Luciano Manicardi "La passione per l'umano"
1 dic 2023 ·
36 min. 23 sec.
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Luciano Manicardi "La passione per l'umano" Vita e Pensiero www.vitaepensiero.it Nasce dall’esperienza sul campo questo libro che esplora sentimenti e vissuti quotidiani in un percorso che parte da una serie...
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Luciano Manicardi
"La passione per l'umano"
Vita e Pensiero
www.vitaepensiero.it
Nasce dall’esperienza sul campo questo libro che esplora sentimenti e vissuti quotidiani in un percorso che parte da una serie di lezioni in ambito psicoanalitico, ma che sfocia in un originale approccio interdisciplinare, seguendo il filo conduttore delle grandi, fondamentali domande della nostra esistenza: chi è l’uomo e che cos’è la condizione umana. L’autore, un biblista con formazione umanistica, non fa riferimento solo a studi di psicoterapeuti e psicoanalisti, ma attinge a piene mani alla grande letteratura, con romanzi come L’Avversario di Emmanuel Carrère, La vergogna di Annie Ernaux, La nausea di Sartre, i racconti di Čechov, Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi, per citarne alcuni: «libri che ci svegliano, libri che ci fanno bene facendoci male», come scrive l’autore. Ogni capitolo è dedicato a un tema: parola, narrazione, menzogna, invidia, vergogna, infine volontà. In comune hanno la loro radicalità umana. L’enigma dell’invidia, una passione che non dà alcuna felicità: perché l’uomo la prova? E perché non riconosce mai di essere invidioso? Il mistero della vergogna, emozione dolorosa, eppure importante regolatore dei comportamenti umani. La quotidianità della parola, che può stravolgersi in aggressione, violenza, manipolazione: come fare in modo che diventi carezza e non pugno, ponte verso l’altro e non fossato incolmabile? E che dire della menzogna nell’epoca della post-verità e nell’imperversare delle fake news? Un viaggio che inizia dalle storie narrate, ma a volte più vere del vero nella loro capacità di parlare delle contraddizioni che abitano il cuore di donne e uomini, per arrivare a illuminare alcuni fondamentali dell’esperienza umana.
Luciano Manicardi (1957), originario di Campagnola Emilia (RE), laureato a Bologna, è un monaco, già priore della comunità monastica di Bose, e biblista. La sua riflessione, attenta all’intrecciarsi dei dati biblici con le acquisizioni più recenti dell’antropologia, riesce a far emergere dalla Scrittura lo spessore esistenziale e la sapienza di vita di cui è portatrice. Autore di numerose monografie tra cui, fra le ultime, Spiritualità e politica (2019), Fragilità (2020), Scrivere il perdono (2022), con Vita e Pensiero ha pubblicato Memoria del limite. La condizione umana nella società postmortale (2011).
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Nasce dall’esperienza sul campo questo libro che esplora sentimenti e vissuti quotidiani in un percorso che parte da una serie di lezioni in ambito psicoanalitico, ma che sfocia in un originale approccio interdisciplinare, seguendo il filo conduttore delle grandi, fondamentali domande della nostra esistenza: chi è l’uomo e che cos’è la condizione umana. L’autore, un biblista con formazione umanistica, non fa riferimento solo a studi di psicoterapeuti e psicoanalisti, ma attinge a piene mani alla grande letteratura, con romanzi come L’Avversario di Emmanuel Carrère, La vergogna di Annie Ernaux, La nausea di Sartre, i racconti di Čechov, Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi, per citarne alcuni: «libri che ci svegliano, libri che ci fanno bene facendoci male», come scrive l’autore. Ogni capitolo è dedicato a un tema: parola, narrazione, menzogna, invidia, vergogna, infine volontà. In comune hanno la loro radicalità umana. L’enigma dell’invidia, una passione che non dà alcuna felicità: perché l’uomo la prova? E perché non riconosce mai di essere invidioso? Il mistero della vergogna, emozione dolorosa, eppure importante regolatore dei comportamenti umani. La quotidianità della parola, che può stravolgersi in aggressione, violenza, manipolazione: come fare in modo che diventi carezza e non pugno, ponte verso l’altro e non fossato incolmabile? E che dire della menzogna nell’epoca della post-verità e nell’imperversare delle fake news? Un viaggio che inizia dalle storie narrate, ma a volte più vere del vero nella loro capacità di parlare delle contraddizioni che abitano il cuore di donne e uomini, per arrivare a illuminare alcuni fondamentali dell’esperienza umana.
Luciano Manicardi (1957), originario di Campagnola Emilia (RE), laureato a Bologna, è un monaco, già priore della comunità monastica di Bose, e biblista. La sua riflessione, attenta all’intrecciarsi dei dati biblici con le acquisizioni più recenti dell’antropologia, riesce a far emergere dalla Scrittura lo spessore esistenziale e la sapienza di vita di cui è portatrice. Autore di numerose monografie tra cui, fra le ultime, Spiritualità e politica (2019), Fragilità (2020), Scrivere il perdono (2022), con Vita e Pensiero ha pubblicato Memoria del limite. La condizione umana nella società postmortale (2011).
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