"il classico è = al moderno? - differenza tra gli stili di danza EP. 16

28 apr 2020 · 6 min. 37 sec.
"il classico è = al moderno? - differenza tra gli stili di danza EP. 16
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Nel video tutorial di oggi vi descrivo brevemente i maggiori stili di danza. Partendo dalla danza classica, che è alla base di tutte le danze. Fu inizialmente introdotta dal Re...

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Nel video tutorial di oggi vi descrivo brevemente i maggiori stili di danza. Partendo dalla danza classica, che è alla base di tutte le danze.
Fu inizialmente introdotta dal Re francese Luigi XIV e poi venne a svilupparsi nel corso dei secoli. É la più rigida, precisa ed accademica. Ovviamente le scarpe da punta ed il tutù bianco ne sono i simboli. La danza neoclassica è uno stile della danza classica, o danza accademica, che nasce alle soglie del Novecento negli Stati Uniti d'America, anche grazie al coreografo americano di origine russa George Balanchine.
Nello stesso periodo, in Francia, svolge un'autonoma ricerca dello stesso genere Serge Lifar, un altro esule russo che come Balanchine, aveva lavorato con Sergej Djagilev nei Ballets Russes.
Al contrario delle nuove forme di danza, si avvale del tradizionale bagaglio tecnico del linguaggio coreografico accademico, ma le utilizza tentando una maggiore libertà di scrittura e introducendo nuovi passi e nuove figure, facendo uso, oltre alle posizioni en dehors, di quelle parallele, propugnando una maggiore libertà di movimento della parte alta del corpo e in particolare delle braccia, e facendo spesso lavorare il danzatore fuori asse.
La danza neoclassica continua ad avvalersi delle scarpe da punta e trova loro una funzione espressiva nuova e variegata.
Con il termine danza moderna si definiscono generalmente gli sviluppi della danza che, a partire dalla fine del XIX secolo, portarono ad un nuovo modo di concepire la danza di scena, in contrapposizione al balletto classico-accademico.
Nata come ribellione nei confronti della danza accademica, ritenuta troppo rigida e schematica, la danza moderna intendeva procedere alla ricerca di una danza libera, che inizialmente veniva spesso praticata attraverso la provocante forma dell'assolo, eseguito spesso in spazi diversi da quelli teatrali, per marcare un forte contrasto con lo sfarzo dei grandi balletti. Non si trattava inizialmente di una rivolta volutamente contro, ma del risultato di una serie di cambiamenti del pensiero. Loïe Fuller, Isadora Duncan e Ruth St. Denis, poi seguite da Martha Graham e Doris Humphrey, si imposero sulla scena mondiale sviluppando particolari stili di danza libera che poi diedero origine ad una modern dance caratterizzata da una propria estetica e da propri schemi espressivi ed educativi.
In Europa furono Émile Jaques-Dalcroze e Rudolf von Laban a segnare la strada del cambiamento, attraverso elaborazioni pratiche e teoriche che gradualmente portarono all'affermazione della danza moderna e in particolare della danza espressionista.
La definizione di moderna data alla corrente, si deve al fatto che presentava caratteristiche abbastanza in contrasto con il balletto classico. La danza moderna accoglie l'utilizzo innaturale del corpo ma preferendo di gran lunga i movimenti lineari. Si valorizzano il gesto e il movimento che esprimano la personalità del danzatore a partire dalla naturalità.
La danza contemporanea nasce in Europa e negli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale.
Prosegue la rivoluzione attuata dalla danza moderna a favore di nuove espressioni corporee, che talvolta comprendono anche la recitazione.
Il ruolo del danzatore è cambiato nella danza contemporanea: un danzatore spesso autore di sé stesso, al quale il coreografo lascia più spazio creativo rispetto al passato.
Il coreografo contemporaneo delega spesso al danzatore la creazione di frasi coreografiche, che poi assembla e inserisce in un contesto e in uno spazio.
Per fare questo, l'improvvisazione diventa uno strumento indispensabile per la creazione coreografica, una tecnica di ascolto del proprio corpo e dell'ambiente, una vera e propria espressione del movimento naturale.
Attraverso l'improvvisazione ogni danzatore può sondare le proprie qualità di movimento, e ricercare un video proprio linguaggio.
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Informazioni
Autore Lea Ballerina
Organizzazione Lea Ballerina
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