L'«Onorata Società» da «Un treno nel Sud» di Corrado Alvaro

23 dic 2023 · 14 min. 2 sec.
L'«Onorata Società» da «Un treno nel Sud» di Corrado Alvaro
Descrizione

La Fibbia, la «ndrina», la «ndrànghita», l’Onorata Società, insomma la mafia, la conosco da quando ebbe l'età della ragione. Un ricordo preciso è di quando, tornato a casa per le...

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La Fibbia, la «ndrina», la «ndrànghita», l’Onorata Società, insomma la mafia, la conosco da quando ebbe l'età della ragione.
Un ricordo preciso è di quando, tornato a casa per le vacanze, mia madre, venendomi incontro, mi disse che mio padre era occupato nella stanza di sopra con quelli dell'Associazione.
Mi rallegrai dicendo: «c'è finalmente un'associazione al nostro paese?».
Fresco di studi, credevo si trattasse di un'associazione per gli interessi locali.
Mia madre mi fece ricredere subito: «è l'associazione a delinquere».
Non so che avesse da sbrigare mio padre con quelle persone, comunque non me ne meravigliai. Nessuno in paese li considerava gente da evitare, e non tanto per timore, quanto perché formavano ormai uno degli aspetti della classe dirigente.
Per la confusione di idee che regnava fra noi a proposito di giustizia e d’ingiustizia, di torto e di diritto, di legale ed illegale; per gli abusi veri e presunti di chi in qualche modo deteneva il potere, non si trovava sconveniente accompagnarsi con un «ndrànghitista».
I membri dell'associazione professavano il rispetto della religione, posavano a difensori della morale anche quando non la praticavano, proteggevano le ragazze tradite e ne decretavano le nozze, vedevano di buon occhio i concittadini che si facevano onore.
Compivano prepotenze, ed era una di più da tollerare.
Si assassinavano tra loro per gli strappi all'omertà, ed erano affari loro.I delitti in una città, e non meno feroci è raffinati, sono l'ammonimento quotidiano di un oscuro pericolo.
In un paese, gli autori di delitti sono gente che si conosce, con cui si è scambiato il saluto e con cui si è parlato.
Questo vorrei notare nella psicologia della mafia, la rivalsa di una certa condizione, il fascino di un potere segreto che si ride di ogni altro potere, e che pretende di esercitare una leggendaria giustizia secondo il codice di una brigantesca cavalleria.
Non è un semplice problema di polizia, né si tratta di mettere sotto accusa e in stato d'assedio un'intera provincia.
Ma la norma per un'azione seria, potrebbe dettarla l'esame di come si è comportata la classe dirigente da cinquantanni.
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Autore Giuseppe Cocco
Organizzazione Giuseppe Cocco
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