Il ritorno di fra Dolcino da «La leggenda dei Monti Naviganti» di Paolo Rumiz
1 lug 2024 ·
17 min. 24 sec.
![Il ritorno di fra Dolcino da «La leggenda dei Monti Naviganti» di Paolo Rumiz](https://d3wo5wojvuv7l.cloudfront.net/t_square_limited_480/images.spreaker.com/original/e9190bdcaf7fa09f30b1041394dc1f53.jpg)
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Descrizione
In questo libro Paolo Rumiz racconta la più lunga traversata italiana svolta a bordo di una Fiat Topolino: due grandi viaggi compiuti per il quotidiano “la Repubblica” sulle Alpi e...
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In questo libro Paolo Rumiz racconta la più lunga traversata italiana svolta a bordo di una Fiat Topolino: due grandi viaggi compiuti per il quotidiano “la Repubblica” sulle Alpi e gli Appennini, fatti rispettivamente nel 2003 e nel 2006.
LE ALPI - DAL GRAN PARADISO A NIZZA
Nel buio un cartello stradale indica la Val di Susa.
Decido all’istante di andarci.
Chissà che sotto la rivolta degli indigeni contro l’alta velocità ferroviaria covi qualcosa di più antico.
La valle è già devastata da quattro strade parallele, un’autostrada, una ferrovia internazionale e un elettrodotto a 380 mila volt.
La rabbia è antica.
Il dispetto dei valligiani sempre scavalcati da decisioni altrui, che nulla di buono hanno portato alla montagna.
In un alberghetto di Bussoleno trovo la conferma prima ancora di salire a dormire.In bacheca c’è una lunga lettera di fra Dolcino - bruciato vivo sette secoli prima - ai ribelli anti-Tav di oggi.
Leggo con trepidazione: “Cari valligiani ribelli, è con uno slancio del cuore che abbiamo deciso di scrivervi. Da secoli ci aggiriamo, stanchi e obblighi, sopra i fatti del mondo ...”, vediamo “montagne sventrate dall’arroganza del denaro, vallate affogate nel cemento ... genti rassegnate e chine”.
Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «La leggenda dei Monti Naviganti» https://penisolabella.blogspot.com/2024/06/la-leggenda-dei-monti-naviganti-di.html
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LE ALPI - DAL GRAN PARADISO A NIZZA
Nel buio un cartello stradale indica la Val di Susa.
Decido all’istante di andarci.
Chissà che sotto la rivolta degli indigeni contro l’alta velocità ferroviaria covi qualcosa di più antico.
La valle è già devastata da quattro strade parallele, un’autostrada, una ferrovia internazionale e un elettrodotto a 380 mila volt.
La rabbia è antica.
Il dispetto dei valligiani sempre scavalcati da decisioni altrui, che nulla di buono hanno portato alla montagna.
In un alberghetto di Bussoleno trovo la conferma prima ancora di salire a dormire.In bacheca c’è una lunga lettera di fra Dolcino - bruciato vivo sette secoli prima - ai ribelli anti-Tav di oggi.
Leggo con trepidazione: “Cari valligiani ribelli, è con uno slancio del cuore che abbiamo deciso di scrivervi. Da secoli ci aggiriamo, stanchi e obblighi, sopra i fatti del mondo ...”, vediamo “montagne sventrate dall’arroganza del denaro, vallate affogate nel cemento ... genti rassegnate e chine”.
Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «La leggenda dei Monti Naviganti» https://penisolabella.blogspot.com/2024/06/la-leggenda-dei-monti-naviganti-di.html
Informazioni
Autore | Giuseppe Cocco |
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