Maria Grazia Bajoni "Composizioni"

23 giu 2024 · 16 min. 11 sec.
Maria Grazia Bajoni "Composizioni"
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Maria Grazia Bajoni "Composizioni" Edizioni ETS www.edizioniets.com Il titolo della prima composizione, Parole in corsivo, si ispira all’antico stile paleografico nel quale molte scritture erano caratterizzate da un tratteggio celere...

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Maria Grazia Bajoni
"Composizioni"
Edizioni ETS
www.edizioniets.com

Il titolo della prima composizione, Parole in corsivo, si ispira all’antico stile paleografico nel quale molte scritture erano caratterizzate da un tratteggio celere e inclinato che, spesso, univa le lettere vicine: una scrittura veloce utile a seguire la velocità dei pensieri per non abbandonarli all’oblio. Queste Parole in corsivo si rincorrono a fissare riflessioni e immagini distinte nella loro diversità, ma concatenate, l’una richiama l’altra, la luce serena s’inquina nell’oscurità dell’angoscia, l’angoscia si placa nella nostalgia, i vivi sono metafore dei morti e i morti metafore dei vivi. L’amore si appiglia al codice cortese. Nella seconda composizione, Herbarum voces, alle creature vegetali viene riconosciuta una sensibilità: le loro voci silenziose ricordano la loro storia naturale, il loro ruolo nel mito e nella storia, la loro distruzione. Come nelle favole antiche parlavano gli animali, in queste liriche gli alberi e le piante sussurrano agli umani ricordi zampillanti dall’occulta sorgente della memoria della natura che accomuna tutti i viventi.

Maria Grazia Bajoni è dottore di ricerca dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Ha insegnato lingua latina all’Università Cattolica di Milano. Ha pubblicato articoli di filologia classica e di storia antica in Italia e all’estero. I suoi interessi storici convergono sui linguaggi e le istituzioni della diplomazia nella tarda antichità. Dal 2021 partecipa ai congressi internazionali di studi medievali presso la Western Michigan University. Con Romanzo Monzese (Varese 2019) ha ottenuto il Premio speciale, sezione “Narrativa Romanzo Storico”, al Premio Città di Sarzana 2021. Presso le Edizioni ETS ha pubblicato Il pane bianco (2007), La bambina che era (2020), la silloge poetica Il giorno della Candelora (2022), Racconti dell’io lontano (2022) e i testi teatrali Tadmor (2016) e Trasmigranti (2019).




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