, utilizzando e sfruttando a suo vantaggio i meccanismi di un sistema già profondamente corrotto. Conclusione: In questo episodio abbiamo esplorato il contesto storico e sociale in cui la mafia siciliana si è sviluppata e come questo ha influenzato la vita di Totò Riina. Nel prossimo episodio, ci addentreremo nei primi passi di Riina all'interno della mafia e la sua ascesa all'interno del clan dei Corleonesi. Non perdetevi il prossimo appuntamento con il nostro podcast. Grazie per averci ascoltato e continuate a seguirci per scoprire di più sulla vita di Totò Riina.
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