Il Governo ha posto la questione di fiducia sul decreto legge di proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre. Il testo, approvato in tutte le sue parti, contiene anche un capitoletto del tutto estraneo alla materia e che permette all’esecutivo di prolungare di altri quattro anni le nomine dei capi dei servizi segreti.



Nei giorni scorsi il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla costituzione di una commissione speciale sulle ingerenze straniere in tutti i processi democratici nell'Unione europea, inclusa la disinformazione. In sostanza si tratta di un processo simile a quello che ha portato in Italia all’istituzione di una commissione contro le fake news. Su #Byoblu24 interviene l’ex parlamentare Ivan Catalano.



L’Associazione medici per un’alimentazione di segnale, AMPAS, ha scritto una lettera in cui vengono esposti numerosi dubbi relativi alla gestione dell’emergenza. In particolare, i medici chiedono che vengano fatti tamponi solo ai sintomatici perché gli asintomatici non contagiano per poi spiegare anche il danno psicologico dovuto alle misure di contenimento ancora in atto. Ma entriamo nel dettaglio e ascoltiamo il presidente dell’AMPAS, il dottor Luca Speciani.



“Urlare in classe aumenta il rischio di contagio”, è questo l’ultimo avvertimento che arriva dal Comitato Tecnico Scientifico che pone in guardia docenti e studenti: “Urlare aumenta lo spargimento di goccioline che, se infette, hanno la capacità di contagiare. È difficile pensare che tutti in una classe si ricordino che è saggio non alzare la voce o restare in silenzio ma se lo facesse la maggioranza sarebbe sufficiente”, spiega Kyriakoula Petropulacos, componente del comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid e direttrice della sanità in Emilia-Romagna. E così si complicano le cose per la scuola dove già la confusione regna sovrana tra incertezze dovute ai protocolli poco chiari e con le varie regioni che vanno avanti in ordine sparso.



Il Popolo delle Mamme sabato 5 settembre ha organizzato in Piazza Bocca della Verità, a Roma, alle ore 16, una manifestazione nazionale apartitica per protestare contro l’attuazione delle Leggi Azzolina e Lorenzin e chiedendone la cancellazione. Le mamme in particolare scendono in piazza contro le misure adottate dal governo Conte in materia di infanzia e e adolescenza. Fra gli organizzatori anche Armando Manocchia, direttore di Imola oggi che ha sposato la causa e che è intervenuto per #Byoblu24.