Roberto Corradi "Via Convento"
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Descrizione
Roberto Corradi "Via Convento" Aliberti Compagnia Editoriale www.aliberticompagniaeditoriale.it «Suor Liberata e Entusiasmata di Dio, alle 8.30 in punto oltrepassò la soglia d’ingresso con passo marziale, dispensò gli alunni dall’abituale alzata...
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Aliberti Compagnia Editoriale
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«Suor Liberata e Entusiasmata di Dio, alle 8.30 in punto oltrepassò la soglia d’ingresso con passo marziale, dispensò gli alunni dall’abituale alzata in piedi di saluto – comodi, comodi – e, raggiunta la posizione di dominio, introdusse con trasporto e orgoglio incontenibile l’ospite che con lei, quella mattina, sarebbe scesa in campo nella grande opera didattica delle Giovannine. La classe, comunque, rimase ammutolita. Una civile vicino alla monaca? Lì? Da loro? Una civile… magari madre e moglie di qualcuno? O addirittura peggio… fidanzata? Il gelo attraversò l’aula. Era un segnale difficile da decifrare, quello. Era una punizione, era l’annuncio di qualcosa di brutto che stava per cominciare? E le mamme lo sapevano? Oddio, il futuro era così incerto…»
Alberto frequenta il suo unico anno di asilo e i cinque di elementari in un istituto pedagogico di suore, le temibili Giovannine. Appartiene perciò alla schiera dei “reduci delle elementari dalle suore”: quegli individui, cioè, che, pur diluiti nella società tra ex scolari pubblici e altri diversamente scolarizzati, per tutta la vita continueranno a svegliarsi sempre stupiti e sempre entusiasti per essere sopravvissuti a quegli anni “al fronte”, che solo i più sprovveduti credevano fossero di scuola elementare. Attraverso gli occhi del protagonista, le suore Giovannine sono viste come un universo a sé stante, autarchico, scollato dalla realtà, sospeso fra il timore inoculato negli scolari e il grottesco di un mondo fuori dal mondo. Roberto Corradi, qui al suo esordio nel romanzo, è un umorista cresciuto alla scuola dei grandi autori della comicità italiana. Da questi ha ereditato il disincanto, l’ironia e un pizzico di cinismo. Sono gli ingredienti fondamentali per dare vita al ritratto di questo piccolo mondo antico e incrollabile: il microcosmo delle monache e dei loro piccoli scolari, tipi umani colti nell’età infantile che il protagonista vedrà ritornare infallibilmente nell’età adulta.
«Che bello! Tutto era idilliaco, tutto era gioioso. Perfino la spaventosa mole di compiti per le vacanze sembrò sopportabile. Il colpaccio era lì. I microumani avevano davanti giorni e giorni da passare con gli adulti e ci avrebbero pensato loro a fargli imparare questo e quello. Gennaio sarebbe cominciato all’insegna della felicità e della grande, diffusa, conoscenza. Tutto funzionava nel magico mondo delle suore-maestre. Tutto funzionava».
Roberto Corradi (1976), romano, deve i suoi inizi a Corrado Mantoni. Come autore ha lavorato con Alberto Sordi, Enrico Montesano, Enrico Vaime, Lillo & Greg, Maurizio Battista, Marco Travaglio, Maurizio Costanzo, Marco Presta, Antonello Dose, Sabina Guzzanti e Rodolfo Laganà. Per Radio2 ha creato e interpretato rubriche e personaggi per «610» e il «Ruggito del Coniglio», ha fondato e diretto il settimanale umoristico «Il Ruvido» e, per «Il Fatto Quotidiano», l’inserto satirico «Il Misfatto». Scrive per il teatro e la TV, legge regolarmente «Topolino», odia chi scrive ‘centra’ per intendere ‘c’entra’ e sa fare il pandoro.
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