La mobilitazione resisterà fino al 2024?

12 mar 2021 · 7 min. 47 sec.
La mobilitazione resisterà fino al 2024?
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In Senegal i graffiti che sintetizzano storia politica sono tradizione, quello che illustra la corrispondenza di N'Diaga Diallo è stato cancellato in pochissime ore. La situazione si è in generale...

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In Senegal i graffiti che sintetizzano storia politica sono tradizione, quello che illustra la corrispondenza di N'Diaga Diallo è stato cancellato in pochissime ore.

La situazione si è in generale un po' normalizzata in Senegal, ma permangono alcuni contesti in cui il grado di mobilitazione rimane elevato, in particolare dove la polizia ha identificato le persone che hanno preso di mira i luoghi simbolici del colonialismo francese (19 sono i grandi magazzini Auchan che hanno fatto le spese della loro "francesità", che avranno bisogno di 5 mesi per venire ripristinati nelle loro funzioni) e nelle zone in cui si sono registrati i morti (che sarebbero almeno 13, nonostante l'ufficialità parli di 5 morti).
I campus universitari sono tutt'ora chiusi, ma la mobilitazione rimane forte soprattutto in quel contesto di precariato. Non indebolita ma sta aprendosi un nuovo capitolo, fatto di vigilanza, sit-in e marce pacifiche, anche non autorizzate, senza colpi di testa.
I discorsi televisivi tenuti dai due leader hanno toccato pochi punti e Sonko ha invitato a limitare la violenza, pur lanciando nuove manifestazioni pacifiche a partire da quella antimperialista del 13 marzo in omaggio ai morti di questi giorni, per cui il venerdì 12 è giornata di lutto.
Sall ha spiegato con la pandemia il coprifuoco (che viene ridotto negli orari), cercando di disinnescare le accuse di strette repressive, per cui ha annunciato lo sblocco di 300 miliardi Cfa per lottare contro la disoccupazione con un approccio settoriale; d'altra parte ha accennato a una transizione futura ma non sotto minaccia di colpo di stato, con manifestanti che puntano al Palazzo.
Tante le promesse di Sall: di elezioni libere nel 2024, di svincolare la nazione dal ruolo di paese satellite del capitalismo francese, di non correre per un terzo mandato. Ma la mobilitazione non si è indebolita: la strategia ora è di fare manifestazioni pacifiche e di vigilanza fino alle elezioni legislative del 2024, intanto si insiste a richiedere con forza elezioni amministrative per quei mandati locali – molti – ormai scaduti da tempo.
Per quel che riguarda le licenze di pesca "regalate" alla Unione Europea e lo sfruttamento degli ingenti giacimenti petroliferi individuati nel territorio senegalese su cui ha messo mano Total e il definitivo superamento del Franc Cfa tutto è rimandato al 2024, al programma di un nuovo governo non condizionato da Parigi. Riuscirà il movimento a resistere fino ad allora attraverso le manifestazioni settimanali indette dal Pastef?
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Autore OGzero - Orizzonti geopolitici
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