Maria Nadotti "Per che obbedire? Georges Didi-Huberman

8 feb 2024 · 27 min. 21 sec.
Maria Nadotti "Per che obbedire? Georges Didi-Huberman
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Maria Nadotti "Per che obbedire?" Georges Didi-Huberman Luca Sossella Editore www.lucasossellaeditore.it Un insieme di piccole conferenze che si rivolgono ai ragazzi (dai dieci ai quindici anni) e a coloro che...

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Maria Nadotti
"Per che obbedire?"
Georges Didi-Huberman
Luca Sossella Editore
www.lucasossellaeditore.it

Un insieme di piccole conferenze che si rivolgono ai ragazzi (dai dieci ai quindici anni) e a coloro che li accompagnano.
“Bambini o adulti, poco importa, ci viene costantemente chiesto di obbedire. E per cosa, in vista di cosa, perché? Quando obbedire ci protegge e quando invece ci intrappola? Quando obbedire ci salva dal peggio o ci priva del meglio? Obbedire ci dà spazio o ci immobilizza? Come avviene il passaggio tra l’essere costretti a obbedire (negli spazi disciplinari veri e propri) e l’essere liberi di obbedire (negli spazi che sono nostri, gli spazi “normali” del commercio e della comunicazione)?

Obbedire ciecamente. Disobbedire gratuitamente. Due modi di mettere a dormire il pensiero, di tacitare la coscienza, di non scegliere. Due automatismi deresponsabilizzanti. Partendo da qui, Didi-Huberman ri-percorre alcune tappe della storia recente. Chi era il Male assoluto all’epoca della sua infanzia? Senza alcun dubbio, Adolf Hitler. Eppure il dubbio si insinua istantaneamente, con la logica stringente e la serafica perplessità che sono proprie dei bambini: possibile che quel capo di stato abbia fatto tutto da solo? — Maria Nadotti


"Per che obbedire?" Cura e traduzione di Maria Nadotti.

Georges Didi-Huberman (1953) è un filosofo e storico dell’arte francese. Si è occupato in particolare della storiografia d’arte, elaborando un’interpretazione della pittura rinascimentale incisiva e originale. Ha insegnato in diverse università straniere (Johns Hopkins, Berkeley, Univ. di Berlino) e diretto varie esposizioni. Ha vissuto alcuni anni a Roma, pensionante dell’Accademia di Francia di Villa Medici e a Firenze, ospite della Fondazione Bernard Berenson di Villa I Tatti. Insegna all’Ehess – √âcole des hautes études en sciences sociales.

Maria Nadotti (Torino, 1949) è giornalista, saggista, consulente editoriale e traduttrice e collabora con testate cartacee e online italiane e internazionali. Di recente ha curato e tradotto il saggio di Georges Didi-Huberman, Per che obbedire? (Luca Sossella editore, 2023).




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