Francesca Piovesan "Premio Cramum"

9 set 2017 · 21 min. 45 sec.
Francesca Piovesan "Premio Cramum"
Descrizione

Francesca Piovesan Francesca Piovesan vince con “Impressioni” il 3° Premio Cramum, presentato dall’Associazione Cramum e dalla Fondazione Giorgio Pardi all’interno della Mostra Internazionale “FRANGIT NUCEM – Cos’è l’arte contemporanea”, curata...

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Francesca Piovesan

Francesca Piovesan vince con “Impressioni” il 3° Premio Cramum, presentato dall’Associazione Cramum e dalla Fondazione Giorgio Pardi all’interno della Mostra Internazionale “FRANGIT NUCEM – Cos’è l’arte contemporanea”, curata da Sabino Maria Frassà. Al 2° posto si sono classificati a pari merito Luisa Turuani e Michele Ciardulli.

Francesca Piovesan vince con “Impressioni” il 3° Premio Cramum, presentato dall’Associazione Cramum e dalla Fondazione Giorgio Pardi all’interno della Mostra Internazionale “FRANGIT NUCEM – Cos’è l’arte contemporanea”, curata da Sabino Maria Frassà. Al 2° posto si sono classificati a pari merito Luisa Turuani e Michele Ciardulli.


In mostra allo Studio Museo Francesco Messina di Milano la personale “NOI” di Francesca Piovesan, curata da Sabino Maria Frassà all’interno del progetto CRAMUM.

Francesca Piovesan racconta così il nuovo ciclo di opere “Gli Specchianti” che presenta in questa nuova mostra: “Le mie opere non sono fotografie che si possono modificare o migliorare: quella impressa nello specchio sono “fisicamente” io in quel momento: nello specchio lascio sali minerali, grassi, ovvero parti del mio corpo. I miei “specchi” non mi migliorano ed anzi, visti da vicino, mostrano tutte le mie naturali imperfezioni e anche quei difetti che la maggior parte delle donne preferirebbe non vedere o nascondere. In realtà non ci sono difetti: se guardo un corpo umano, non posso che perdermi in esso, nella sua insita perfezione e complessità. La nostra pelle è come una mappa straordinaria che continua a evolvere nel tempo. Con le mie opere non fermo il tempo, ma lo accetto, raccontando il tempo che passa e cercando di interiorizzare la stessa finitezza dell’esperienza umana.”

L’artista non si limita quindi a rivisitare semplicemente lo specchio veneziano, ma lo fa evolvere, caricandolo, come ricorda il curatore Frassà “di significato e di inedita dimensione scultorea”. La parte interna di ogni opera – a prima vista una scatola di legno scuro – è ricoperta di specchi veneziani. All’interno di questi specchi Francesca, dopo averci impresso il proprio corpo, riesce a sviluppare fotograficamente la propria immagine, grazie alla reazione che avviene tra l’argento della specchiatura e i sali minerali e grassi lasciati dal corpo sul vetro.

Francesca Piovesan dopo essersi diplomata in Restauro di Dipinti Murali allo UIA di Venezia, ottiene il diploma di secondo livello in Arti Visive, indirizzo Decorazione, all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2015 vince il Premio CRAMUM. Dal 2008 partecipa a mostre internazionali in Italia e all’estero (Albania, Argentina, Croazia, Montenegro e Ungheria).




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