Noemi Perotto "Chiesa Abbaziale Santi Pietro e Colombano"

3 ott 2023 · 10 min. 10 sec.
Noemi Perotto "Chiesa Abbaziale Santi Pietro e Colombano"
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Noemi Perotto "Chiesa Abbaziale SS. Pietro e Colombano" Pagno (Cuneo) Domenica 8 ottobre 2023, in occasione della festa di Pagno, la chiesa abbaziale sarà aperta e il gruppo volontari per...

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Noemi Perotto
"Chiesa Abbaziale SS. Pietro e Colombano"
Pagno (Cuneo)


Domenica 8 ottobre 2023, in occasione della festa di Pagno, la chiesa abbaziale sarà aperta e il gruppo volontari per l'arte, accompagnerà il pubblico nel racconto della lunga di storia di questa perla storica.


L'Abbaziale dei SS. Pietro e Colombano di Pagno vanta origini antichissime, è stata edificata sulla preesistente chiesa longobarda voluta da Re Astolfo, costruita dai monaci di San Colombano nel VIII secolo, e distrutta dalle orde saracene unitamente al Monastero nel 906.
La costruzione dell' attuale Abbazia è avvenuta nel secolo XI, ad opera della Marchesa Adelaide di Susa. La Marchesa, ricchissima e sopravvissuta a quattro vedovanze, finanziò la costruzione sia della chiesa, sia del Monastero di Pagno.
Il luogo in cui sorge la chiesa è stato scelto per la posizione dominante sulla valle Bronda, sufficientemente vasta e piana da poter accogliere la costruzione di un grande Monastero che ospitasse circa 300 monaci, la loro chiesa e le abitazioni di un insediamento rurale
Ma perché proprio a Pagno erigere una chiesa dalle così grandi dimensioni?
Perché fin dall'epoca romana i popoli riposero interesse in questa precisa zona? Si tratta pur sempre di località pedemontana, di poco conto, priva di particolari ricchezze. Questa domanda dovremmo porla ai romani, che già nel IV o V secolo trovarono interessanti queste terre e vi si stabilirono sconfiggendo le popolazioni tribali native, oppure ai longobardi che conquistarono i territori romani e a loro volta ne divennero padroni, ai saraceni, ai marchesi...
La risposta la troviamo guardandoci attorno: Pagno si trova nei pressi di un antico percorso che collegava l'Italia alla Francia, un tempo usato da commercianti, pellegrini, viandanti, e soldati per valicare il confine; la vallata grazie alla naturale conformazione morfologica forniva protezione da attacchi esterni, creando i presupposti per l’insediamento umano. Infatti questi luoghi furono utilizzati come postazioni di accampamento fin dall'epoca romana, (questo fatto giustifica : la costruzione di un presunto insediamento romano in prossimità dell'attuale chiesa in posizione rialzata e strategica, la presenza del torrione nel vicino Comune di Brondello che ancor oggi predomina l’intera valle, e l’orientamento verso ovest della primitiva facciata della chiesa attualmente murata in direzione italia-francia).
Nei preamboli della storia la zona di Pagno, trattandosi di territorio pedemontano, era ricoperta da una fitta boscaglia, il chè impediva il ristagno dell’acqua e manteneva un clima salubre anche adatto alla coltivazione, infatti presto i boschi vennero ripuliti, e sostituiti da terreni agricoli.
Questi sono i motivi per cui la comunità di Pagno comincia a prendere forma, e con essa la cultura, le abitudini, la fede delle genti.



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