Luca Landò "La cura"

12 nov 2017 · 15 min. 35 sec.
Luca Landò "La cura"
Descrizione

Luca Landò "La cura" Chiarelettere www.chiarelettere.it Scrittori in Città, Cuneo www.scrittorincitta.it Il futuro è ancora possibile giovedì 16 novembre 2017 - ore 18 largo Barale 11 - CDT - Centro...

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Luca Landò
"La cura"
Chiarelettere
www.chiarelettere.it



Scrittori in Città, Cuneo
www.scrittorincitta.it

Il futuro è ancora possibile
giovedì 16 novembre 2017 - ore 18
largo Barale 11 - CDT - Centro di Documentazione Territoriale

Luca Landò (La cura, Chiarelettere) parte da questo presupposto: l’Italia è un corpo malato e come tale va trattato. Occorre fare una cartella clinica che riporti l’esito degli esami, la diagnosi e la terapia. Paragona gli affanni dell’Italia ad alcune delle più note malattie dell’uomo, aiutandoci a capire i problemi dell’economia, della società, nella speranza di trovare una cura, sottolineando l’importanza delle scelte di tutti e di ciascuno di noi. Mauro Magatti (Cambio di paradigma, Feltrinelli), uno dei più importanti sociologi contemporanei, parla di cambio di paradigma, della necessità di ammettere che le vecchie regole vanno modificate, per un futuro di crescita economica e di democrazia.
Autori presenti: Luca Landò, Mauro Magatti, Gianfranco Maggi

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"Se davvero vogliamo curarlo e guarirlo, questo benedetto paese, forse è arrivato il momento di guardare l'Italia in modo diverso da come abbiamo fatto finora: non più come un luogo lontano, ma come un corpo vicino; non più uno stato distante e un paese che arranca, ma un organismo malato da studiare, curare, persino amare". L’Italia è un corpo malato e come tale va trattato: occorre fare una cartella clinica che riporti l’esito degli esami, la diagnosi e la terapia. Ci voleva un ex ricercatore in neurobiologia per individuare in maniera scientifica le principali malattie che ci impediscono di correre. Dall’insufficiente ormone della crescita all’Alzheimer che incombe sulla nostra ricerca. Un approccio unico, un’idea semplice. L’originalità del libro consiste infatti nel paragonare gli affanni dell’Italia ad alcune delle più note malattie dell’uomo che, descritte in modo essenziale all’inizio di ciascun capitolo, aiutano a chiarire i problemi della nostra società e della nostra economia, nella speranza di trovare, tutti insieme, il modo migliore per curarli. Perché l’obiettivo, al di là del gioco e della metafora, è spingere ciascuno di noi a comprendere che la salute di questo grande corpo non dipende da un destino testardo o da poteri misteriosi, ma dalle “cellule” che lo compongono. Siamo noi, con le nostre scelte e i nostri voti (compresa l’illusione di “non votare”), che decidiamo a quale dottore consegnare la salute del nostro paese. Conoscere le malattie che lo affliggono e le cure di cui ha bisogno è il modo più efficace per scegliere il medico migliore. Luca Landò, neurobiologo cellulare e giornalista, ha lavorato presso la University of California di Berkeley occupandosi di trasmissione sinaptica. Membro della Society for Neuroscience e della Biophysical Society, ha pubblicato le sue ricerche su alcune delle più importanti riviste scientifi che internazionali. Ha raccontato la sua esperienza di ricercatore all’estero nel libro “Ne ho ammazzati novecento. Confessioni di un tagliatore di teste” (Baldini&Castoldi). Ha lavorato come giornalista scientifi co prima presso “il Giornale” di Indro Montanelli e poi a “La Voce”. Alla chiusura del quotidiano, nel 1995, è entrato in Baldini&Castoldi come capo ufficio stampa e in seguito come direttore editoriale della casa editrice e della rivista “Linus” al fianco di Oreste del Buono. Nel 2001 è vicedirettore de “l’Unità” e direttore del sito internet del giornale, nel 2013 direttore di entrambi fino al 2014. Appassionato di vela, ha vinto un campionato mondiale, un titolo europeo e uno italiano. Ha scritto “Il Moro tradito” (Baldini&Castoldi), dedicato all’avventura e alla mancata vittoria del Moro di Venezia di Raul Gardini e Paul Cayard all’America’s Cup di San Diego, nel 1992.


Luca Landò, neurobiologo cellulare e giornalista, ha lavorato presso la University of California di Berkeley occupandosi di trasmissione sinaptica. Membro della Society for Neuroscience e della Biophysical Society, ha pubblicato le sue ricerche su alcune delle più importanti riviste scientifi che internazionali. Ha raccontato la sua esperienza di ricercatore all’estero nel libro “Ne ho ammazzati novecento. Confessioni di un tagliatore di teste” (Baldini&Castoldi).
Ha lavorato come giornalista scientifi co prima presso “il Giornale” di Indro Montanelli e poi a “La Voce”. Alla chiusura del quotidiano, nel 1995, è entrato in Baldini&Castoldi come capo ufficio stampa e in seguito come direttore editoriale della casa editrice e della rivista “Linus” al fianco di Oreste del Buono. Nel 2001 è vicedirettore de “l’Unità” e direttore del sito internet del giornale, nel 2013 direttore di entrambi fino al 2014. Appassionato di vela, ha vinto un campionato mondiale, un titolo europeo e uno italiano. Ha scritto “Il Moro tradito” (Baldini&Castoldi), dedicato all’avventura e alla mancata vittoria del Moro di Venezia di Raul Gardini e Paul Cayard all’America’s Cup di San Diego, nel 1992.


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