Sicilia 1948 (1a parte) da «Un treno nel Sud» di Corrado Alvaro
26 dic 2023 ·
14 min. 7 sec.
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Descrizione
Da Napoli in giù, ognuno che tenga negozio, che sia dietro un banco, che abbia roba da vendere, a meno che non provenga da una vecchia tradizione mercantile com'è per...
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Da Napoli in giù, ognuno che tenga negozio, che sia dietro un banco, che abbia roba da vendere, a meno che non provenga da una vecchia tradizione mercantile com'è per certi nomi di famiglia che hanno botteghe in tutto il mezzogiorno, o un negozio organizzato modernamente, considera voi compratore poco meno che un bisognoso, un pover'uomo che è costretto a comperare e che compera il bene altrui.
Vendervi la roba, è come se vi vendesse il suo fegato, e basterebbe già questo per mettervi di cattivo umore.
Ma se vi adattate alla vostra parte di questuante ai piedi del trono di un tabaccaio o di un farmacista, se siete dotato di spirito riflessivo, vi capiterà di scoprire un carattere, un modo di vivere, una società, e sotto questa pessima raccomandazione ai cattive maniere, alcune delle potenzialmente più vive caratteristiche del meridionale.
Capirete che chi vi disprezza perché comperate un pacchetto di sigarette o perché consumate un pasto presso di lui, ha dovuto subire disprezzo e offese innumerevoli a sua volta; che quel buco o quello locale sono il frutto di una fatica più penosa che altrove, di infinite prepotenze subite, di una società insomma che ignora il sacro salario, il riconoscimento della capacità di lavoro, e conosce la prepotenza dei potenti grandi e piccoli, a cominciare dalla polizia e dalla gente delle tasse, al ricco e all'alleato del ricco.
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Vendervi la roba, è come se vi vendesse il suo fegato, e basterebbe già questo per mettervi di cattivo umore.
Ma se vi adattate alla vostra parte di questuante ai piedi del trono di un tabaccaio o di un farmacista, se siete dotato di spirito riflessivo, vi capiterà di scoprire un carattere, un modo di vivere, una società, e sotto questa pessima raccomandazione ai cattive maniere, alcune delle potenzialmente più vive caratteristiche del meridionale.
Capirete che chi vi disprezza perché comperate un pacchetto di sigarette o perché consumate un pasto presso di lui, ha dovuto subire disprezzo e offese innumerevoli a sua volta; che quel buco o quello locale sono il frutto di una fatica più penosa che altrove, di infinite prepotenze subite, di una società insomma che ignora il sacro salario, il riconoscimento della capacità di lavoro, e conosce la prepotenza dei potenti grandi e piccoli, a cominciare dalla polizia e dalla gente delle tasse, al ricco e all'alleato del ricco.
Informazioni
| Autore | Giuseppe Cocco |
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