TG BYOBLU24 | 01 ottobre 2020

1 ott 2020 · 20 min. 2 sec.
TG BYOBLU24 | 01 ottobre 2020
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Alcune delle notizie del TG: Il Governo sta valutando una proroga dello Stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021, attualmente la scadenza è fissata per il prossimo 15 ottobre....

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Alcune delle notizie del TG:

Il Governo sta valutando una proroga dello Stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021, attualmente la scadenza è fissata per il prossimo 15 ottobre. La decisione finale dell’esecutivo dovrebbe arrivare tra pochi giorni, poi la richiesta andrà in Parlamento. L’attuale situazione, che il governo chiede di prorogare, consente di agire in deroga su numerosi aspetti della vita pubblica grazie all’emanazione dei Dpcm e ordinanze del ministro per la Salute saltando di fatto il Parlamento, luogo simbolo della democrazia e della rappresentanza dei cittadini.

Quota 100 scadrà alla fine del prossimo anno e il presidente del Consiglio ha già fatto sapere che la misura non sarà rinnovata. Appare, dunque, molto concreto un ritorno alla legge Fornero, che non è mai stata abolita. L’esecutivo ha comunque fatto sapere che sarà intrapresa la strada delle riforme e spuntano già diverse ipotesi come “quota 102”. Nel TG vi spieghiamo di cosa si tratta e vi raccontiamo le reazioni da parte delle varie forze politiche.

I porti italiani finiscono nelle mani di Stati stranieri e multinazionali. È successo a Trieste e a breve potrebbe accadere anche a Taranto. Nel capoluogo friulano una società tedesca ha rilevato il controllo dell’area portuale acquisendo più del 50%, area che fu privatizzata con la legge 84/94 proposta dal Governo Ciampi. A Taranto arrivano invece i cinesi. Sta infatti per chiudersi l’operazione per l’affidamento della zona dell’ex yard Belelli, una delle più grandi del porto di circa 220 mila metri quadrati, al Gruppo Ferretti, oggi controllato per l’85% dai cinesi del Weichai Group. La probabile vendita dell’area portuale tarantina è stata probabilmente oggetto di discussione tra Mike Pompeo, il segretario di Stato americano, e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nell’incontro del 30 ottobre scorso a Roma.


La CIA avrebbe preso parte ad un piano per assassinare Julian Assange. È quanto emerso nell’udienza di estradizione del giornalista australiano iniziata due settimane fa a Londra in cui sono state ascoltate alcune testimonianze. Una notizia che i media mainstream hanno in gran parte ignorato, ma questa è la verità che dimostra fino a che punto si sarebbe spinta l’intelligence statunitense. I dettagli della presunta operazione di spionaggio contro Assange, e di chiunque lo abbia visitato all’ambasciata, sono stati presentati come prova da un ex dipendente di una società di sicurezza spagnola, utilizzata dagli Stati Uniti come copertura per installare dispositivi di sorveglianza segreta “invasivi e sofisticati” nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove l’attivista viveva.
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Autore Byoblu Edizioni Srls
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