Pierre Boulez: l'inquieto e il rigore

25 apr 2023 · 18 min. 20 sec.
Pierre Boulez: l'inquieto e il rigore
Descrizione

“𝑺𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒑𝒊ù 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒄𝒓𝒆𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒏 𝒎𝒐𝒅𝒐 𝒆𝒇𝒇𝒊𝒄𝒂𝒄𝒆 𝒃𝒊𝒔𝒐𝒈𝒏𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒅𝒆𝒍𝒊𝒓𝒊𝒐 𝒆 𝒐𝒓𝒈𝒂𝒏𝒊𝒛𝒛𝒂𝒓𝒍𝒐" 𝐋𝐀 𝐌𝐔𝐒𝐈𝐂𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐏𝐑𝐀𝐓𝐈𝐂𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐈𝐌𝐏𝐎𝐒𝐒𝐈𝐁𝐈𝐋𝐄 - Monografie oltre ai generi 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗕𝗼𝘂𝗹𝗲𝘇: 𝗹'𝗶𝗻𝗾𝘂𝗶𝗲𝘁𝗼 𝗲 𝗶𝗹...

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“𝑺𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒑𝒊ù 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒄𝒓𝒆𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒏 𝒎𝒐𝒅𝒐 𝒆𝒇𝒇𝒊𝒄𝒂𝒄𝒆 𝒃𝒊𝒔𝒐𝒈𝒏𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒅𝒆𝒍𝒊𝒓𝒊𝒐 𝒆 𝒐𝒓𝒈𝒂𝒏𝒊𝒛𝒛𝒂𝒓𝒍𝒐"

𝐋𝐀 𝐌𝐔𝐒𝐈𝐂𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐏𝐑𝐀𝐓𝐈𝐂𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐈𝐌𝐏𝐎𝐒𝐒𝐈𝐁𝐈𝐋𝐄 - Monografie oltre ai generi
𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗕𝗼𝘂𝗹𝗲𝘇: 𝗹'𝗶𝗻𝗾𝘂𝗶𝗲𝘁𝗼 𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗴𝗼𝗿𝗲

Nelle precedenti puntate del programma, abbiamo più volte narrato del grande movimento d’avanguardia musicale europeo, concentratosi in particolare a Darmstadt, durante agli anni ’50 del secolo scorso, il punto di partenza in azione e reazione di tutto quello che andrà a seguire nel Novecento. Lo abbiamo visto attraverso le monografie su Bruno Maderna, Luigi Nono, György Ligeti, Iannis Xenakis, Karlheinz Stockhausen e in dialettica opposta o complementare anche John Cage e Giacinto Scelsi. Come un'ideale chiusura del cerchio, andiamo oggi alla scoperta di uno dei più carismatici, per certi tratti autoritari e sicuramente influenti personaggi di quegli anni, il compositore e direttore d’orchestra francesce Pierre Boulez.

In gioventù Boulez si ritirò dagli studi matematici per intraprendere quelli musicali anche se i primi influenzerrano particolarmente il suo approccio alla composizione. Con il trasferimento a Parigi avviò una vera e propria rivoluzione musicale insieme a Stockhausen appunto e al belga Henri Pousseur, accentuata dall’incontro con il giovane John Cage durante gli anni Sessanta. Proprio nella capitale francesce fondò nel 1970 l’IRCAM, l’istituto per l’esplorazione e lo sviluppo della musica moderna. Compositore innovativo e aperto alla sperimentazione di quegli anni, Pierre Boulez fu anche un’eccezionale direttore d’orchestra, a capo dell’orchestra di Cleveland, la sinfonica della BBC e la Filarmonica di New York in cui contribuì alla diffusione del repertorio di Debussy, Mahler e Stravinsky.

Michele Selva ci porta a conoscere una figura imprescendibile della cosiddetta classica contemporanea, nonché uno dei precursori ella musica elettronica e delle su infinite possibilità.

Un programma a cura di Michele Selva
Regia di Alessandro Renzi
Illustrazione tratta da un’immagine di Artcurial

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