GR/ER - 4 giugno 2024

GR/ER - 4 giugno 2024
4 giu 2024 · 11 min. 2 sec.

Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 4 giugno 2024.   In apertura i movimenti sociali. Tredici divieti di dimora, nove obblighi di firma e un divieto di partecipare...

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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 4 giugno 2024.
 
In apertura i movimenti sociali. Tredici divieti di dimora, nove obblighi di firma e un divieto di partecipare a manifestazioni pubbliche per un minorenne. Sono le 23 misure cautelari eseguite questa mattina, martedì 4 giugno, dalla polizia nei confronti di altrettanti attivisti dei collettivi Plat e Cua per le proteste contro gli sgomberi delle occupazioni abitative di via di Corticella e in via San Giacomo lo scorso 6 dicembre. Disponendo i provvedimenti cautelari il Gip ha accolto la richieste avanzate dal pubblico ministero e dalla Direzione distrettuale antimafia ed antiterrorismo della procura della Repubblica di Bologna riguardo i fatti contestati agli attivisti dei collettivi - di età compresa tra 20 e 25 anni molti dei quali studenti - quando vi furono scontri durante gli sgomberi dei due stabili occupati. Secondo le indagini condotte dai poliziotti della Digos, nel corso delle attività di sgombero alcuni attivisti dei collettivi 'Plat' e 'Cua' avrebbero colpito gli agenti presenti sul posto con calci, pugni e lanciato contro di loro diversi oggetti.
 
Passiamo all’immigrazione. Non hanno fatto nemmeno in tempo a festeggiare l’ottenimento della protezione internazionale che ora rischiano di finire per strada. Coordinamento Migranti denuncia la situazione che vive una ventina di profughi ospitati nel Cas di Ozzano che, in seguito all’ottenimento della protezione internazionale, hanno ricevuto l’avviso che dovranno lasciare il centro entro 10 giorni, il tutto senza aver potuto cercare una casa o un lavoro per pagare l’affitto. Le parole di Andrea Antoccia di Coordinamento migranti. (AUDIO)
 
Ora la mobilità. Bologna 30, la rete di realtà sostenitrici di Bologna Città 30, non è spaventata dal referendum sul provvedimento che vorrebbe la destra. Ma ad essere messa al voto non può essere la sicurezza stradale dei cittadini. In ogni caso bisognerà aspettare per vedere se i promotori della consultazione saranno in grado di raccogliere 9mila firme in 90 giorni. Le parole di Sara Poluzzi, portavoce di Bologna 30. (AUDIO)
 
Restiamo in tema mobilità. Decine di taxi parcheggiati in doppia fila su via Fioravanti. Poco lontano, sotto la sede del Comune, il presidio dei tassisti contro il bando delle nuove licenze e le condizioni di lavoro. “Non vogliono attendere il taxi, ma ci tolgono le corsie preferenziali. Vogliono più taxi di notte, ma non ci garantiscono sicurezza”, recitano i cartelloni appiccicati in piazza Liber Paradisus. Venerdì 24 maggio la categoria aveva proclamato lo stato di agitazione per protestare contro il bando delle nuove licenze annunciato dall’amministrazione comunale. Ma anche contro le condizioni di lavoro su cui da anni i tassisti chiedono dei cambiamenti e gli accordi stipulati con il Comune che secondo i sindacati “non sono stati rispettati”. La rimodulazione dei turni di lavoro e le condizioni per una viabilità migliore oggi “pesantemente condizionata dai cantieri e dalla scomparsa delle corsie preferenziali” in città sono tra le richieste avanzate dalle sigle: “Questo venerdì 7 giugno è previsto un incontro con il Comune – dice Michele Cervellati, delegato provinciale di Uiltrasporti - se rimarrà fermo sulle sue posizioni adotteremo tutte le misure possibili per tutelare categoria”.
 
Passiamo alla guerra in Medio Oriente. Dopo le polemiche sull'affissione della bandiera palestinese sulla facciata del Comune, anche il Cassero prende parola sulla guerra in Medio Oriente. E lo fa schierandosi con la popolazione palestinese, vittima ora di un genocidio, ma già oppressa per decenni dalle politiche coloniali israeliane. Il centro lgbtq dice anche no al pink washing di Tel Aviv e anticipa che la questione palestinese sarà una di quelle affrontate dal Rivolta Pride, la parata del prossimo 6 luglio a Bologna. Le parole di Camilla Ranauro, presidente del Cassero. (AUDIO)

Ora il lavoro. Premi che aumentano, smart working di fatto senza limiti (con la rotazione tra colleghi), tempi per accudire i figli, sostegno al "benessere" generale. Con queste priorità, è stata firmata nella notte tra il 30 e il 31 maggio l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo e di partecipazione tra Rsu, Fiom-Fim-Uilm e l'azienda Ducati Motor Holding a Bologna. Lo segnalano in una nota azienda e sindacati, che parlano di "grande soddisfazione" per la firma e per i quali l'aspetto principale è quello degli investimenti: nei prossimi 5 anni saranno di alcune centinaia di milioni di euro. Una parte rilevante sarà dedicata alle infrastrutture e all'industrializzazione, mentre il resto sarà "tutto dedicato alla ricerca ed innovazione del prodotto allo scopo di affrontare in modo adeguato le transizioni digitale ed ecologica e la necessità di puntare ad una qualità sempre maggiore", evidenziano le sigle sindacali. Sugli aumenti economici, il premio strutturale preferiale passerà a regime da 1.300 a 2.000 euro annui uguale per tutte e tutti; allo stesso tempo, il premio di risultato aumenterà di 400 euro annui raggiungendo a regime un massimo di 3.100-3.300 euro a seconda del livello di inquadramento. 

Voltiamo pagina. Il volto di Giacomo Matteotti è una gigantografia sulla facciata del liceo Copernico di Bologna, affiancato dalla frase "L'amore alla collettività deve diffondersi tra noi". L'opera, murales dello street artist Francesco Ferreri, 'Cherkos'art' è stata inaugurata dal sindaco Matteo Lepore che ha aperto così il programma di iniziative culturali di Comune, Università e Fondazione Gramsci Emilia-Romagna dedicate al deputato socialista, antifascista, studente e laureato, nel 1907, all'Alma Mater, a 100 anni dal suo assassinio, il 10 giugno 1924. Quel giorno, quest'anno, il Comune poserà una targa sulla casa di via Fondazza dove visse nei suoi anni da studente e alla sera un'installazione luminosa sarà accesa nella via a lui intitolata: "Noi siamo per la più intera e assoluta libertà per tutti".
 
Apriamo la terza pagina. Si intitola “Romina" il documentario di Valerio Lo Muzio e Michael Petrolini in anteprima mondiale al Biografilm Festival, che verrà proiettato sabato 8 giugno (ma è sold-out) e domenica 9 giugno alle 16.00 sul grande schermo del Cinema Arlecchino di via Lame. Ventenne di seconda generazione, la protagonista insegue il sogno del pugilato agonistico. Ma la vita la metterà di fronte a una dura prova che la costringerà a una scelta. Le parole del regista Lo Muzio. (AUDIO)
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Autore Radio Città Fujiko
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