Paola Caretti "Due volte Gala"
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Paola Caretti "Due volte Gala" Neos Edizioni www.neosedizioni.it La mente di Gala, inchiodata in un letto d’ospedale per mano di un compagno violento, risale la corrente del tempo e si...
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Neos Edizioni
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La mente di Gala, inchiodata in un letto d’ospedale per mano di un compagno violento, risale la corrente del tempo e si ferma nel bel mezzo dell’Ottocento; in questa esistenza parallela, Gala, passando da vittima a paladina di altre donne, forgia una nuova coscienza di sé. Due storie di riscatto unite da una protagonista memorabile.
Dove finiscono i pensieri durante uno stato di coma? La mente di Gala, vaga tra due epoche diverse, due esistenze parallele che inizieranno a intrecciarsi tra di loro: mentre la protagonista di oggi sta vivendo ore drammatiche, la Gala dell’Ottocento è una benestante parigina che un avventuroso viaggio in carrozza conduce nelle Alpi italiane. Lì incontrerà altre donne impegnate nella lotta quotidiana contro le vessazioni, figure femminili forti, del tutto diverse dall’archetipo femminile romantico. Il confronto con loro e il coinvolgimento nella morte sospetta di una serva, le faranno trovare il coraggio per reagire a un mondo maschile prepotente e prevaricatore: sovvertire l’ordine delle cose potrebbe cambiare la sua seconda vita? Le catene che la tengono ancorata al letto d’ospedale si spezzeranno?
In questo romanzo passato e futuro si confondono, mescolando sogno e vita reale. Attraverso una scrittura acuta e ironica, l’autrice si avvale di un originale punto di vista contemporaneo per narrare con competenza e partecipazione un mondo appartenuto al passato delle nostre valli.
… All’improvviso la danza notturna delle lucciole invase il parco di piccole lanterne. Minuscole ballerine danzavano sulla musica del silenzio. Presi un vaso di vetro, ne catturai una ventina, lo tappai, me ne andai in camera da letto e le liberai nell’oscurità. Sdraiata con le braccia dietro la nuca le vedevo illuminare a tratti la stanza. La loro inconsapevole vita regalava uno spettacolo magico, una scena che arrivava direttamente dal mondo delle fate o delle streghe. Le donne che avevo conosciuto erano come quelle lucciole: fragili, invisibili al mondo ma capaci di qualsiasi incantesimo, sia in vita che in morte. D’un tratto ebbi un moto di pietà per le lanterne, che a poco a poco si spegnevano e giravano in tondo alla ricerca di una via di fuga; imprigionate com’erano tra le quattro mura, cercavano la libertà. Una musica di violino spezzò il silenzio, le note salirono sino alla stanza e si sparsero tutt’intorno armonizzandosi con la danza nuziale delle lucciole…
Paola Caretti è nata nel 1963 a Domodossola, e ha un figlio. Laureata in lingue e letterature straniere, è giornalista pubblicista dal 1997. Ha collaborato con testate locali e nazionali ed è esperta di tradizioni della Val d’Ossola. Ha pubblicato come coautrice il romanzo Mi faccio viva io, MobyDick, 1999 e diversi racconti in varie antologie, tra cui G – La Rivista del Giallo, Le montagne incantate, Tutto il nero del Piemonte. Ha inoltre pubblicato per Grossi Editore E Clorinda valicò il Sempione nel 2005, Antiche ricette ossolane nel 2010 e Racconti in diligenza nel 2015. Nel 2004 ha vinto il premio di giornalismo Omodei Zorini di Arona (NO).
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