Gabriella Caramore "Il suo nascondiglio nelle tenebre" Torino Spiritualità

18 set 2019 · 24 min. 2 sec.
Gabriella Caramore "Il suo nascondiglio nelle tenebre"  Torino Spiritualità
Descrizione

Gabriella Caramore "Il suo nascondiglio nelle tenebre" Torino Spiritualità www.torinospiritualita.org Domenica 29 Settembre 2019 - ore 11:30 Teatro Gobetti, Torino incontro con Gabriella Caramore ed Elena Loewenthal prenota il tuo...

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Gabriella Caramore
"Il suo nascondiglio nelle tenebre"
Torino Spiritualità
www.torinospiritualita.org



Domenica 29 Settembre 2019 - ore 11:30
Teatro Gobetti, Torino
incontro con Gabriella Caramore ed Elena Loewenthal
prenota il tuo posto:
www.torinospiritualita.org


Se nessun occhio umano ha mai visto Dio, tante bocche ne hanno pronunciato il nome: invocando, pregando, ma anche distorcendo, stravolgendo, deridendo il senso di una parola che fonda il dialogo tra terra e cielo. Gabriella Caramore, a lungo conduttrice della trasmissione Uomini e Profeti e autrice di saggi a tema biblico e spirituale, ed Elena Loewenthal, traduttrice e studiosa di cultura ebraica, si confrontano sulla necessità di proteggere questa sillaba attraverso un doppio movimento: custodirne nell’ombra l’unicità e interrogarla per rinvenire, nei suoi chiaroscuri, l’inestinguibile scintilla.

Ingresso € 5
Biglietteria al Circolo dei lettori (via Bogino 9, Torino)


Gabriella Caramore
"La parola Dio"
Einaudi Editore
www.einaudi.it

Ha ancora senso oggi la parola «Dio»? Forse, guardando dentro le Scritture e nella storia è possibile rianimare quel movimento che gli steccati delle dottrine hanno stravolto e inaridito. Forse, è possibile ritrovare in essa lo stesso dinamismo delle vite umane e delle stelle./p> Pensare che Dio sia "soltanto" una parola non significa ridurne il valore nella storia. Al contrario, può significare dare contenuto di realtà alle radici profonde che hanno indotto, nei secoli, comunità di esseri umani a lavorare intorno a questa immagine, costruendo una foresta di simboli, tracciando cammini di conoscenza e di relazione tra gli uomini. Ma poiché ogni pensiero deve fare i conti con la contemporaneità, è necessario capire se la parola «Dio» sia oggi sfibrata, svuotata di senso oppure se sia possibile rinvenirne un significato nuovo, in cui al di là della narrazione mitologica si possa intravedere l'ossatura di una inesausta ricerca. Potremmo allora considerare la parola «Dio» come il punto di intersezione tra le piccole vicende umane di ogni tempo e le vorticose dimensioni della ricerca intorno all'universo. Forse è in questo incrocio di strade che la parola «Dio» è stata formulata. E forse si può tentare oggi di immaginare una nuova mappa. Interrogando la vita, ma anche le scienze, la poesia, la storia e le Scritture stesse. Ha ancora senso oggi la parola «Dio»? Forse, guardando dentro le Scritture e nella storia è possibile rianimare quel movimento che gli steccati delle dottrine hanno stravolto e inaridito. Forse, è possibile ritrovare in essa lo stesso dinamismo delle vite umane e delle stelle.



IL POSTO DELLE PAROLE
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