La Guerra dei più fronti a cui guardano tanti avvoltoi
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Descrizione
I nemici della Palestina hanno avviato un'altra volta un conflitto asimmetrico, mettendo in conto massacri di popolazione civile per biechi calcoli elettorali, completamento dell'occupazione dell'intero territorio dei palestinesi, contando anche...
mostra di piùMa il vero tratto di novità è dato da un lato dal racconto dei fatti attraverso i social media che scoperchiano le bugie consuete delle veline dei media mainstream e forse di conseguenza in parte di qui sorge l'altra grossa novità: le città in genere tranquille e non toccate dalle guerre passate (San Giovanni d'Acri, Haifa...), abitate da una cittadinanza mista descritta come convivente pacificamente, tanto che vengono giù i cristalli delle vetrine (perlopiù arabe, ma il pogrom è attribuito all'intolleranza palestinese), ci sono casi di linciaggi, si confrontano squadracce di destra ultraortodosse. Insomma stavolta le bombe non cadono solo su Gaza, ma con le affannose provocazioni delle ultime due settimane (squadracce della destra ultraortodossa, gestione della piazza, cariche sulla Spianata in pieno ramadan...) hanno improvvidamente innescato una guerra civile interna a Israele. Netanyahu ha probabilmente centrato l'obiettivo di non lasciare il governo, ma sicuramente con questa aggressione si sono svuotati di contenuti gli Abraham Accords ottenuti con la gestione Trump.
Abbiamo cercato di analizzare i vari aspetti del conflitto con Amedeo Rossi
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Autore | OGzero - Orizzonti geopolitici |
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