Templi e odore di zolfo di Guy de Maupassant - Memorie del Sud

26 apr 2024 · 15 min. 49 sec.
Templi e odore di zolfo di Guy de Maupassant - Memorie del Sud
Descrizione

Guy de Maupassant, scrittore francese (1850-1893) nel 1890 pubblicò La vie errante, in cui raccolse memorie di viaggi nel Mediterraneo quasi sempre compiuti a bordo del suo piccolo veliero. Le...

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Guy de Maupassant, scrittore francese (1850-1893) nel 1890 pubblicò La vie errante, in cui raccolse memorie di viaggi nel Mediterraneo quasi sempre compiuti a bordo del suo piccolo veliero.
Le pagine sulla Sicilia sono considerate tra le più felici di quest’opera.

Tutti hanno visto Paestum e ammirato le tre superbe rovine gettate nella pianura spoglia, prolungata e in lontananza dal mare, e circondata, dall'altra parte, da un'ampia scelta di montagne azzurrine. 
Tuttavia, se il tempio di Nettuno è più perfettamente conservato e più puro - così si dice - dei templi di Sicilia, questi ultimi sono al centro di paesaggi così meravigliosi, talmente imprevisti, che nulla al mondo può dare un'idea dell'impressione che suscitano nella mente.
Quando si lascia Palermo, si trova dapprima il vasto aranceto denominato La Conca D'Oro; poi la ferrovia segue la costa, una costa di montagne rossicce e di rocce rosse.
La strada ferrata volge infine verso l'interno dell'isola e si scende alla stazione di Alcamo-Calatafimi.
Niente Boschi, pochi alberi, in compenso vigneti e messi; la strada sale tra due file ininterrotte di agavi fiorite.
Il teatro di Segesta, in cima ad una montagna, costituisce il centro di un anfiteatro di monti la cui circonferenza raggiunge per lo meno dai 150 ai 200 km.
L'indomani del giorno in cui si vede Segesta, è possibile visitare Selinunte, enorme mucchio di colonne crollate, cadute ora allineate ed affiancate, come soldati morti, ora precipitate in maniera caotica.
Girgenti invece, l'antica Girgenti, posta, come Selinunte, sulla costa sud della Sicilia offre più stupendo insieme di templi che sia dato di contemplare.
Sembrano eretti nell'aria, in mezzo ad un paesaggio magnifico ed isolato.
Tutto è morto, arido e giallo, attorno ad essi, dietro e davanti ad essi.
Il sole ha bruciato, mangiato la terra.
Ma è veramente il sole che ha corroso così il suolo, oppure il fuoco profondo che brucia sempre le vene di quest'isola di vulcani?
Poiché dappertutto, attorno a Girgenti, si stende la singolare contrada delle miniere di zolfo.
Qui tutto è zolfo: la terra, le pietre, la sabbia, tutto.
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Autore Giuseppe Cocco
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