Non c'è pace! A Ventimiglia l’esercito controlla i bagnanti

27 lug 2020 · 22 min. 29 sec.
Non c'è pace! A Ventimiglia l’esercito controlla i bagnanti
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Alcune delle notizie del TG di oggi: - A Ventimiglia un gruppo di militari in divisa, scarponi e mascherina, armati di mitra hanno pattugliato le spiagge per controllare che i...

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Alcune delle notizie del TG di oggi:
- A Ventimiglia un gruppo di militari in divisa, scarponi e mascherina, armati di mitra hanno pattugliato le spiagge per controllare che i bagnanti rispettassero le regole anti-assembramento. Intanto c’è chi osserva che intanto a Lampedusa continuano gli sbarchi di barche con all’interno potenziali jihadisti, senza nessun controllo.
- Il sindaco del Comune di Meta di Sorrento ha disposto con un’ordinanza che per tutta la settimana, le spiagge libere debbano essere riservate solo ai residenti, a chi alloggia in strutture alberghiere o in seconde case e previa prenotazione. I non residenti possono accedere ai lidi in concessione solo dal giovedì alla domenica e sempre con la prenotazione. Se sono spiagge libere perché limitarne l’uso solo ad alcune categorie?
- A Roma si è tenuta una conferenza organizzata dall’onorevole Vittorio Sgarbi insieme al senatore Armando Siri. “Covid19 in Italia tra informazione, scienza e diritti”, il titolo. Sono intervenuti diversi relatori, tra i quali il virologo Giulio Tarro, il professore Alberto Zangrillo e l’onorevole Matteo Salvini. Ai microfoni di #Byoblu24 spiega gli intenti l’onorevole Sgarbi e il senatore Siri.
- In Austria la Corte costituzionale ha dichiarato illegittime alcune misure adottate dal Governo, tra le quali l’impossibilità di frequentare luoghi pubblici. La Corte ha ritenuto il “coprifuoco” voluto dall’esecutivo contrario ai dettami della Carta.
- Il Recovery Fund porterà all’Italia 209 miliardi di euro, ma già compaiono delle condizioni non di poco conto a cui dovrà sottostare il nostro Paese. Il Governo Conte potrebbe essere costretto a sacrificare anche il patrimonio immobiliare degli italiani.
- Uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, mostra che le tracce degli elementi radioattivi liberati dall'incidente di Chernobyl del 1986 sono ancora presenti con concentrazioni leggermente più elevate in Italia settentrionale, Alsazia, Francia orientale e Germania meridionale.
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Autore Byoblu Edizioni Srls
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