GR/ER - 19 giugno 2024

GR/ER - 19 giugno 2024
19 giu 2024 · 11 min. 13 sec.

Queste le notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 19 giugno 2024. Ancora una giornata di tensione al Parco Don Bosco a Bologna. Questa mattina ad accompagnare gli operai per il...

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Queste le notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 19 giugno 2024.

Ancora una giornata di tensione al Parco Don Bosco a Bologna. Questa mattina ad accompagnare gli operai per il cantiere del tram, incaricati di rimuovere il terrapieno e piante annesse su viale Aldo Moro, è arrivata la polizia in tenuta antissommossa, insieme ad agenti della Digos. Il Comitato Besta e i cittadini che si oppongono all’abbattimento degli alberi hanno chiesto che intervenisse un agronomo affinché risparmiasse alcuni alberi. Dal presidio, le parole di Roberto Panzacchi, portavoce del Comitato Besta. (AUDIO)

A fine mattina la polizia ha lasciato il parco perché si sono conclusi i lavori di giornata al confine tra la strada e il parco, dove le motoseghe del cantiere del tram sono entrate in azione. Quando gli ultimi agenti hanno abbandonato la zona, gli attivisti sono andati sul luogo del cantiere, dove c'è stato il taglio, scattando fotografie e gridando la loro rabbia agli automobilisti. Anche il questore Antonio Sbordone è intervenuto sul tema. (AUDIO)

Restiamo in tema opere pubbliche. Entrano nel vivo anche i cantieri per l'interramento della Bologna-Portomaggiore: da lunedì 24 chiude al traffico fino al 22 novembre via Libia, poi sarà la volta in successione di tutti gli altri ex passaggi a livello della ferrovia nel tratto urbano di Bologna, fino a via Larga. E si sta già procedendo a pagare indennizzi ai residenti che avranno impedito l'accesso ai passi carrai e ai garage, somme variabili "a seconda dell'entità dell'impatto", come spiega Fabrizio Maccari di Fer. L'opera, attesa ormai da decenni, costa poco meno di 76 milioni di euro e prevede appunto l'eliminazione dei cinque passaggi a livello tra via Paolo Fabbri e via Larga, con la creazione di una nuova fermata Sfm in via Libia per servire in particolare il Sant'Orsola, con una ciclabile al posto del sedime ferroviario di oggi. La conclusione dei lavori, circa 700 giorni in tutto, è prevista entro il 2026. 

Passiamo alla guerra in Palestina. L’imam della moschea ‘Iqraa’ di via Jacopo di Paolo a Bologna, Zulfiqar Khan non ci sta e passa alle carte bollate. Finito nella bufera, dopo un post su Instagram del leghista Alessandro Morelli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, poi le polemiche e quindi la denuncia del console onorario di Israele per Emilia-Romagna, Toscana e Lombardia, Marco Carrai, che inviato una missiva anche al sindaco Matteo Lepore, risponde alle accuse. “Dobbiamo ucciderli tutti, anche i più piccoli e le donne incinte”, riporta il post di Morelli che titola “L’imam di Bologna invita alla Jihad”. “Se si ha la pazienza di ascoltare lo stesso frammento di sermone pubblicato dal sottosegretario Morelli su Instagram, scopriamo che la frase attribuitami è oggettivamente fuori contesto - dichiara in una nota l’imam - e scopriamo esattamente l’opposto di quanto voleva far credere l’esponente politico. Quella frase incriminata è riferita all’agenda e intenzioni dichiarate da esponenti dell’attuale Governo di Israele".

Passiamo alla politica. Polemica a Nonantola, nel Modenese, per un candidato al consiglio comunale con la lista di Fratelli d'Italia che canta 'Faccetta Nera' in un bar della zona, fa il saluto romano e inneggia a Benito Mussolini pubblicando sui social la sua dichiarazione di guerra. A sollevare il caso, come spiega il quotidiano 'Gazzetta di Modena' è il Pd locale che stigmatizza il comportamento di Giovanni Mundo esponente di Fdi il quale, in caso di vittoria della candidata sindaca di centrodestra, Monica Contursi al ballottaggio del 23 e 24 giugno, entrerebbe nel Consiglio comunale nonantolese. Non mancano insulti di vario genere a stampo razzista e sessuale, sui social di questo soggetto che predica la purezza della razza italiana ma ha evidenti difficoltà con la grammatica italiana.

Ora le disparità di genere. Solo il 21% dei sindaci eletti al primo turno in Emilia-Romagna, 46 su 216, sono donne, contro i 170 maschi eletti. È il dato evidenziato da un'elaborazione statistica sulle elezioni di domenica scorsa. Dato che non cambierà sensibilmente dopo i ballottaggi di domenica e lunedì: dei nove in programma, cinque propongono sfide tutte al maschile e l'elezione di una donna è sicura solo in un caso, a Nonantola. Gli eletti hanno una età media di 50,6 anni: la fascia maggiormente rappresentata tra i neo primi cittadini è quella di compresa tra 45 e 59 anni (93), seguita da quella tra i 30 e 44 anni.

Voltiamo pagina. Erbacce alte fino a coprire le tombe. È la situazione di degrado che si registra nei cimiteri di Valsamoggia, sia quello di Crespellano che quello di Calcara. È la denuncia di Elena Veronesi, cittadina del Comune nella provincia di Bologna, arrabbiata per il poco rispetto per i defunti. La manutenzione dei luoghi spetta all’Amministrazione comunale, su cui viene puntato il dito. (AUDIO)

Ora lo sport. Da venerdì 21 a domenica 23 giugno, al campo sportivo Bonori di Bologna, arriva la nuova edizione dei Giochi Antirazzisti, l’iniziativa sportiva che mette al centro il gioco non competitivo e la lotta alle discriminazioni. A raccontare la nuova edizione è Carlo Balestri. (AUDIO)

Apriamo la pagina culturale. Inaugurerà venerdì 21 giugno e resterà allestita fino al 29 settembre, al MamBo, la mostra “Robert Kursmirowski. Perso(a)nomalia”. L’esposizione dell’artista polacco è inserita nelle celebrazioni del 44° anniversario della strage di Ustica. Lorenzo Balbi, co-curatore della mostra. (AUDIO)
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Autore Radio Città Fujiko
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