Sierra Leone. Memorie di guerra, disperate ribellioni e devastazioni ambientali
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https://ogzero.org/regione/golfo-di-guinea/ In agosto ci sono stati scontri a Freetown e in tutta la Sierra Leone per le condizioni di vita (inflazione al 30%, salari già inadeguati non pagati, o con...
mostra di piùIn agosto ci sono stati scontri a Freetown e in tutta la Sierra Leone per le condizioni di vita (inflazione al 30%, salari già inadeguati non pagati, o con forti ritardi, da cui le proteste di medici, insegnanti), questo all’inizio del mese, che poi si è concluso con forti inondazioni, che sono endemiche. Nelle parole di Federico Monica – architetto fondatore di Taxibrousse, specializzato in consulenze per la collaborazione – che conosce bene la storia e le condizioni di vita attuali di Freetown, bisogna considerare che prima ancora dell’epidemia di covid il paese ha dovuto affrontare quella di ebola e nel momento in cui stava riprendendo la normalità la guerra in Ucraina ha prodotto conseguenze sull’approvvigionamento alimentare (riso e olio di palma hanno raggiunto prezzi proibitivi) e poi anche sui maggiori costi dell’energia e dei trasporti, rendendo la sopravvivenza molto difficile. Il muro eretto dal governo, che sospettava aria di golpe, ha innescato la polveriera delle proteste, che hanno prodotto almeno una trentina di vittime. Il problema che si evidenzia è l’origine militare del potere, che ha immediatamente bloccato la rete Internet, indetto il coprifuoco e represso il movimento che si era creato attorno The Grassroots Women of Salone. Ora la calma è apparente.
L’altro aspetto in seno al potere autocratico di Bio è dato dalle risorse minerarie, sia metalli tradizionalmente preziosi (la guerra civile è tramandata come la Guerra dei diamanti), sia terre rare, la ricerca dei quali ha devastato il territorio. E Bio rischia di perdere le elezioni, visto il malcontento che è subentrato all’entusiasmo che aveva suscitato con il suo programma di svincolarsi dall’abbraccio cinese (l’intervento di Pechino ha costruito l’autostrada a pagamento che è poi unico accesso alla città) e combattere la corruzione; nonostante qualche progresso come il superamento della pena di morte e la discussione – non ancora deliberata – su una legge proabortista, il malcontento si è diffuso con il ridimensionamento della figura di Bio, apprezzato durante la guerra civile.
E poi sono venute le piogge consuete in fine estate sulla penisola sempre più affollata dall’inurbamento feroce, battendo i terrazzamenti sgomberati dagli alberi e quindi favorendo le frane. A cui si aggiunge la pessima gestione dei rifiuti, provocando intasamento. Nonostante gli sforzi di Yvonne Sawyer, la sindaca molto attiva di Freetown.
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Autore | OGzero - Orizzonti geopolitici |
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