PERCHÉ PFIZER NON HA CONDOTTO I TEST DI CANCEROGENICITÀ E GENOTOSSICITÀ SUL VACCINO COVID? – GABRIELE SEGALLA, ANTONIETTA VENEZIANO
Scarica e ascolta ovunque
Scarica i tuoi episodi preferiti e goditi l'ascolto, ovunque tu sia! Iscriviti o accedi ora per ascoltare offline.
Descrizione
Negli scorso mesi il biochimico Gabriele Segalla ha condotto studi chimici e tossicologici sul Cominarty, il cosiddetto vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer, concentrandosi sulle nanoparticelle lipidiche: quegli elementi che, legandosi...
mostra di piùLo scorso 3 marzo il dottor Segalla ha pubblicato un nuovo studio dal titolo: “Adjuvant Activity and Toxicological Risks of Lipid Nanoparticles Contained in the COVID‑19 “mRNA Vaccines” , anch’esso pubblicato in peer review su IJVTPR. Nel suo nuovo lavoro il biochimico indaga le ragioni che determinarono la decisione di Pfizer-Biontech di non effettuare test di cancerogenicità e genotossicità sul proprio prodotto. Una decisione in contraddizione con le Linee Guida dell’OMS riguardanti i vaccini contenenti nuovi adiuvanti, cioè eccipienti aventi funzioni stimolanti del sistema immunitario e mai prima utilizzati in un vaccino autorizzato. Nel documento ufficiale sulla gestione dei rischi (il cosiddetto Risk Management Plan), prodotto da Pfizer/BioNTech e accettato da EMA, si può leggere la seguente dichiarazione del fabbricante: “il vaccino non contiene un adiuvante” (Comirnaty, RMP, Oct 2023, pag. 112). Dichiarazione questa, che, nello studio di Segalla, viene accuratamente valutata, analizzata e dimostrata come scientificamente inconsistente, infondata e sostanzialmente falsa.
Per conoscere nel dettaglio i contenuti di questo studio Byoblu ha intervistato il dottor Gabriele Segalla insieme all’avvocato Antonietta Veneziano
Informazioni
Autore | Byoblu Edizioni Srls |
Organizzazione | Byoblu Edizioni Srls |
Sito | - |
Tag |
Copyright 2024 - Spreaker Inc. an iHeartMedia Company