Nel primo pomeriggio di lunedì 6 febbraio, con i nostri
Degiornalist –
Fabiana Paolini e
Claudio Chiari – è stata ospite Letizia Moratti, ex vicepresidente della giunta Fontana che rappresenta una lista civica appoggiata dal Terzo Polo, per parlare del suo programma elettorale in vista delle elezioni regionali che si terranno il 12 e 13 febbraio. Moratti ha affrontato insieme ai nostri Degiornalist tre punti centrali: trasporti, sanità e scuola .TRASPORTI - Riguardo l'efficienza di Trenord, Moratti dichiara che «è un problema che riguarda la competitività delle nostre imprese, quindi la nostra proposta è quella di mettere a gara per tratte e per lotti Trenord in modo da avere trasporti più puntuali, più efficienti, più vicini e a costi inferiori».SANITÀ - Gli obiettivi prefissati dalla candidata Moratti sono «completare la riforma del rafforzamento territoriale entro il 2024, proseguire il programma che aveva portato ad aumentare il rispetto dei tempi target per i ricoveri chirurgici e oncologici dal 60 all'85%, fare in modo che i pronti soccorso non siano più così affollati e far sì che i medici di medicina generale possano dare ore in più alle regioni ed essere indirizzati dove necessario».EDUCAZIONE E SCUOLA - La scuola è centrale nel progetto Moratti, in quanto «dev'essere innovativa, moderna, deve aiutare i ragazzi a essere preparati per il mondo del lavoro, con un miglior orientamento per i ragazzi nel rispetto delle loro vocazioni, fare in modo che nessun ragazzo esca dalla nostra regione senza una qualifica e che i 214 mila giovani che non studiano o lavorano siano riagganciati e riportati nel sistema, in modo che non si lasci indietro nessuno».La candidata Moratti ha concluso spiegando perché gli elettori dovrebbero votarlo: «La nostra è una lista civica che non è chiusa in gabbie ideologiche, ma si propone di dare risposte concrete avendo ascoltato le diverse categorie e andando incontro a quell'elettorato che in questo momento non trova casa: la nostra è una proposta rivolta anche ai giovani, proprio perché è concreta e non ideologica».
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