La colonna dorica di George Gissing - Memorie del Sud
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Descrizione
George Gissing, narratore e saggista inglese (1857-1903), per i suoi interessi umanistici e il culto del mondo classico si spinse due volte nell’Italia meridionale nel 1887 e nel 1897. Da...
mostra di piùDa questo secondo viaggio nacque By the Jonian Sea, Sulla Riva dello Jonio, un'opera considerata tra le migliori scritte da viaggiatori stranieri nella seconda metà dell’Ottocento.
Cotrone sorge nel luogo dell'antica Acropoli, su un piccolo promontorio sporgente sul mare; in alto, e di fronte alla città, si erge il castello costruito da Carlo V, con immensi spalti, e domina il porto.
Da una strada che costeggia la riva intorno alla base della fortezza, si vede una larga baia, limitata a nord dai cupi fianchi della Sila, e a sud da un promontorio lungo e basso, che lentamente degrada fino alla punta remota in cui finisce fra le onde.
Fissai gli occhi su questo capo, aguzzandoli finché non mi parve di distinguere qualcosa, un puntolino sporgente contro il cielo, proprio sull'estremità più lontana.
Allora ricorsi al cannocchiale, e subito quell’incerto puntino divenne una prominenza chiaramente visibile, qualcosa di molto simile a un faro.
E’ una colonna dorica, alta una decina di metri; l'unico sostegno che sia rimasto del grande tempio di Era, famoso in tutto il mondo ellenico, e ancora sacro quando la dea portava ormai da secoli un nome latino.
«Colonna» è il nome più frequente di questo capo, ma esso è noto anche come Capo di Naù, nome che conserva la parola naos ossia tempio.
Informazioni
Autore | Giuseppe Cocco |
Organizzazione | Giuseppe Cocco |
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