Leopoldo Carra "Non finché vivo"
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Leopoldo Carra, traduttore "Non finché vivo" Allen Ginsberg Il Saggiatore www.ilsaggiatore.com Per cinquant’anni – da quando era un ragazzo fino a pochi giorni prima di morire, nell’aprile del 1997 –...
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Allen Ginsberg
Il Saggiatore
www.ilsaggiatore.com
Per cinquant’anni – da quando era un ragazzo fino a pochi giorni prima di morire, nell’aprile del 1997 – Allen Ginsberg non ha mai smesso di scrivere. La sua opera è un unico, ininterrotto flusso d’inchiostro che scorre in opere come Urlo, Kaddish e La caduta dell’America, riversandosi con la stessa forza anche in una produzione intensa e fino a oggi introvabile, affidata a riviste, fogli di protesta, reading improvvisati e lettere ad amici come Jack Kerouac e Gary Snyder. Poesie scritte di giorno e di notte, a casa, a bordo di un aereo, in Cina o in Colorado, a Parigi o a Lima: Non finché vivo raccoglie per la prima volta questi testi, inediti in Italia, componendo un’impetuosa autobiografia letteraria, un’intera vita in versi intesa come «Acuta percezione della mia presenza nel grande / Essere armonioso».
Lo sguardo talmudico e beat, buddhista e whitmaniano di Ginsberg si posa con vorace inquietudine sulle violenze della polizia e l’oppressione politica; si allarga sulle vastità dell’America in toni epici e visionari; ripiega nei ricordi struggenti dell’infanzia in New Jersey; resta ipnotizzato dalla fiamma della candela che lo accompagna nella veglia mentre il padre, appena morto, trascorre la prima notte nella sua «nuova eternità». Il suo profondo senso dell’amicizia nutre poesie come quelle in memoria di Carl Solomon, il dedicatario di Urlo; la sua lingua proteiforme, ironica e allucinata precipita nell’angoscia dei paesaggi metropolitani o si fa rapire dalla sensualità di corpi che insieme si muovono, «invisibilmente sognando».
A vent’anni dalla morte di Allen Ginsberg, il Saggiatore propone per la prima volta ai lettori italiani una raccolta indispensabile, testimonianza unica di uno dei maggiori poeti del Novecento, capace di vivere il proprio tempo e di trascenderlo in versi in cui la realtà finisce per deflagrare nell’incanto della materia, guidato dalla consapevolezza che «La luna nella goccia di rugiada è quella vera / La luna in cielo è illusione».
Allen Ginsberg (Newark 1926 – New York 1997). Il Saggiatore ha pubblicato: Parigi Roma Tangeri (2000), Poesie scelte 1947-1995 (2005), Morte e fama (2009), Saluti cosmopoliti (2011), Primi blues (2011), Bloodsong (2013), La caduta dell’America (2014), Urlo & Kaddish (2015), Diario indiano (2015
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