Marco Musazzi "Il tipografo di Vichy"

27 giu 2024 · 18 min. 42 sec.
Marco Musazzi "Il tipografo di Vichy"
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Marco Musazzi "Il tipografo di Vichy" Solferino Libri www.solferinolibri.it Vichy, 1942. Dal pulpito della chiesa, padre Charles esorta i fedeli a segnalare alla gendarmeria gli ebrei apolidi, che devono essere...

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Marco Musazzi
"Il tipografo di Vichy"
Solferino Libri
www.solferinolibri.it

Vichy, 1942. Dal pulpito della chiesa, padre Charles esorta i fedeli a segnalare alla gendarmeria gli ebrei apolidi, che devono essere allontanati per il bene del Paese. Constantin Millon, tipografo, torna a casa turbato: è davvero questa la cosa giusta? Gli amici al bistrot sono sicuri di sì: senza ebrei staranno tutti meglio, ci saranno più lavoro e più soldi per tutti e la Francia sarà restituita ai francesi. Ma Constantin, che pure non si è mai interessato di politica, comincia a provare un sottile disagio, che infine esplode in aperta discussione con la moglie Rose quando la loro amata figlia, Jeannine, rivela di avere una carissima amica ebrea, Ester. Può continuare a frequentarla? Rose non ha dubbi: certo che no. Ma il marito esita, la piccola crepa che si è aperta nella sua mente si allarga via via che arrivano voci sul trattamento riservato agli ebrei. Finché Jeannine sparisce e il sospetto che sia stata presa insieme a Ester in un rastrellamento, e deportata in Germania, diventa pian piano certezza. È ancora possibile salvarla? Ora Constantin, l’uomo incapace di slanci e che si definisce «un pezzo degli scacchi dal colore incerto, né bianco né nero, un pezzo fuori dal gioco», è stato toccato dalla Storia e non può più restare a guardare. Deve agire. E l’incontro con un vecchio prete dalla fede vacillante sarà determinante per il suo futuro.
La storia del tipografo Millon è la storia di una ricerca e di una presa di coscienza che sono il contrario dell’eroismo: improvvisate e riluttanti, piene di umanissimi dubbi. Ma proprio per questo è una storia avvincente e che parla a ogni tempo: perché magistralmente disegna le incertezze e le paure di tutti di fronte al Male, la tentazione della resa, le conseguenze del coraggio.

Marco Musazzi è nato in provincia di Milano nel 1963. Ha lavorato per più di trent’anni in diverse case editrici: Bruno Mondadori, il Saggiatore, Marco Tropea, De Agostini Publishing.
Ha pubblicato nel 2000 e nel 2011 per le Edizioni Dedalus due raccolte di poesie. “Il tipografo di Vichy” è il suo primo romanzo.




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