Napoli

5 lug 2018 · 4 min. 28 sec.
Napoli
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NAPOLI Il caffè al bar Mexico la mattina, col barista che se non ti zucchera il caffè la prende a male manco gli avessi tolto tutta la fiducia del mondo...

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NAPOLI
Il caffè al bar Mexico la mattina, col barista
che se non ti zucchera il caffè la prende a male
manco gli avessi tolto tutta la fiducia del mondo
lui il suo mestiere lo sa fare, sono 30 anni che lo fa
non è che arrivi tu "tomo tomo cacchio cacchio"
e lo delegittimi in questo modo.
Al bar sotto* l'Università il barista ti chiama
avvocato, ingegnere, architetto, professore
già dal quarto anno, perchè ancora esiste l'umile rispetto
per chi ha studiato, e si sa, la cultura è importante.
Il giorno dopo la partita
si parla per forza del Napoli
che se perde siamo tutti incazzati neri
e se vince è "mezza festa"
e pure il caldo, il sudore
lo senti un po' di meno.
Da dietro si sente:
«O President adda caccia' i sord»
«nun o vogl ricer** ma forse questo è l'anno buono.»
(segue grattata).
Fai per pagare, ma non hai spicci.
«Vabbuò, la prossima volta, nun v preoccupat.»
Vai a lavorare, e mentre fai la fila
un vecchio, che ne ha visti di giovani
di belle speranze come te
ti dice sospirando:
«nu poc e pacienz, poi i cos s'apparan.»***
(lo sa che non è vero, ma ti vuole offrire questa cortesia).
Una sosta a Piazza Bellini, ad ora di pranzo
i ragazzi del conservatorio si mangiano "una cosa"
bevono una birra e siccome non sanno starci nel silenzio
iniziano a suonare tutti insieme un pezzo di Schubert
io sono lì per caso, finito in un enorme teatro itinerante
e ringrazio Dio per questo, anche se fossi ateo.
Una pizza da Michele, che ti siedi dove capita
accanto a te un magistrato, un deputato che se
non mangi la pizza con le mani ti dice che non capisci niente
e che la pizza con forchetta e coltello è uno "sturcio".
Una passeggiata sul lungomare liberato
vedi il mare infrangersi sui pietroni, odori il sale
i bambini fanno il bagno anche ad ottobre ed io penso
che loro, loro sì che saranno immortali.
Persone conosciute a caso
a cui vuoi già bene dopo 10 minuti
gesti automatici per comportarci, per conoscerci
contatto, pacche sulla spalla, faccia e faccia
un codice non scritto
rituali che inevitabilmente avvicinano
anche se sei "fridd e chiammata."****
Il parcheggiatore abusivo dice:
«capo, tutt appost, cca m'o veg io»*****
e tu sai che se paghi, o gli lasci una sigaretta
non tanto per i soldi, perché l'hai "trattato"
la macchina sta tranquilla.
Come parlo di te, mia cara Napoli
vite smeralde, relegati nei soliti quartieri
che guai a mischiarsi agli altri, non sta bene.
I ricchi sempre più ricchi,
i poveri si "arrangiano"
i meno fortunati vengo sfruttati
«e iamm annanz»******
«adda passa' a nuttat»*******

Di tutto questo, mia cara Napoli
non posso ancora perdonarti.

Napoli è come l'ex che hai dovuto lasciare
perchè non stavate più bene insieme
ma che ami ancora.

E chest' è.

*noi napoletani abbiamo una dislocazione spaziale particolare, ragioniamo "per piani".
**non voglio dirlo
***un po' di pazienza, poi le cose si aggiustano
****letteralmente "freddo di chiamata", persona poco sveglia, poco attenta agli stimoli esterni, normalmente usato con riferimento ad un uomo che non comprende le avances femminili.
*****tutto bene, qui me la vedo io
******ed andiamo avanti
*******deve passare la nottata
mostra meno
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Autore Il Principe
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