L’antico borgo di Montefioralle nel territorio di Greve in Chianti e il vino del Chianti

30 mag 2023 · 1 h 1 min. 44 sec.
L’antico borgo di Montefioralle nel territorio di Greve in Chianti e il vino del Chianti
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La puntata di oggi sarà tutta toscana. Andremo a conoscere il borgo di greve in Chianti e nel dettaglio la sua frazione di Montefioralle che si trova ad una distanza...

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La puntata di oggi sarà tutta toscana. Andremo a conoscere il borgo di greve in Chianti e nel dettaglio la sua frazione di Montefioralle che si trova ad una distanza di 1,2 km dal capoluogo comunale. Fa parte dei 308 Borghi Più Belli d’Italia.

Il più antico ricordo documentato risale al 6 febbraio del 1085 quando viene rogato un atto nel a castro Monteficalli. Il castello viene citato diverse altre volte all’inizio del XII secolo come una curtis in cui venivano rogati atti ufficiali, atti conservati nell’archivio della Badia a Passignano. Tra questi documenti quello datato 4 marzo 1122 è di particolare interesse; in quel documento viene certificata la vendita di un bene tra un tale Benne di Gerardo e Gisla di Guinildo insieme alla madre Ermengarda del fu Rolando, i personaggi di questa vicenda portano tutti un nome di origine germanica tanto che si è ipotizzato che fossero esponenti di una famiglia nobile di stirpe longobarda.

In epoca successiva il castello e borgo di Monteficalle fu di proprietà dei Ricasoli, dei Benci di Figline e dei Gherardini di Montagliari.

Il borgo si trovava lungo una strada chiamata via del Guardingo di Passignano, questa strada metteva in comunicazione le tre principali valli della parte meridionale del contado fiorentino, la Val d’Elsa, la Val di Pesa e la Val di Greve con il Valdarno Superiore.

In antico il castello era conosciuto come Monteficalle per poi divenire Montefioralle nel XVIII secolo.

Il paese si è sviluppato intorno alla parte più elevata che corrisponde all’antico insediamento feudale. Sviluppandosi intorno all’antico castello il borgo ha preso una pianta di forma ellittica, composto da una strada radiale dalla quale si dipanano dei vicoletti facenti tutti capo al cassero feudale. Dell’antico cassero oggi è rimasta una poderosa struttura a pianta rettangolare che presenta un rivestimento in filaretto di pietra alberese. Il complesso, oggi scapezzato e ridotto ad uso abitativo, dovrebbe risalire tra la Fine del XII e l’inizio del XIII secolo.

Tutto intorno all’abitato sorgono le mura di cinta che ripetono la forma del borgo. Le parti di mura ancora oggi conservate presentano i resti di alcune torri, oggi convertite in abitazioni, e le tre porte di accesso, tutte aperte direttamente nelle mura. Le mura realizzate interamente a sasso scapezzato sono da datarsi tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV.Il tessuto urbano si presenta con uno stile molto unitario, caratterizzato da edifici con strutture medievali. Tra questi edifici si segnalano una casa ritenuta essere stata di proprietà del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci e un’altra che presenta un bel portale a sesto acuto con sopra uno stemma del Bigallo. L’edificio sacro del borgo è la chiesa di Santo Stefano.

Dal punto di vista storico-amministrativo, prima di entrare nella Provincia di Firenze, Greve faceva parte del vicariato di San Giovanni Valdarno, anche se al confine col vicariato di Certaldo (di cui faceva parte la provincia del Chianti, attualmente tutta compresa nella Provincia di Siena).

Fra i luoghi d’interesse si annoverano i castelli di Uzzano, Canonica, Mugnana e Verrazzano, oltre al borgo di Montefioralle e S. Lucia a Barbiano con il castello già roccaforte negli scontri cittadini tra Firenze e Siena. Dalla vicina Convertoie si gode poi un ottimo panorama.

Abbiamo poi parlato del vino che prende nome dalla zona, il Chianti.
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Autore RADIO BUNKER
Sito www.radiobunker.it
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