Povertà non è peccato da «Un treno nel Sud» di Corrado Alvaro
20 dic 2023 ·
12 min. 21 sec.
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Descrizione
Stavano seduti uno di fronte all'altro accanto allo sportello del treno, due uomini; uno col cappello di feltro, l'altro col berretto che usano qui i macellai e i sensali di...
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Stavano seduti uno di fronte all'altro accanto allo sportello del treno, due uomini; uno col cappello di feltro, l'altro col berretto che usano qui i macellai e i sensali di bestiame, un berretto con la visiera di panno e gli orecchiali, tradizionale, e che forse ricorda la berretta antica del sacrificatore di tori. All'imbocco di una galleria, l'uomo del cappello fece all'altro un cenno col dito, indicandogli pigramente il finestrino.
Quello non capì.Il cenno fu ripetuto, e quello servizievole si affrettò a tirare su il vetro.
C'era da immaginare chissà quale condizione di dipendenza.
E invece li sentii poi motteggiare, sebbene quello del berretto fosse trattato col tu e desse all'altro il voi, ne subisse tranquillo come un segno di amabilità, le frasi pungenti e perfino un cenno della mano, scherzoso, ma che minacciava un manrovescio.
Di una tale confidenza sprezzante, d’una tale fiducia che lo ammoniva di continuo della sua condizione inferiore, l'uomo del berretto pareva soddisfatto.
Era, comunque, una confidenza sprezzante, alla quale egli rispondeva pure con frasi ironicamente sottomesse, alleato e nemico insieme.
Era un rapporto molto sottile, quale mai nessuno ha notato in Calabria.
Un rapporto di dipendenza, di sottomissione, ma che ammette una complicità.Una servilità libera, volontaria, un'alleanza del debole ingegnoso col forte, del povero esperto col ricco.
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Quello non capì.Il cenno fu ripetuto, e quello servizievole si affrettò a tirare su il vetro.
C'era da immaginare chissà quale condizione di dipendenza.
E invece li sentii poi motteggiare, sebbene quello del berretto fosse trattato col tu e desse all'altro il voi, ne subisse tranquillo come un segno di amabilità, le frasi pungenti e perfino un cenno della mano, scherzoso, ma che minacciava un manrovescio.
Di una tale confidenza sprezzante, d’una tale fiducia che lo ammoniva di continuo della sua condizione inferiore, l'uomo del berretto pareva soddisfatto.
Era, comunque, una confidenza sprezzante, alla quale egli rispondeva pure con frasi ironicamente sottomesse, alleato e nemico insieme.
Era un rapporto molto sottile, quale mai nessuno ha notato in Calabria.
Un rapporto di dipendenza, di sottomissione, ma che ammette una complicità.Una servilità libera, volontaria, un'alleanza del debole ingegnoso col forte, del povero esperto col ricco.
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Autore | Giuseppe Cocco |
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