Luigi Bolognini "La squadra spezzata"

3 giu 2017 · 20 min. 31 sec.
Luigi Bolognini "La squadra spezzata"
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Luigi Bolognini "La squadra spezzata" 66thand2nd www.66thand2nd.com «Vorrei dire che questo libro è bello come un film, ma sono troppo tifoso dei libri per dirlo». Gianni Mura «Un libro che...

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Luigi Bolognini
"La squadra spezzata"
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«Vorrei dire che questo libro è bello come un film, ma sono troppo tifoso dei libri per dirlo».
Gianni Mura

«Un libro che si legge d’un fiato, tra tenerezza e rimpianto per tutte le cose perdute».
Corriere dello Sport


Ha nove anni Gábor quando segue il padre allo stadio, a Budapest, anche se non c’è nessuna partita da vedere. Non ci sono nemmeno gli spalti, solo un prato sconnesso e imbiancato dalla calce, e un esercito di volontari che hanno risposto all’appello del Partito. Sono lì per posare le pietre del nuovo Népstadion, che ospiterà le evoluzioni di Puskás, Bozsik, Hidegkuti, Kocsis, Czibor e degli altri formidabili giocolieri dell’Aranycsapat, la nazionale magiara che umiliò due volte i maestri inglesi. La «squadra d’oro» che subì una sola sconfitta in cinquanta partite, peccato che fosse la più attesa: la finale della Coppa Rimet del 1954. Non ci sarà una seconda occasione, perché di lì a due anni la Rivoluzione ungherese, repressa dai carri armati sovietici,finirà per spezzare quella squadra di campioni senza eredi. In un libro che è «una serie di storie nella Storia», Bolognini riannoda i fili che legano le sorti della Grande Ungheria alle sanguinose giornate di Budapest, seguendole con gli occhi candidi di Gábor, che trepida davanti alla radio per «il sacco di Wembley» e poi scende in strada con il proprio popolo per la libertà. Sentendosi anche lui, per un momento, come Nemecsek della via Pál, «piccolo soldato avventuroso che sembrava aver rinnegato la causa e invece era stato il più fedele» di tutti. Forse Gábor avrà tradito il Partito, ma non i suoi sogni. «Vorrei dire che questo è un libro bello come un film,» scrive Gianni Mura nella prefazione «ma sono troppo tifoso dei libri per dirlo».

Luigi Bolognini, sondriese, è un giornalista della «Repubblica», dove si occupa soprattutto di spettacoli e sport. Ha esordito come scrittore nel 2003 con Gli eroi son tutti giovani e belli (Limina), una galleria di ritratti di atleti dei decenni passati, tra cui Ottolina, Bagnoli, Missoni, Lea Pericoli. La squadra spezzata, nella prima edizione Limina, ha vinto il premio Selezione Bancarella Sport 2008.



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