Il prof. Schettini e la sua ‘Fisica che ci piace’ | I restauri di palazzo Prosperi-Sacrati

8 mar 2023 · 40 min. 31 sec.
Il prof. Schettini e la sua ‘Fisica che ci piace’ | I restauri di palazzo Prosperi-Sacrati
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Nella puntata odierna di Radio Bunker andremo a conoscere il professore più seguito d’Italia che dai suoi esordi sui social, parlando di fisca è riuscito a conquistare il pubblico venendo...

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Nella puntata odierna di Radio Bunker andremo a conoscere il professore più seguito d’Italia che dai suoi esordi sui social, parlando di fisca è riuscito a conquistare il pubblico venendo così seguito da tantissimi ragazzi ma anche molti adulti.
Schettini ha un canale Youtube con quasi quattrocentomila iscritti che lo seguono, un profilo instagram con 610.000 follower e uno su TikTok con 877 mila follower.

Il professor Schettini, attraverso questo suo approccio avvicina moltissimi ragazzi e ragazze allo studio incuriosendoli e divertendoli perchè proprio lui stesso a sostenere che si può imparare divertendosi.

Nel 2022 per Mondadori ha pubblicato il libro che prende il titolo dai suoi profili social “La fisica che ci piace”.
La descrizione dal suo profilo autore della Casa Editrice:

Che cos’hanno in comune un proiettile e le montagne russe? Perché le fette biscottate cadono sempre dalla parte imburrata? Com’è possibile che gli uccelli appoggiati sui cavi dell’alta tensione non prendano la scossa? E sorprendente scoprire come la fisica spieghi ogni fenomeno che ci circonda, che si parli di energia, di forza o di elettromagnetismo. Il fascino di questa materia è spesso eclissato dal timore di non riuscire a comprenderla. Ed è qui che entra in gioco Vincenzo Schettini, il professore più amato dal web: con lui, la fisica diventa magia. Sono le sue spiegazioni, vivaci, divertenti, colorate ed efficaci, che rendono facile e comprensibile ogni concetto, soprattutto perché raccontano la fisica che c’è dietro le cose che vediamo e usiamo ogni giorno. Perché quando osserviamo una formica sollevare briciole che pesano 50 volte più di lei, non immaginiamo che è tutta una questione di forze. Quando impostiamo il navigatore, non sappiamo che funziona così bene perché tiene conto della teoria della relatività. E, quando attraversiamo un cancello automatico con la nostra auto, non notiamo la meccanica quantistica che si cela dentro le cellule fotoelettriche all’ingresso. In questo libro, il prof ci porta a fare una passeggiata nella vita reale, e ogni evento diventa lo spunto per una nuova riflessione su come funziona il mondo. Così, tra le teorie applicate nei film western e quelle sul tempo (davvero sei ore al mare sono diverse da sei ore passate in treno senza aria condizionata?), scopriamo che la fisica è in tutte le cose semplici.

A seguito vi racconteremo della consegna dei lavori da parte del Comune di Ferrara alle imprese appaltate per i restauri e le ristrutturazioni di Palazzo Prosperi-Sacrati, adiacente al Palazzo dei Diamanti, inaugurato da pochissimo fa con la mostra sul Rinascimento Ferrarese di cui vi abbiamo raccontato.

Per l’occasione abbiamo incontrato e intervistato in ordine il Sindaco di Ferrara Alan Fabbri, Marco Gulinelli, Assessore alla Cultura, Musei, Monumenti Storici e Civiltà Ferrarese, Unesco, il Professor Paolo Zermani dello Studio di Architettura Zermani e Associati di Parma e Direttore dei Lavori di questo cantiere e l’Arch. Natascia Frasson, Dirigente Servizio Beni Monumentali e Patrimonio.

Il progetto integra i restauri delle opere interne con una nuova dotazione impiantistica e di servizi necessari alla nuova destinazione d’uso museale e la realizzazione di due collegamenti verticali alle estremità opposte del fabbricato. Centrale sarà anche la riqualificazione esterna che prevede l’ampliamento dell’area verde retrostante, con lo spostamento del muro esistente parzialmente crollato, verso l’area cortiliva più prossima alla scuola confinante. Nello spazio così acquisito sarà quindi ricompreso il varco di accesso su corso Biagio Rossetti. L’apertura si estenderà alla confinante area a nord per ottenere una “permeabilità” verso la porzione laterale più grande del parco, che si sviluppa lungo corso Ercole d’Este, anticamente parte del complesso ed oggi in uso alla scuola. A cantiere terminato il piano terra ospiterà il bookshop-biglietteria e servizi in uso al palazzo. Al piano intermedio troveranno sede alcuni uffici e sale con funzioni espositive, mentre il cuore museale sarà al piano superiore, a cui si accederà da un rinnovato scalone monumentale e da un nuovo accesso alla sinistra dell’ingresso esterno. Questo sarà il luogo espositivo per eccellenza, con la ‘riabilitazione’ del grande salone nobile al centro, per consentire un percorso organico per chi visita le mostre. “Un progetto ambizioso”, lo ha definito il professor Paolo Zermani, direttore dei lavori, “non solo perché restituirà alla città un edificio straordinario, ma anche perché nell’offrire una nuova sede al complesso sistema museale di Ferrara realizzeremo operazioni che rimetteranno in ‘circolo’ il palazzo nella sua trama urbana. E tutto questo, in una città importantissima a livello europeo per la storia dell’urbanistica, è particolarmente significativo”.

L’edificio, iniziato nel 1492-93, fu fatto costruire per Francesco da Castello, medico personale (archiatra) di Ercole I d’Este, venendo completato nel 1513-1514. L’intervento partito il 6 marzo è di oltre 7milioni di euro (1.460.647,78 di contributi regionali per lavori post sisma, 5milioni dal Fondo Sviluppo e Coesione per la riqualificazione e rifunzionalizzazione e 600mila del Comune di Ferrara) per una durata di circa due anni e mezzo. All’avvio odierno erano presenti anche i progettisti e i rappresentanti delle imprese coinvolte, un team emiliano e lombardo con capogruppo la coop Buozzi di Parma, la Leonardo di Bologna per i restauri e iMartini di Mantova per l’impiantistica.
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Informazioni
Autore RADIO BUNKER
Organizzazione Simone Zagagnoni
Sito www.radiobunker.it
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