Marisa Ranieri Panetta - Messalina
20 ago 2016 ·
23 min. 2 sec.
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Descrizione
Marisa Ranieri Panetta Messalina e la Roma Imperiale dei suoi tempi Salani Editore Per sette anni era stata la donna più invidiata e ammirata di Roma” Aveva solo ventitré anni,...
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Marisa Ranieri Panetta
Messalina e la Roma Imperiale dei suoi tempi
Salani Editore
Per sette anni era stata la donna più invidiata e ammirata di Roma”
Aveva solo ventitré anni, Valeria Messalina, quando morì pugnalata dai sicari imperiali. Per sette anni era stata la donna più invidiata e ammirata di Roma: da quando suo marito, il cinquantenne Claudio, era succeduto a Caligola sul trono imperiale. In quel periodo, a detta delle principali fonti letterarie, si era macchiata di così tanti crimini e perversioni che il suo nome divenne nei secoli sinonimo di scelleratezza: Messalina era stata più lasciva di Cleopatra, più dissoluta di Poppea, più intrigante di Agrippina.
Ma queste accuse corrispondono alla verità? O forse la damnatio memoriae a cui la condannò il Senato rese più facile attribuirle delitti che non aveva commesso?
In un vivido affresco della vita di corte nella Roma del primo secolo dopo Cristo, questo libro analizza da ogni punto di vista le audaci trasgressioni dell'imperatrice, ripercorrendo le sue vicende attraverso le pagine degli storici antichi, mettendole a confronto e rilevando dove sono contraddittorie o ambigue. Si delinea così un ritratto di Messalina senza pregiudizi, che raccoglie le poche tracce rimaste di lei, scavando nei retroscena della Storia, in un saggio appassionante che si legge come un romanzo.
Marisa Ranieri Panetta vive e lavora a Roma. Archeologa, saggista e giornalista per l’Espresso e Archeo, si dedica da trent’anni alla divulgazione scientifica. Tra i molti riconoscimenti, ha vinto il Media Save Art, promosso dall’Iccrom-Unesco, e il Theodor Mommsen. Fra le sue pubblicazioni: Nerone, Il Principe Rosso e Pompei. Vita, storia e arte della città sepolta tradotte in molte lingue, e di recente Le donne di Augusto. Ha collaborato alla mostra Nerone allestita al Colosseo, Foro Romano e Palatino ed è promotrice di campagne per la salvaguardia dei siti archeologici a rischio, come Villa Adriana. Nel 2014 ha vinto il premio Rhegium Julii per la narrativa con il romanzo Vesuvius, pubblicato da Salani nel 2013.
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Per sette anni era stata la donna più invidiata e ammirata di Roma”
Aveva solo ventitré anni, Valeria Messalina, quando morì pugnalata dai sicari imperiali. Per sette anni era stata la donna più invidiata e ammirata di Roma: da quando suo marito, il cinquantenne Claudio, era succeduto a Caligola sul trono imperiale. In quel periodo, a detta delle principali fonti letterarie, si era macchiata di così tanti crimini e perversioni che il suo nome divenne nei secoli sinonimo di scelleratezza: Messalina era stata più lasciva di Cleopatra, più dissoluta di Poppea, più intrigante di Agrippina.
Ma queste accuse corrispondono alla verità? O forse la damnatio memoriae a cui la condannò il Senato rese più facile attribuirle delitti che non aveva commesso?
In un vivido affresco della vita di corte nella Roma del primo secolo dopo Cristo, questo libro analizza da ogni punto di vista le audaci trasgressioni dell'imperatrice, ripercorrendo le sue vicende attraverso le pagine degli storici antichi, mettendole a confronto e rilevando dove sono contraddittorie o ambigue. Si delinea così un ritratto di Messalina senza pregiudizi, che raccoglie le poche tracce rimaste di lei, scavando nei retroscena della Storia, in un saggio appassionante che si legge come un romanzo.
Marisa Ranieri Panetta vive e lavora a Roma. Archeologa, saggista e giornalista per l’Espresso e Archeo, si dedica da trent’anni alla divulgazione scientifica. Tra i molti riconoscimenti, ha vinto il Media Save Art, promosso dall’Iccrom-Unesco, e il Theodor Mommsen. Fra le sue pubblicazioni: Nerone, Il Principe Rosso e Pompei. Vita, storia e arte della città sepolta tradotte in molte lingue, e di recente Le donne di Augusto. Ha collaborato alla mostra Nerone allestita al Colosseo, Foro Romano e Palatino ed è promotrice di campagne per la salvaguardia dei siti archeologici a rischio, come Villa Adriana. Nel 2014 ha vinto il premio Rhegium Julii per la narrativa con il romanzo Vesuvius, pubblicato da Salani nel 2013.
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