PERCHÉ PFIZER NON HA CONDOTTO I TEST DI CANCEROGENICITÀ E GENOTOSSICITÀ SUL VACCINO COVID? – GABRIELE SEGALLA, ANTONIETTA VENEZIANO

15 mar 2024 · 30 min. 36 sec.
PERCHÉ PFIZER NON HA CONDOTTO I TEST DI CANCEROGENICITÀ E GENOTOSSICITÀ SUL VACCINO COVID? – GABRIELE SEGALLA, ANTONIETTA VENEZIANO
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Negli scorso mesi il biochimico Gabriele Segalla ha condotto studi chimici e tossicologici sul Cominarty, il cosiddetto vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer, concentrandosi sulle nanoparticelle lipidiche: quegli elementi che, legandosi...

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Negli scorso mesi il biochimico Gabriele Segalla ha condotto studi chimici e tossicologici sul Cominarty, il cosiddetto vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer, concentrandosi sulle nanoparticelle lipidiche: quegli elementi che, legandosi al filamento di Mrna ,lo veicolano all’interno della cellula dove poi avviene la sintesi della proteina Spike. Gli studi, pubblicati in peer review sulla rivista “International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research” (IJVTPR), evidenziarono gravi problemi di tossicità legati agli elementi indagati, problemi riscontrati dalla stessa casa farmaceutica Pfizer Biontech in un brevetto depositato il 26 novembre 2019 e intitolato “RNA formulation for immunotherapy”. Il primo di questi studi fu anche allegato alla denuncia formulata da “Avvocati Liberi” nei confronti di Roberto Speranza e Nicola Magrini su cui la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta tuttora pendente. 
Lo scorso 3 marzo il dottor Segalla ha pubblicato un nuovo studio dal titolo: “Adjuvant Activity and Toxicological Risks of Lipid Nanoparticles Contained in the COVID‑19 “mRNA Vaccines” , anch’esso pubblicato in  peer review su IJVTPR. Nel suo nuovo lavoro il biochimico indaga le ragioni che determinarono la decisione di Pfizer-Biontech di non effettuare test di cancerogenicità e genotossicità sul proprio prodotto. Una decisione in contraddizione con le Linee Guida dell’OMS riguardanti i vaccini contenenti nuovi adiuvanti, cioè eccipienti aventi funzioni stimolanti del sistema immunitario e mai prima utilizzati in un vaccino autorizzato. Nel documento ufficiale sulla gestione dei rischi (il cosiddetto Risk Management Plan), prodotto da Pfizer/BioNTech e accettato da EMA, si può leggere la seguente dichiarazione del fabbricante: “il vaccino non contiene un adiuvante” (Comirnaty, RMP, Oct 2023, pag. 112). Dichiarazione questa, che, nello studio di Segalla, viene accuratamente valutata, analizzata e dimostrata come scientificamente inconsistente, infondata e sostanzialmente falsa.
Per conoscere nel dettaglio i contenuti di questo studio Byoblu ha intervistato il dottor Gabriele Segalla insieme all’avvocato Antonietta Veneziano
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Autore Byoblu Edizioni Srls
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