GR/ER - 15 novembre 2024
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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 15 novembre 2024. In apertura la politica. "In una situazione finanziaria complicata, l'amministrazione si appresta ad approvare un bilancio che si...
mostra di piùIn apertura la politica. "In una situazione finanziaria complicata, l'amministrazione si appresta ad approvare un bilancio che si pone ancora volta l'obiettivo di non aumentare le tariffe relative ai servizi nonostante i costi di gestione siano significativamente aumentati e, dove necessario, riusciamo anche a stanziare maggiori risorse". Lo afferma l'assessora al Bilancio del Comune di Bologna, Roberta Li Calzi, presentando oggi in aula il budget 2025-2027 e il Documento unico di programmazione. La Giunta conta di approvare il bilancio di previsione "entro fine anno. Per il 2025 la manovra pesa un miliardo e 528 milioni di euro, segnala poi l'assessora, aggiungendo che una prima variazione sarà definita già all'inizio del prossimo anno per recepire le misure di interesse dei Comuni che saranno varate con la legge di bilancio dello Stato. Intanto sul budget di Palazzo D'Accursio "incidono fortemente le politiche statali con il ritorno della spending review e del taglio dei trasferimenti agli enti locali": intanto -3,6 milioni per il 2024 e il 2025 "solo per la quota parte della spending review". Tra gli investimenti principali Piano per l’abitare, Impronta Verde e manutenzione della città.
Ora l’istruzione. Sono circa in quattrocento gli studenti in corteo stamane per il "No Meloni day - atto II", convocato dal collettivo "Cambiare Rotta". Dai vari dipartimenti, matematica, scienze politiche, accademia delle belle arti, giurisprudenza e studi umanistici, gli attivisti si sono dati appuntamento in piazza Verdi. Da qui è partito il serpentone che attraversa la zona U e le vie del centro cittadino. Al centro della protesta studentesca, prevista in diverse città, non solo a Bologna, ancora la crisi degli alloggi: "Il periodo degli annunci in pompa magna della Ministra Bernini che, mesi fa, rispondeva alle mobilitazioni studentesche contro il caro affitti promettendo soluzioni rapide ed efficaci grazie all’housing universitario del PNRR sembra lontano. Più passa il tempo, però, più il PNRR si rivela un fallimento. E a pagarne le conseguenze, come sempre, sono gli studenti", scrivono in una nota. Durante il corteo sono state imbrattate con vernice rossa le immagini di Meloni e dei ministri Valditara e Bernini e bruciato il simbolo della Nato.
Restiamo in tema. Protesta davanti al Rettorato, questa mattina a Bologna, organizzata dall'Assemblea precaria universitaria di Bologna contro la riforma Bernini. Precarie e precari dell'Università denunciano come il provvedimento, accompagnato peraltro da un taglio alle risorse contenuto nella legge di Bilancio, non farebbe altro che aumentare gli anni di precarietà del personale. Le parole di Camilla. (AUDIO)
La sicurezza sul lavoro. Dopo l'annuncio dei giorni scorsi, oggi il Sindacato Generale di Base ha spiegato le ragioni che lo hanno portato a vincere la causa contro il Comune di Bologna in merito alla sorveglianza sanitaria, una misura contenuta nella legge nazionale sulla sicurezza sul lavoro. Il Comune è stato condannato a organizzare le visite mediche con le quali si verifica periodicamente lo stato di salute di lavoratrici e lavoratori e le mansioni che possono o non possono svolgere, prevenendo le malattie professionali. Le parole di Claudia Candeloro, avvocata per Sgb. (AUDIO)
Ora l’ambiente. Una parte della scuola abbattuta per estendere il parco e poi un percorso partecipato per decidere insieme ai cittadini il destino della parte dell’edificio che per ora non sarà demolito. Inizia a delinearsi il futuro delle scuole Besta e del parco don Bosco dopo il lungo anno di conflitti e scontri con gli attivisti il cui teatro è stato proprio il parco di fronte alle torri della Regione al centro del quale c’è la struttura che, almeno fino a Natale, ospiterà studenti e studentesse delle medie Besta che poi saranno destinati al vicino Polo dinamico. A spiegare cosa sorgerà dalle ceneri dell’ex progetto delle nuove Besta, su cui a luglio il sindaco Matteo Lepore fece un clamoroso dietrofront salvando il parco don Bosco, sono stati, ieri, la vicesindaca Emily Clancy e l’assessore all’Urbanistica Raffaele Laudani che hanno delineato le tappe di un percorso di azioni condivise con cittadini e associazioni per il rinverdimento della città. L’operazione «Bologna Verde», però non piace al Comitato Besta.
Passiamo all'immigrazione. In sei mesi nell'area metropolitana di Bologna sono stati rintracciati 268 minori non accompagnati. Ma un buon numero di questi, 85, si sono allontanati spontaneamente prima del collocamento in struttura. Nello stesso periodo, proprio a causa del fatto che molti questi ragazzi lasciano per conto proprio le strutture a cui sono assegnati è stato possibile riaffidarli alle stesse comunità solo in 12 casi. "Nonostante il flusso dei minori non accompagnati sia in calo - ha spiegato oggi al question time l'assessore comunale al Welfare Luca Rizzo Nervo - continua a destare preoccupazione il flusso non regolato di quei minori che si allontanano dalle strutture di accoglienza dove sono stati collocati per cercare un nuovo collocamento nei territori di loro interesse". A Bologna sono in tutto 410 i giovani stranieri sotto la responsabilità delle amministrazioni.
Apriamo la pagina culturale. Da domani al 16 febbraio 2025 alla Pinacoteca Nazionale di Bologna sarà allestia la mostra La favola di Atalanta. Guido Reni e i poeti, a cura di Giulia Iseppi, Raffaella Morselli e Maria Luisa Pacelli allestita negli spazi del Salone degli Incamminati. Nel percorso della rassegna, le opere dei protagonisti della scena artistica bolognese fra Cinque e Seicento – da Ludovico e Agostino Carracci a Guido Reni a Lavinia Fontana e Artemisia Gentileschi – saranno messe in dialogo con la produzione di poeti come Andrea Barbazza, Cesare Rinaldi e Giovan Battista Marino. Le parole di Pacelli. (AUDIO)
Infine la storia. Con l’avvicinarsi dell’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, l’Istituto Parri mette in campo un’offerta formativa ad hoc. Intanto sono oltre 10mila le studentesse e gli studenti raggiunti dai percorsi didattici dell’istituto, con una domanda crescente anche sulla storia del secondo Novecento. Le parole di Virginio Merola, presidente dell’Istituto Parri. (AUDIO)
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Autore | Radio Città Fujiko |
Organizzazione | Radio Città Fujiko |
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