Telmo Pievani "E lo chiamavano Sapiens" Festival della Mente
3 ago 2019 ·
25 min. 6 sec.
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Descrizione
Telmo Pievani "E lo chiamavano Sapiens" Festival della Mente www.festivaldellamente.it Venerdì 30 Agosto 2019, ore 19:00 "E lo chiamavano Sapiens" con Telmo Pievani prenota il tuo posto: www.festivaldellamente.it Noi abbiamo...
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Telmo Pievani
"E lo chiamavano Sapiens"
Festival della Mente
www.festivaldellamente.it
Venerdì 30 Agosto 2019, ore 19:00
"E lo chiamavano Sapiens"
con Telmo Pievani
prenota il tuo posto: www.festivaldellamente.it
Noi abbiamo bisogno della biosfera per respirare e mangiare; la biosfera non ha alcun bisogno di un mammifero autoproclamatosi Homo sapiens. Il riscaldamento climatico è un rischioso esperimento planetario che comincia a mostrare i suoi effetti deleteri. Deforestazione, diffusione di specie invasive, urbanizzazione selvaggia, inquinamento e sfruttamento indiscriminato delle risorse hanno già ridotto la biodiversità di un terzo, e non si fermano perché sono alimentate dai nostri attuali modelli di sviluppo e di consumo. È un comportamento ben poco sapiens, anche sul piano economico, poiché l’impoverimento degli ecosistemi ci costerà caro. Proviamo allora a guardare, con gli occhi dell’arte e della scienza, a come sarebbe la Terra senza la nostra pervasiva presenza. Per ritrovare l’umiltà evoluzionistica, cioè la consapevolezza della nostra fragilità.
Telmo Pievani è ordinario di Filosofia delle scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Padova, dove insegna anche Bioetica e Divulgazione naturalistica. È presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica, membro del direttivo dell’Istituto Italiano di Antropologia e collabora con il Corriere della Sera, Le Scienze, Micromega e L’Indice dei Libri del Mese. Filosofo della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione, è autore di numerose pubblicazioni, fra le quali: Introduzione a Darwin (2012) per Laterza; La fine del mondo (2012) per il Mulino; Evoluti e abbandonati (2014) e Libertà di migrare (con V. Calzolaio, 2016) per Einaudi; Come saremo (con L. De Biase, 2016) per Codice; La vita inaspettata (2011) e Imperfezione (2019) per Cortina. A fine agosto esce per Contrasto La terra dopo di noi (con Frans Lanting).
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Noi abbiamo bisogno della biosfera per respirare e mangiare; la biosfera non ha alcun bisogno di un mammifero autoproclamatosi Homo sapiens. Il riscaldamento climatico è un rischioso esperimento planetario che comincia a mostrare i suoi effetti deleteri. Deforestazione, diffusione di specie invasive, urbanizzazione selvaggia, inquinamento e sfruttamento indiscriminato delle risorse hanno già ridotto la biodiversità di un terzo, e non si fermano perché sono alimentate dai nostri attuali modelli di sviluppo e di consumo. È un comportamento ben poco sapiens, anche sul piano economico, poiché l’impoverimento degli ecosistemi ci costerà caro. Proviamo allora a guardare, con gli occhi dell’arte e della scienza, a come sarebbe la Terra senza la nostra pervasiva presenza. Per ritrovare l’umiltà evoluzionistica, cioè la consapevolezza della nostra fragilità.
Telmo Pievani è ordinario di Filosofia delle scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Padova, dove insegna anche Bioetica e Divulgazione naturalistica. È presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica, membro del direttivo dell’Istituto Italiano di Antropologia e collabora con il Corriere della Sera, Le Scienze, Micromega e L’Indice dei Libri del Mese. Filosofo della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione, è autore di numerose pubblicazioni, fra le quali: Introduzione a Darwin (2012) per Laterza; La fine del mondo (2012) per il Mulino; Evoluti e abbandonati (2014) e Libertà di migrare (con V. Calzolaio, 2016) per Einaudi; Come saremo (con L. De Biase, 2016) per Codice; La vita inaspettata (2011) e Imperfezione (2019) per Cortina. A fine agosto esce per Contrasto La terra dopo di noi (con Frans Lanting).
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