Il rapporto tra letteratura, salute mentale e realtà psichiatrica - Intervista a Stefano Redaelli

1 giu 2024 · 1 h 38 min. 37 sec.
Il rapporto tra letteratura, salute mentale e realtà psichiatrica - Intervista a Stefano Redaelli
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Parlare di salute mentale, confrontarsi, fare ricerca sul campo e scriverne sono azioni attraverso cui quel tema, il tema della salute legato inevitabilmente a quello della malattia mentale, può finalmente...

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Parlare di salute mentale, confrontarsi, fare ricerca sul campo e scriverne sono azioni attraverso cui quel tema, il tema della salute legato inevitabilmente a quello della malattia mentale, può finalmente uscire dall'oblio e da quel profondo senso di vergogna da cui è sempre stato avvolto.


Il 31 maggio 2024 alle ore 18.00 ci siamo ritrovati in diretta streaming sui canali Frasivolanti per continuare a parlarne.
Il protagonista è stato Stefano Redaelli, che ci ha fatto esplorare il rapporto tra letteratura, salute mentale e realtà psichiatrica.
Per farvi entrare nel racconto e mostrarvi cosa significa occuparsi di ricerca in questi ambiti, vorrei citare alcune righe di un articolo scritto proprio da Redaelli nel 2021:
"Finalmente si parla di follia, o meglio: la si fa parlare. Ci si dispone ad ascoltarla: “Voce confusa con la miseria, l’indigenza e la delinquenza, parola resa muta dal linguaggio razionale della malattia, messaggio stroncato dall’internamento e reso indecifrabile dalla definizione di pericolosità e dalla necessità sociale dell’invalidazione, la follia non viene mai ascoltata per ciò che dice o che vorrebbe dire” (Franco Basaglia).
La chiusura dei manicomi è stata metà della riforma che Basaglia auspicava. L’altra metà, la più difficile, consiste nel colmare il solco che divide il mondo dei sani da quello dei malati, nel cancellare lo stigma, nel combattere il pregiudizio, lo stereotipo, l’ignoranza.
E questo non può farlo la medicina da sola né la politica. Ci vuole la letteratura." (fonte: https://www.illibraio.it/news/dautore/follia-basaglia-letteratura-1401020/ )


La biografia di Stefano Redaelli ci parla di un impegno diffuso e di un lavoro di ricerca e scrittura che scava nel profondo.
"Stefano Redaelli è professore di Letteratura Italiana presso la Facoltà “Artes Liberales” dell’Università di Varsavia. Addottorato in Fisica e in Letteratura, s’interessa dei rapporti tra letteratura, medicina, scienza e spiritualità. Tra le sue pubblicazioni scientifiche: A 40 anni dalla legge Basaglia: la follia, tra immaginario letterario e realtà psichiatrica (DiG, 2020), Nel varco tra le due culture. Letteratura e scienza in Italia (Bulzoni, 2016), Le due culture. Due approcci oltre la dicotomia (con Klaus Colanero, Aracne, 2016). Per la narrativa ha pubblicato la raccolta di racconti Spirabole (Città Nuova, 2008) e il romanzo Chilometrotrenta (San Paolo, 2011).
Con Neo Edizioni ha pubblicato il romanzo Beati gli inquieti, Selezione Ufficiale Premio Campiello, Premio Napoli e Premio Flaiano 2021, e il romanzo Ombra mai più.
Quest'ultimo romanzo ha vinto i seguenti premi: Premio Girifalco 2023 Sezione Follia, Premio Letteraria 2023, Premio Città Cava dei Tirreni 2023, Premio Città di Leonforte 2023."


Questa è stata un'occasione per lasciarci avvolgere dal racconto e dalla passione di chi si impegna, con le parole, con la ricerca, con lo studio, affinché di disagio mentale si continui a parlare per spezzare finalmente le catene del silenzio e dello stigma.
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